Gp Belgio 2024 – Strategie gara: doppio pit stop previsto. Leclerc col ventaglio di scelte più ampio

Lo schema vincente per il Gp del Belgio dovrebbe essere quello a doppia sosta. Temperature relativamente basse e stress laterali sulle gomme Pirelli condizioneranno le scelte dei team

Gp Belgio 2024, strategie di gara – La Ferrari, complice l’arretramento di dieci posizioni in griglia per l’utilizzo del quinto ICE stagionale della power unit Honda della Red Bull di Max Verstappen, torna in pole position col solito straordinario giro di Charles Leclerc che si è esaltato nelle condizioni miste del finale delle qualifiche. 

Il turno del sabato ha apparecchiato un gran premio dal grande tasso di incertezza. Con Verstappen che scatta a centro gruppo, con Sergio Perez tornato in alto dopo mesi di sofferenze e con le due McLaren – le vetture che sul passo gara erano apparse più solide – in P4 e P5, ci sono elementi sufficienti per ritenere che l’azione in pista sarà piuttosto elevata. 

La prima cosa da sottolineare è che alle 15:00, ora dello start, non è prevista pioggia. Le probabilità sono scarsissime, ma quando c’è di mezzo Spa-Francorchamps nulla può essere dato per scontato.

Ammettendo che sarà gara asciutta è la doppia sosta l’opzione che dovrebbe premiare. Prima però di lanciarci in previsioni tattiche più dettagliate osserviamo quali sono i treni di gomme a disposizione dei piloti aiutandoci con l’infografica rilasciata dalla Formula 1.

Gp Belgio 2024 strategie

Gp Belgio 2024: pit stop doppio la strategia premiante

Le temperature relativamente basse potrebbero accentuare il graining. Questo mette in gioco la gomma dura rendendola l’opzione ideale. “Quella a due soste è la strategia più veloce sulla carta” afferma il direttore motorsport Pirelli Mario Isola. “Quest’anno la dura è una buona mescola per la gara e la strategia più veloce è medio>dura>dura per le squadre con due set di hard“.

Le finestre ottimali per le soste con questo approccio sono tra i giri 10-15 e poi tra i giri 25-30. L’undercut sarà molto potente anche se non decisivo perché sorpassare da queste parti non è compito difficile.

Nella top 10, solo Sergio Perez e Fernando Alonso hanno un solo set di gomme dure. Per loro due la gara medio>dura>media sembra quasi obbligatoria. Come si vede nell’infografica in basso non è nemmeno penalizzante perché prossima a quella con due treni a banda bianca e uno a banda rossa per l’avvio.

La prima sosta ottimale è nella stessa finestra: tra il 10° e il 15° giro; mentre la seconda verrebbe posticipata ai giri 28-33. Per quello che concerne il poleman Charles Leclerc, questi ha un ventaglio di scelte molto grande con due nuovi treni di hard, di medium e di soft. Il monegasco può scegliere ogni sorta di strategia.

Quali sono le altre opzioni? La sosta unica è possibile, con una gara medio>dura, che prevede una fermata tra il 16° e il 22°. Ma questa non sembra essere una scelta vincente. Il pit stop unico richiederebbe molta gestione. Forse troppa. 

Tornando sullo schema a due soste, la “rossa” potrebbe entrare in gioco in partenza: soft>medium>medium cou una sosta anticipata tra il 7° e il 12° giro, e poi un secondo tra il 23° e il 28° giro. Ma la gomma morbida non ha avuto una grande resistenza venerdì. Questo schema garantisce un buono spunto per superare in partenza ma non dà  molte opportunità per prolungare lo stint di apertura.

Al contrario, la gara medium>hard>soft, con soste tra i giri 10-15 e 30-35, dà una certa flessibilità e offre al pilota la possibilità di provare a fare il giro più veloce verso la fine della gara. Anche perché a Spa il peso condiziona moltissimo le performance.

Il grande protagonista strategico sarà Max Verstappen che partirà a metà del gruppo. Non è un handicap enorme in Belgio e per questo motivo ha scelto di introdurre la quinta unità propulsiva andando in penalità. I sorpassi sono semplici: 47 furono l’anno passato.

Con ogni probabilità l’olandese non ha bisogno di fare nulla di deviante per recuperare terreno, deve solo gestire bene le gomme e sfruttare le possibilità di sorpasso che il rettilineo del Kemmel offre.


Crediti foto: Pirelli Motorsport, F1

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