Il prossimo 3 novembre ricorrerà il quarantesimo anniversario della prima edizione del GP d’Australia. Un testacoda… del calendario, considerato che fino al 1995 era l’ultima prova del Mondiale.
Ciak, si gira… va, potremmo dire, quando il Circus giungeva ad Adelaide e si ripensava al film di un intero campionato. E poi Melbourne, dal 1996. Dalla fine… all’inizio.
Può essere facile, allora, pensare agli esordi e alle ultime volte, come ad esempio l’incipit di Jacques Villeneuve. Solo Michael Schumacher è riuscito a mettere in fila tre successi consecutivi in questa gara.
Se per i tifosi del Cavallino è naturale ricordare la vittoria di Kimi Räikkönen nel 2007, non va dimenticata quella di Eddie Irvine, otto anni prima. E la doppietta Berger-Alboreto nel 1987 è passata alla storia, poiché è stata l’ultima vittoria di una Ferrari con il Drake ancora in vita.
I brividi dell’edizione 1986 misero in secondo piano l’explicit con la Ferrari di Stefan Johansson, terzo dietro Prost e Piquet. Quel 26 ottobre in Australia coincise inoltre con l’ultima gara – anche – di Patrick Tambay e Alan Jones.
E come giudicare la vittoria di Nigel Mansell nel 1994? Considerato quanto accaduto otto anni prima, è come se il circuito di Adelaide avesse chiesto scusa all’inglese… Ma il tempo, con il ‘Leone’, è stato galantuomo.
E le emozioni del 1993? L’ ultima volta di Prost e l’ultima (scusate le ripetizioni) vittoria di Senna misero – forse – in secondo piano l’ ultima volta in Formula 1 di Riccardo Patrese.