Durante l’avvicinamento al Gp d’Azerbaijan, è circolata la notizia riguardante un possibile passaggio di Isack Hadjar in Red Bull a partire dal prossimo anno. D’altronde, con delle prestazioni di così alto livello, il pilota franco algerino meriterebbe il sedile della monoposto di Milton Keynes. E Tsunoda?
Mentre il compagno di squadra lotta per podi e vittorie, il giapponese fa fatica a entrare in top 10. Dopo un lungo digiuno dai punti, l’ultimo decimo posto conquistato è stato in Olanda – favorito dai ritiri di tre top – e la situazione non sembra essere migliorata dal suo debutto in quel di Suzuka.
Conosciamo ovviamente le procedure all’interno della Red Bull circa la gestione dei piloti, e sappiamo anche che Max Verstappen è il pilota numero uno. Tuttavia, a causa dei numerosi zero portati a casa, la Red Bull è scivolata in un’anonima quarta posizione nella Classifica Costruttori. Sergio Perez è stato silurato per mancanza di risultati. Probabilmente lo stesso destino spetterà a Tsunoda, e il sostituto potrebbe essere proprio Hadjar.
Interrogato sul suo futuro, il classe 2000 ha dichiarato che al momento è concentrato solo sulla sua performance. Ma è chiaro che senza un’inversione di rotta, Helmut Marko non si farà scrupoli a dare il secondo sedile Red Bull al pilota della VCARB.
Tsunoda fa affidamento alla sua squadra e alla gente intorno a lui
Durante le consuete interviste del giovedì, il giapponese ha spiegato che per distaccarsi dalle voci che circolano sul suo conto, fa affidamento al suo entourage e alla squadra. “In questo momento io sono solo concentrato su me stesso e sulla mia performance. Se non ricordo male, dicevo le stesse cose anche l’anno scorso“.
“Il mio unico lavoro è guidare veloce e portare a casa risultati. Lascio tutto il resto alle mie persone, alla mia squadra, che mi stanno aiutando in questo momento difficile. Loro sono lì per questo. Ecco come riesco a trovare la concentrazione su me stesso, guidare e fare progressi a ogni gara. Continuerò in questo modo e lascerò a loro tutto il contorno”, conclude Tsunoda.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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