Il venerdì del Gran Premio dell’Azerbaijan ha offerto a Charles Leclerc sensazioni contrastanti. Da un lato la convinzione che la Ferrari abbia una buona base su cui costruire il resto del weekend di Baku, dall’altro la consapevolezza che la McLaren si sia nascosta e disponga di un potenziale nettamente superiore.
Il monegasco non ha celato un certo rammarico per non aver sfruttato al meglio le sessioni di prove libere: “È andato tutto bene”, ha detto Leclerc della sua giornata. “Penso che ci sia molto più potenziale, soprattutto da parte mia: oggi non ho fatto un ottimo lavoro. Nel complesso sembra che siamo abbastanza forti, quindi è un bene“.

Tuttavia, l’analisi si è subito spostata sulla reale gerarchia in pista, con il ferrarista che ha puntato il dito verso una McLaren capace di impressionare anche senza mostrare tutto il proprio repertorio:
“Ma, e c’è un grande ma, sembra che la McLaren sia in un altro mondo, letteralmente. Penso che la gente sarà molto sorpresa domani perché Lando [Norris] non ha finito alcuni giri che sono stati molto, molto impressionanti. Dubito che saremo in lotta con loro, ma rispetto agli altri sembra che siamo in una buona posizione“.
Nonostante la distanza dai rivali di Woking, Leclerc ha lasciato aperta una piccola porta all’imprevedibilità del weekend, ricordando come Baku sia spesso teatro di risultati sorprendenti, specie in qualifica:
“Non credo che ci sia una battaglia per la vittoria per ora, ma mai dire mai. Penso che nel 2021 e in molte qualifiche qui mi sono sentito come se non fosse possibile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Terrò alte le mie speranze, ma sembra improbabile“.

Il messaggio che emerge dalle parole del ferrarista è chiaro: la Ferrari sembra competitiva nel gruppo degli inseguitori, ma il confronto diretto con la McLaren appare al momento fuori portata. Per Leclerc, il margine di miglioramento personale e l’incognita tipica del cittadino azero restano però due fattori da non sottovalutare.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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