Lo strano caso del Gran Premio del Belgio

In occasione del Gran Premio del Belgio 2024 facciamo un passo indietro raccontandovi l’incredibile storia dell'edizione del 1985, quella della gara rinviata

Gp Belgio 1985, Contesto storico – Dopo le prime quattro prove del Campionato Mondiale di F1 del 1985, il pilota italiano della Lotus, Elio de Angelis, guida la classifica con 20 punti grazie a quattro arrivi a punti consecutivi, una vittoria, tre podi e una quarta piazza. Alle sue spalle è tallonato dal francese della McLaren, Alain Prost, e dall’italiano della Ferrari, Michele Alboreto, entrambi a quota 18 punti.

Si arriva così al Gran Premio del Belgio, sul circuito delle Ardenne a Spa-Francorchamps, rinnovato e accorciato della metà, precisamente 6,94 km, cosa accaduta nel 1979. La F1 ci ha fatto ritorno nel 1983, dopo averlo abbandonato nel 1970 per motivi di sicurezza. Nel 1984, il Gran Premio del Belgio fu tenuto a Zolder per l’ultima volta. Dal 1985, la casa belga della F1 è stata quella di Spa.

Gp Belgio 1985 – Spa: i primi problemi

In vista dell’importante evento, che si sarebbe disputato dal 30 maggio al 2 giugno, gli organizzatori belgi optarono per riasfaltare l’intero circuito, per migliorare il grip in condizioni di asfalto bagnato, con un nuovo prodotto innovativo per l’epoca. Il costo dell’opera fu di circa 3 milioni di sterline.

Come da regolamento, rimasto immutato fino a oggi, la posa del nuovo asfalto doveva avvenire almeno 60 giorni prima dell’evento. Tuttavia, ciò non accadde per il Gran Premio del Belgio del 1985. Il freddo inverno e la lenta burocrazia ritardarono i lavori, che si conclusero solamente il 21 maggio, 10 giorni prima dell’inizio del Gran Premio, portando alla cancellazione dei test che precedevano a gara. Gli organizzatori non informarono la FISA dei vari problemi creatisi, lasciando la federazione all’oscuro di tutto.

Gp Belgio 1985

Gp Belgio 1985 – La realtà dei fatti

Il venerdì delle prime prove libere, con un clima caldo, monoposto potenti e le larghe gomme slick, l’asfalto sembrava non reggere lo stress, anche se i piloti sembravano essere soddisfatti della nuova pavimentazione del tracciato delle Ardenne. Il pilota inglese della Williams, Nigel Mansell, alzò un pezzo di bitume che forò un pneumatico e colpì la Brabham di Nelson Piquet che lo seguiva.

I driver iniziarono ad avere delle perplessità sulla sicurezza del tracciato belga, tra i primi il tre volte campione del mondo, l’austriaco della McLaren, Niki Lauda. Alcune riparazioni all’asfalto, con del cemento, vennero effettuate durante la notte, dopo che la carreggiata subì dei danni a causa del passaggio delle vetture.

Nella seconda sessione di prove libere del sabato mattino, dopo 25 minuti, i piloti decisero di sospendere ogni tipo di attività. La pista risultava inadeguata per tenere un Gran Premio di Formula 1 in sicurezza.

Gp Belgio 1985 – La trattativa

Visto il pericolo imminente della cancellazione del Gran Premio, gli organizzatori promisero ai piloti dei lavori fatti in fretta e furia per rendere agibile il tracciato. A lavori conclusi, nel pomeriggio del sabato, i piloti effettuarono un sopralluogo sull’intero circuito, ritenendo ancora carente la tenuta della superficie stradale. Bernie Ecclestone, capo della FOCA, chiese ai protagonisti di pazientare almeno fino alla domenica mattina per prendere una decisione definitiva.

Nel frattempo, gli organizzatori confermarono la disputa della gara di Formula 3000. In serata, i conducenti misero la decisione finale ai voti e con uno schiacciante 24 a 2 in favore di coloro che non volevano scendere in pista in quelle condizioni, si decretò la sospensione dell’attività.

Il Gran Premio del Belgio, che si sarebbe dovuto disputare il 2 giugno, fu rinviato al 15 settembre. Fu la prima volta che un Gran Premio di F1 venne rinviato in pieno svolgimento. Michele Alboreto paragonò questa vicenda a quella del Gran Premio di Dallas dell’anno prima.

Gp Belgio 1985 – Conseguenze

Il Gran Premio del Belgio fu quindi rischedulato per il 15 settembre, dopo il Gran Premio d’Italia a Monza, come 13ª prova stagionale, posticipando il Gran Premio d’Europa a Brands Hatch, da tenersi Inghilterra. Jean-Marie Balestre, adirato per la situazione creatasi, chiese spiegazioni agli organizzatori belgi che furono puniti con una multa da 10.000 dollari più una cauzione da 100.000 dollari nel caso che il Gran Premio di settembre presentasse nuove problematiche.

Il GP di settembre vide, al sabato, la pole position della McLaren di Alain Prost. La gara, il giorno dopo, vide il trionfo della Lotus di Ayrton Senna, con alle spalle Nigel Mansell e Prost. Sul podio fu suonato solo l’inno britannico, lasciando interdetto Senna, che non sentì l’inno del suo paese.

Il circuito di Spa ospitò ininterrottamente il Gran Premio del Belgio di F1 fino al 2002. Nel 2003, l’evento fu cancellato a causa delle normative sulla pubblicità al tabacco, dato che quasi tutta la griglia era sponsorizzata dalle multinazionali del tabacco. Nel 2004 e nel 2005, il Gran Premio belga tornò in calendario, ma non fu presente nel 2006 a causa dei lavori di rinnovamento.

L’edizione del 2021 fu uno dei più controversi della Formula 1. Un’incessante tempesta colpì il circuito per tutto il weekend. La gara della domenica, dopo oltre 4 ore di attesa, durò pochi giri dietro alla Safety Car, vedendo vincere la Red Bull di Max Verstappen. Numerosi furono i disagi affrontati dagli spettatori presenti sul tracciato.

Quell’evento segnò uno spartiacque nell’impiantistica europea, risultata obsoleta rispetto a quella asiatica, mediorientale e americana. Liberty Media pretende che gli impianti europei abbiano alti livelli di standard nel comfort del pubblico, pena la cancellazione dal calendario in favore di nuove realtà.

Tuttavia, spesso queste pretese sono solo delle scuse per abolire dal calendario di Formula 1 tracciati storici, favorendo Paesi facoltosi, ma che hanno poco o nulla a che fare con la tradizione del Circus. Questo è il nuovo mondo: i circuiti europei devono adattarsi o periranno.


Crediti foto: F1

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