Le qualifiche del GP d’Australia hanno lasciato un verdetto preoccupante per la Ferrari e il resto della griglia. La McLaren resta la monoposto da battere e conferma quanto di buono fatto vedere nell’ultima parte della stagione. Probabilmente, nessuno oggi aveva il passo per battere i due piloti di Woking. Basti pensare che il terzo classificato ha fatto registrare un gap di quattro decimi.
Ciò che ha fatto scalpore sono state le rispettive posizioni dei due piloti Ferrari, settimo e ottavo, dietro alla VCARB di Yuki Tsunoda e alla Williams di Alexander Albon. Come detto in precedenza, era impensabile riuscire a battere oggi il team papaya, ma la Ferrari aveva il passo per stare con la Red Bull di Max Verstappen e la Mercedes di George Russell. Tuttavia, il risultato finale non rispecchia il potenziale della monoposoto.
Le cause di questa prestazione deludente non sono ancora chiare: alcuni ipotizzano che la Ferrari abbia alzato l’altezza da terra per evitare un’eccessiva usura dei pattini e, di conseguenza, il rischio di una squalifica. Quello che è certo, però, è che la prestazione del pilota ha avuto un peso determinante. Con queste vetture di Formula 1, soprattutto in qualifica, ogni errore si paga caro. Sia Charles Leclerc che Lewis Hamilton avrebbero potuto limitare i danni e conquistare almeno la terza fila con un giro pulito.
Un altro aspetto da considerare è l’assetto aerodinamico scelto dalla Ferrari. La monoposto di Maranello è sembrata più carica rispetto alle rivali, come dimostrano i dati sulla velocità massima: né Leclerc né Hamilton hanno superato i 330 km/h. Questa scelta potrebbe essere stata dettata dall’alta probabilità di pioggia prevista per la gara, spingendo il team di Frédéric Vasseur a optare per un assetto più carico per migliorare la gestione in condizioni di pista bagnata.
Passiamo adesso alle telemetrie.

Gp Australia 2025: cosa dicono le telemetrie?
I tempi presi in analisi sono quelli fatti registrare nel Q3 da Norris, Verstappen, Russell e Leclerc. Analizzando le telemetrie, il primo dato a emergere è la velocità della Red Bull di Verstappen nei rettilinei che portano a curva 1 nel primo settore, e a curva 9-10 nella fine del secondo settore, sintomo di una RB21 molto più scarica rispetto ai rivali. Il solito Max ha messo una pezza a un mezzo che ieri era andato in completa difficoltà, anche se comunque non si può non menzionare il fatto che ancora una volta il lavoro al simulatore ha dato i suoi frutti.
Il giro di Charles Leclerc, come dimostrano le immagini in basso, nel settore 1 e 2 è stato costantemente in linea con il tempo dei rivali. Il distacco è poi aumentato nel terzo tratto, e proprio in quel tratto la SF-25 ha gettato al vento quanto di buono fatto in precedenza.
Il probabile innalzamento delle altezze da terra, insieme a un assetto più carico, hanno impedito a Leclerc di eccellere in un tratto in cui la velocità di punta gioca un ruolo fondamentale. Anche la McLaren, però, è stata più lenta in quello specifico tratto della pista, ma probabilmente il vantaggio è stato mantenuto grazie a un funzionamento migliore della MCL39, a differenza di una rossa che ha sofferto un pò il bilanciamento.

È lecito chiedersi se sia normale vedere una Ferrari attanagliata dai problemi di bilanciamento. Probabilmente anche il nuovo sistema di sospensioni pull rod rappresenta ancora un’incognita per gli ingegneri di Maranello, che dovranno approfittare di queste ore a disposizione antecedenti alla gara per cercare di trovare il bandolo della matassa, ovviamente compatibilmente con il regime di Parco Chiuso.
Ecco dove Leclerc ha perso la prestazione
Subito dopo curva 9-10, nel breve rettilineo la differenza di velocità ha avuto un peso importante che ha fatto allungare il divario con gli altri tre team. Tuttavia, nella seconda immagine, grazie forse a una configurazione più aerodinamicamente carica della macchina, in curva 11 Leclerc riduce lo svantaggio accumulato in precedenza, ma è ancora una volta l’accelerazione che ostacola il 16 della Ferrari. Prima dell’ultima curva, la 14, Leclerc aveva accumulato uno svantaggio di circa due decimi che sicuramente gli avrebbe garantito una posizione migliore a fine sessione.
Il sottosterzo della SF-25 ha probabilmente rovinato il giro del monegasco proprio in curva 14. Come potete vedere dall’ultimo grafico, dopo questo punto dolente, la Ferrari ha lasciato per strada molti decimi importanti, con il conseguente risultato di una triste settima posizione in griglia che andrà a complicare la gara del ferrarista domani.
Tuttavia, non tutto è ancora perduto. La pioggia potrebbe rendere il tutto ancora più “caotico” e quasi aleatorio, e non è detto che i valori visti oggi in questa sessione di qualifiche, si riconfermino anche nella gara di domani.
Crediti foto: F1 Tempo, Scuderia Ferrari HP