Gp Australia 2025 – Red Bull. Se c’è una squadra che dovrà lavorare tanto questa notte, quella è sicuramente la Red Bull che rispetto all’anno scorso, sembra trovarsi in netta difficoltà, dietro Ferrari, McLaren e Mercedes. Ma la compagine di Milton Keynes potrà puntare su due aspetti fondamentali: Max Verstappen e la pioggia. In questo modo, le carte in tavola potrebbero rimescolarsi, e chissà se non risentiremo sul podio australiano l’inno olandese.
Andando ad analizzare questa sessione negativa di prove libere, è chiaro che la Red Bull abbia deciso di scendere in pista con una mappatura del motore leggermente inferiore rispetto anche alla sorella Visa Cash App RB, che ha fatto registrare dei tempi sul giro secco migliori.
Secondo le parole di Max, la RB21 non ha brillato in termini di passo. Il 4 volte campione del mondo ha ammesso che il bilanciamento era buono, ma che a causa di una pista un po’ scivolosa, non è riuscito a trovare aderenza. E se il setup non è un problema, sarà difficile venire a capo del rebus. Sarà importante, quindi, il lavoro al simulatore per cercare di migliorare il passo.
Anche Liam Lawson si trova nella stessa situazione, dichiarando di essersi trovato bene con la monoposto ma troppo lento. Ma per il neozelandese è una situazione normale poiché si trova in un tracciato nuovo a bordo di una macchina con cui deve ancora prendere confidenza. E se il punto di riferimento è Verstappen, ecco che allora le cose diventano più complicate.
Leclerc vs Verstappen: cosa dicono le telemetrie?
Prendendo in esame le telemetrie di due giri svolti nello stesso momento da Leclerc e Verstappen con gomme medie C4, emerge un dato interessante. Innanzitutto, bisogna partire dal presupposto che l’olandese ha svolto una simulazione long run abbastanza breve rispetto ai rivali, perciò, stiamo parlando di un tempo registrato con gomme più fresche, a differenza del monegasco.
Partiamo innanzitutto dal gap di velocità di cui abbiamo parlato prima. La Red Bull, nel rettilineo che porta a curva 1, fa registrare una mancanza di circa 20 km/h rispetto al Cavallino Rampante. Una differenza di velocità notevole che non può essere veritiera. Probabilmente domani, a partire dalla prima sessione di qualifica, il distacco non sarà così ampio, e la forbice si ridurrà. Ma ciò che fa preoccupare gli ingegneri della Red Bull è la fatica che la RB21 fa a ingresso curva.
Proseguendo verso curva 3 (vedi immagine in basso), se in un primo momento Max riesce a portare una velocità leggermente superiore nell’approccio alla curva, il vantaggio si riduce notevolmente in favore di una Ferrari più stabile che è capace di portare più velocità durante la percorrenza della curva. Questo ha permesso a Leclerc di guadagnare in termini di velocità circa 15 km/h in più rispetto a Verstappen.
Nel tratto più ostico dell’Albert Park, ossia curva 9 e 10, è fondamentale percorrerle nella maniera più veloce possibile per poter sfruttare appieno il breve rettilineo caratterizzato dalla presenza del DRS, che porta poi alla curva 11. Qui sarà importante evitare di toccare troppo il cordolo. In questa parte del circuito, il monegasco della Ferrari riesce a essere leggermente più veloce della Red Bull, permettendogli di accumulare un vantaggio significativo nel mini- rettilineo. Il gap aumenta anche a causa della mappatura del motore Honda, impostata su un livello inferiore rispetto a quella del rivale.
Gp Australia 2025: solo la pioggia potrà salvare Red Bull?
Le previsioni meteo indicano che quasi sicuramente a Melbourne pioverà. Forse, dietro alla scelta di Ferrari di portare una vettura più carica aerodinamicamente, si cela proprio l’alta probabilità di condizioni avverse. Uno scenario di questo tipo potrebbe sconvolgere le forze in campo e permettere a chi è in difficoltà di lottare per le posizioni di vertice.
È ancora presto per dire che la Red Bull partirà indietro rispetto ai rivali, perché nel corso di questi anni ci hanno abituato a venerdì difficili seguiti da weekend dominati. Tuttavia, se a Milton Keynes non dovessero essere in grado di risolvere i problemi di passo, la pioggia, allora, potrebbe rappresentare la variabile decisiva per Verstappen alla corsa della vittoria.
Solo qualche mese fa, il quattro volte campione del mondo ha dato prova del proprio talento in quel di Interlagos, vincendo una gara di rimonta dalla P17. È divertente, quindi, immaginare che in questo momento a Milton Keynes, stiano pregando per la pioggia.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, F1 Tempo