Gp Azerbaijan 2024, Ferrari: la SF-24 trova il compromesso ma deve gestire al meglio l’evoluzione della pista

Buone indicazioni per la Ferrari SF-24 nella giornata di venerdì. Per confermarsi serve seguire l'evoluzione della pista e centrare la giusta finestra operativa delle gomme

GP Azerbaijan 2024 – Grazie al fuso orario di due ore, oggi i verdetti sul livello di competitività delle vetture arriveranno prima del solito. Le prove libere tre si terranno alle 10:30, mentre alle 14:00 sarà già tempo di scendere in pista per le qualifiche. Insomma, alle 15:00 sapremo se la Ferrari avrà confermato quanto di buono mostrato ieri nei due turni di libere, che comunque non hanno chiarito perfettamente come si stiano muovendo le forze in campo.

La McLaren è sicuramente andata sotto le aspettative e deve sistemare qualcosa, mentre la Mercedes si è comportata bene, così come la Red Bull, che sembra essere tornata tra le pretendenti alle posizioni nobili della classifica. È comunque troppo presto per esporsi definitivamente.

La Ferrari ha mostrato buone prestazioni sul giro singolo, soprattutto con Charles Leclerc, quando è riuscito ad avere un po’ di tempo per girare dopo l’incidente del mattino e i problemi avuti alla scatola dello sterzo all’inizio di FP2.

Il miglior tempo, siglato proprio in questa sessione, non deve però ingannare, perché è arrivato molto avanti, quando gli altri stavano già svolgendo i programmi sul passo gara. Questo è un segno evidente che il monegasco ha potuto contare su una pista meglio gommata. Al di là di questo, i segnali sono abbastanza incoraggianti per la SF-24, e già da qualche gara sembra che la Ferrari abbia risolto i problemi di “bouncing”, con un conseguente miglioramento delle prestazioni.

Risultati Gp Azerbaijan Fp1
Charles Leclerc a muro durante il primo turno di libere del Gp d’Azerbaijan 2024

Gp Azerbaijan 2024, Ferrari: un venerdì in crescendo

Eppure, la giornata del Cavallino Rampante non si era aperta nel migliore dei modi. Sainz si è reso protagonista di un lungo, mentre Leclerc ha commesso un mezzo errore andando a impattare contro le barriere per un errore di guida.

Come spesso accade in questi casi, si sono cercate scuse e giustificazioni, ma il monegasco, sempre onesto nelle sue valutazioni, si è assunto la responsabilità per una frenata fatta un pelo più avanti, in una zona particolarmente sporca della pista, cosa che ha causato l’impatto contro il muro. Charles ha ammesso che in quel momento non aveva ancora troppa fiducia nella macchina e che quindi ha osato un po’ troppo.

In ogni caso, si potrebbe dire che stava cercando di prendere le misure su una pista che non perdona. Nella seconda ora di lavoro, Leclerc è stato rallentato da un problema alla scatola dello sterzo, che sbilanciava la vettura rendendola inguidabile; un fatto che, secondo il pilota, non era dovuto all’incidente del mattino. Dover intervenire sul volante ha fatto perdere altro tempo prezioso a Leclerc, che infatti non é riuscito a completare tutto il programma, poiché non ha potuto testare la vettura in configurazione gara.

L’ottimismo, però, resta alto, visto che Charles ha ammesso che Baku è una delle piste che gli piacciono di più e che, comunque, la macchina si è comportata abbastanza bene. Chiaramente, ora bisogna confermarsi, e non è semplice, dato che la concorrenza è particolarmente vicina e agguerrita. Leclerc ha spiegato che la macchina è veloce, il che è un buon segno, ma che comunque bisogna crescere in termini di guida. In altre parole, è necessario migliorare il feeling con una pista che non perdona.

Carlos Sainz ha sicuramente avuto due turni di libere più “normali”, riuscendo a completare l’intero programma e testando la sua vettura anche sul passo gara. Lo spagnolo non è stato esente da un paio di errori, che l’hanno visto finire lungo nelle strette vie di fuga del tracciato azero. Tuttavia, nulla di preoccupante: si rientra sempre nel discorso del prendere le misure con una pista particolare nel suo genere.

Il ferrarista ha sottolineato quanto l’asfalto fosse sporco e scivoloso, cosa che ha prodotto vetture più lente di 5 secondi rispetto all’anno precedente. Va anche detto che c’è stato qualche problema nella calibrazione dei freni durante la FP1, ma è stato risolto brillantemente nella seconda sessione. Carlos ha pure riferito di non essere al 100% fisicamente, soprattutto al collo, dato che aveva già avuto problemi durante la notte e accusava una minore mobilità di quella parte del corpo.

Nel complesso, però, il bilancio è positivo. Sainz ha apertamente confidato di avere un buon passo per lottare con McLaren e Red Bull per assicurarsi la prima fila. Ciò che sorprende è l’assenza delle Mercedes del novero delle rivali, poichè le W15 si sono ben comportate sia sul passo gara che nel giro veloce.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in azione tra i muretti di Baku, Gp Azerbaijan 2024

Ferrari SF-24: buona in ogni settore, ma attenzione all’evoluzione della pista

La fiducia dei ferraristi deriva dal fatto che le SF-24 si sono comportate bene in tutti i settori del circuito di Baku, sia nelle parti veloci che in quelle più tortuose del T2. La vettura non eccelleva particolarmente in nessuna area, ma mettendo insieme tutti gli elementi, risultava mediamente la migliore sul giro. Per sintetizzare, si potrebbe usare la parola “compromesso”, nel senso che la monoposto rossa sembra aver trovato il giusto equilibrio nella giornata di venerdì nel puzzle azero.

L’ottimismo cresce ulteriormente osservando il passo gara di Sainz, che ha ottenuto il secondo miglior tempo medio in pista. Tuttavia, è necessario essere cauti. Ieri l’asfalto era in pessime condizioni e ci si attende un’evoluzione della pista molto significativa. Lo spagnolo ha sottolineato che ieri si girava 5 secondi più lenti rispetto all’anno scorso. Recuperare così tanto tempo potrebbe cambiare radicalmente i valori visti venerdì.

La Ferrari dovrà seguire attentamente l’evoluzione della pista per evitare di intraprendere una strada di sviluppo non adatta. Il momento chiave, in vista della qualifica, sarà quello di entrare nella giusta finestra di esercizio delle gomme. I lunghi rettilinei di Baku tendono a raffreddare i compound, che arrivano in curva non nelle migliori condizioni. Questa difficoltà è accentuata dall’assenza di prolungate accelerazioni laterali vista la presenza di molte curve a 90°. Insomma, sarà necessaria molta attenzione nel preparare il giro veloce, poiché i distacchi sono molto ridotti e pochi decimi potrebbero fare la differenza tra molte posizioni sulla griglia di partenza.


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP

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