Gp Belgio 2024: Ferrari SF-24 col pacchetto a basso carico

Pista da carico medio-basso quella di Spa-Francorchamps. La Ferrari SF-24 si adegua con un pacchetto specifico

Dopo la scorpacciata di curve lente dell’Hungaroring la Formula Uno si sposta a Spa-Francorchamps per il Gran Premio del Belgio (QUI l’anteprima tecnica). La pista, che consta in 19 curve (otto  a destra e 11 a sinistra con raggi e lunghezze di percorrenza variabili) presenta diversi tratti ad alta velocità. Per la precisione sono cinque: la sezione tra le curve 1 e 5, quella tra la 7 e la 8, la 9 e la 12 e l’ultima, tra la Curva 15 e Curva 18, la “Bus Stop”. 

La natura tecnicamente eterogenea della storica pista rende difficile per gli ingegneri dei team individuare il compromesso aerodinamico ideale. Non è insolito, infatti, vedere monoposto molto forti nel primo e terzo settore (quelli più veloci) che soffrono nel secondo, quello più lento.

Il carico richiesto è medio-basso. Efficienza aerodinamica e bilanciamento per avere cambi di direzioni rapidi sono le chiavi per primeggiare a Spa-Frnacorchamps, una pista che è sostanzialmente limitata all’anteriore. 

Per quanto riguarda il carico aerodinamico i team tenderanno a scaricare il posteriore per non patire nei lunghi tratti che si affrontano a pieno regime. Con una spinta verticale minore determinata dall’incidenza alare bassa bisognerà compensare con la downforce prodotta dal fondo.

Chiaramente, anche all’anteriore le squadre useranno profili meno voluminosi e dagli angoli di incidenza più bassi. Per la circostanza la Ferrari ha portato l’ala a basso carico riprodotta nell’illustrazione di Chiara Avanzo.

Ferrari SF-24 Belgio
Illustrazione dell’ala anteriore della Ferrari SF-24 nella configurazioni usata per il Gp del Belgio 2024.
Disegno di Chiara Avanzo

La SF-24 arriva in Belgio col pacchetto introdotto a Barcellona che era stato bocciato a Silverstone dopo i test comparativi del venerdì. Spa sarà un banco di prova fondamentale per capire se i correttivi introdotti al fondo, in Ungheria ,saranno in grado di annullare – o quantomeno di limitare sensibilmente – il bouncing che era emerso in Inghilterra. 

Il tracciato che sorge nelle Ardenne è una palestra molto severa, quindi efficace per valutare i progressi compiuti e per capire, una volta e per tutte, se la Ferrari potrà superare quel ritardo nello sviluppo di due mesi di cui ha parlato Carlos Sainz nelle settimane passate. Il Gp del Belgio è quindi uno snodo cruciale per il campionato della Rossa. 


Illustrazione: Chiara Avanzo

Exit mobile version