GP Austria 2025, D’Ambrosio. Come abbiamo annunciato qui, Fred Vasseur è stato costretto a tornare a casa per motivi familiari. Non era presente quindi al muretto box, ma fare da supplente, ci ha pensato Jerome d’Ambrosio, suo vice e figura centrale nell’organigramma Ferrari.
La gara del team di Maranello può definirsi positiva, con entrambi i piloti subito dietro le McLaren. Peccato per il secondo posto perso da Leclerc, ma contro la superiorità papaya nulla è possibile. Gli aggiornamenti si sono rivelati un gran supporto, ma la sensazione è che resta ancora qualcosa di inespresso.
Intervistato prima dell’inizio della gara, D’Ambrosio aveva annunciato che l’obiettivo era tornare ad essere secondi nel campionato costruttori. Traguardo raggiunto, grazie anche alla presenza di una sola Mercedes in pista, dopo l’uscita di Kimi Antonelli.

GP Austria 2025, D’Ambrosio: “una gara lineare. Il weekend è andato nella giusta direzione”
Puntuale è l’intervista ai microfoni di Sky al termine della gara e l’attenzione, è subito posta agli aggiornamenti. “Siamo soddisfatti“, esordisce Jarome D’Ambrosio e continua: “abbiamo messo un weekend a segno. Per noi ciò era molto importante. La McLaren ha completamente un altro passo e noi dobbiamo concentrarci su noi stessi, cercando di portare miglioramenti un po’ alla volta”.
E ribadisce le parole del Team Principal oggi assente: “quello che abbiamo portato nel weekend è andato nella giusta direzione. C’è ancora molto lavoro, ma come dice Fred Vasseur, molto importante è mettere a punto l’intero weekend. Così facendo, ci portiamo avanti e possiamo lavorare in serenità“.
Charles Leclerc ha condotto una gara in gestione, con l’ingegnere che gli ha chiesto costantemente il lift and coast in tutte le curve sin dall’inizio. Con D’ambrosio, si cerca di capire il perché di tale scelta e se ha costituito un limite.
“Era una questione di management dei freni” ammette il Vice Team Principal, “era gran parte della strategia, anche se non è mai piacevole per un pilota. Era importante, in quanto non potevamo arrivare al limite. In gara, quando eravamo un po’ distanti da McLaren, è anche giusto assicurarci di essere entro i limiti e fare tutto correttamente“. E ribadisce: “Una cosa del tutto normale, niente al di fuori del comune. E sul GPS, abbiamo visto che anche altri l’hanno fatto“.
Nella seconda parte di gara, con le vetture più scariche, Leclerc riusciva a tenere il passo dei driver papaya, in lotta tra di loro. Possiamo affermare che la SF-25 scarica è al livello delle McLaren? “Abbiamo fatto una gara lineare“, afferma D’ambrosio, “ma non posso affermare con certezza che questa sia la motivazione. Bisognerebbe guardare loro e capire perché c’è un momento in cui spingono più o meno“.
Secondo posto in classifica costruttori ripreso, grazie anche agli aggiornamenti che hanno “spinto” le performance. È evidente che adesso ci si aspetta l’evoluzione di tali upgrade: “abbiamo messo in pista venerdì uno sviluppo molto importante per noi” ammette D’Ambrosio. “Quando portiamo un aggiornamento in pista, dobbiamo assicurarci che quello che si vede in pista dia il riscontro di quello che era la previsione“. In gergo tecnico, si chiama delivery.
Confermare quanto visto in galleria del vento, questo era fondamentale secondo le parole del Deputy Team Principal. E aggiunge: “tutto confermato, ed è stato un gran passo in avanti. Abbiamo ancora del lavoro per cercare di migliorare la performance“.
Crediti foto: Scuderia Ferrari