Gp Azerbaijan 2024 – Ferrari SF-24: ragioni di fondo

Il pacchetto introdotto a Monza sulla Ferrari SF-24 ha risposto positivamente anche a Baku. La Rossa è ora un'auto equilibrata che permette di sposare prestazioni e necessità gestionali

Questione di fondo. Lasciateci giocare un po’ con le parole nel descrivere il passo avanti significativo che la Ferrari ha compiuto a partire dal Gran Premio di Monza. Dopo la vittoria in terra italiana, la SF24 intende replicare il successo anche a Baku. Le possibilità ci sono, perché la griglia di partenza non mente: in testa al gruppo c’è Charles Leclerc, re del tracciato azero con quattro pole position consecutive, che tiene alle spalle Oscar Piastri, stretto nella morsa rossa, con Carlos Sainz a un soffio, in terza posizione.

Entrambe le Ferrari partiranno dal lato pulito della pista, il che può essere un grande vantaggio in una fase critica, considerando che alla fine del rettilineo c’è un vero e proprio imbuto, che nella storia di questa gara ha spesso portato a situazioni complicate.

Ovviamente, i 51 giri del GP dell’Azerbaijan saranno tutti da scrivere in un piano tattico che probabilmente prevederà una sola sosta (per questo vi rimandiamo alla nostra preview strategica). La differenza ieri l’ha fatta Leclerc, riuscendo a staccare significativamente i rivali più vicini. Alle sue spalle c’è grande compattezza in termini di prestazioni, ma non tutti i meriti possono essere attribuiti al “numero 16”, anche se sta chiaramente brillando di luce propria.

GP Azerbaijan 2024: una “nuova” Ferrari SF-24

La SF-24 non è più quella vettura che avevamo conosciuto prima della pausa estiva. Parliamo di una monoposto che ha subito una profonda trasformazione grazie al nuovo fondo introdotto in Ungheria, perfezionato progressivamente fino alla versione vista a Monza, che ha definitivamente risolto i problemi causati dal pacchetto spagnolo.

È anche vero che la pista di Baku si adatta molto bene alle caratteristiche della vettura italiana. L’assenza di curve a lunga percorrenza è un toccasana per una monoposto che eccelle nelle pieghe a 90 gradi, dove sono richieste frenate forti e accelerazioni altrettanto potenti. Su questo tipo di tracciato, vetture particolarmente efficienti come la McLaren MCL38 non riescono a fare la differenza, portando i valori a essere molto vicini.

Analisi Tecnica Ferrari SF-24
Il nuovo fondo introdotto a Monza sulla Ferrari SF-24

Come Monza, anche Baku non può dare una risposta definitiva sulla bontà dei provvedimenti introdotti dagli ingegneri di Maranello. Il tracciato cittadino che si affaccia sul Mar Caspio non mette a dura prova l’aerodinamica delle monoposto, ma è evidente che la SF-24 ora risulti una vettura più bilanciata: l’incremento di downforce generato dal nuovo fondo si sposa perfettamente con una minore incidenza delle ali. La Ferrari sembra aver trovato il giusto compromesso tra la dinamica dei flussi del sottoscocca e quella superiore, ciò che il pacchetto di Barcellona aveva scombussolato.

Anche l’efficienza del DRS è migliorata, il che l’anno scorso rappresentava un vero e proprio tallone d’Achille per la SF23. Su questo tracciato, con un tratto full gas di 2,2 km, il DRS è un elemento cruciale più sul giro singolo che durante gli stint lunghi.

Nel corso dei 51 giri di gara, infatti, l’importanza dell’elemento mobile sarà meno rilevante rispetto ad altri circuiti, poiché l’incidenza alare è relativamente bassa. In Ferrari c’è comunque ottimismo, considerando ciò che si è visto venerdì con Carlos Sainz, perché Leclerc, a causa dei problemi avuti in FP1 e all’inizio di FP2, non ha potuto testare il long run.

Baku sarà un grande test per la Ferrari, che dovrà confermare l’ottima gestione delle gomme mostrata a Monza. Su questa pista saranno le gomme posteriori a essere particolarmente sollecitate, poiché le accelerazioni dopo le curve a 90 gradi tendono a surriscaldare i compound.

Attenzione, però, anche all’asse anteriore: i lunghi rettilinei raffreddano velocemente le coperture, che rischiano di arrivare fuori finestra, soprattutto in staccata alla Curva 1. Questo è l’elemento di cui si è lamentato Lewis Hamilton alla fine delle qualifiche.

L’estrattore della Ferrari SF-24 nel layout introdotto in occasione del Gp d’Italia 2024

 

Nei due giorni di attività fin qui disputati, la SF-24 ha gestito bene questa situazione, e con la gommatura in aumento e una pista in continua evoluzione ci sono segnali positivi per sperare in una buona prestazione. Gli ingegneri di Maranelloe questo era il rischio da noi menzionato venerdì – hanno interpretato bene una pista in costante mutamento, che potrebbe cambiare anche durante la gara che scatterà alle 13:00 italiane.

Proprio questo elemento dà fiducia, oltre ovviamente agli interventi tecnici al fondo che hanno ridato stabilità a una vettura ora in grado di coniugare prestazioni con necessità di gestione. Baku potrebbe essere un’occasione d’oro per la Ferrari per rosicchiare preziosi punti alla Red Bull nella classifica costruttori. Il campionato non è ancora chiuso…


Crediti foto: Chiara Avanzo

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