Dal Bahrain a Jeddah: Mercedes si dice pronta alla sfida del Gp dell’Arabia Saudita. Il Campionato Mondiale di Formula 1 2025 prosegue senza sosta e approda nel cuore dell’Arabia Saudita per il quinto appuntamento stagionale che chiude un triple-header che ha contribuito a delineare la scala dei valori in campo. Dopo un fine settimana soddisfacente, quello di Sakhir, la Mercedes affronta un impegno che ha il sapore dell’opportunità per dare continuità a un inizio di stagione incoraggiante, ma non privo di qualche problematica che è emersa sul fronte dell’adattamento di Andrea Kimi Antonelli che, come prevedibile, paga lo scotto del noviziato accumulando un distacco abbastanza importante da un brillantissimo George Russell.
Il team principal Toto Wolff ha tracciato un bilancio dettagliato dell’ultima uscita in Bahrain, dove la squadra ha ottenuto risultati incoraggianti nonostante una serie di imprevisti che hanno penalizzato soprattutto Antonelli, condizionato sia dalla safety car che da una strategia non proprio centrata definita dai tattici di Brackley.

Mercedes – Le difficoltà di Sakhir e la gestione dei problemi
“La gara in Bahrain è stata particolarmente movimentata”, ha spiegato Wolff. “George Russell ha dovuto fronteggiare diversi malfunzionamenti sulla sua vettura, ma è riuscito a conquistare un’ottima seconda posizione, il suo terzo podio stagionale, dimostrando tenacia e precisione in condizioni tutt’altro che semplici”.
Il team ha fornito supporto costante via radio, facilitando la gestione dei problemi in tempo reale. Una prestazione corale, che ha consentito a Russell di massimizzare il risultato nonostante le avversità. “Il lavoro del muretto è stato decisivo – ha sottolineato il manager viennese che a Sakhir era rientrato dopo un turno di pausa – e ora siamo impegnati a fondo per individuare l’origine dei guasti e assicurare che non si ripetano nei prossimi appuntamenti”.
Mercedes – La crescita di Kimi: il Bahrain come tappa formativa
Oltre al risultato in classifica, il weekend ha avuto un’importanza particolare per il giovane Kimi, al centro di un percorso di sviluppo che prosegue con la necessaria calma.
“Per Kimi, quella di Sakhir è stata una tappa significativa nel processo di apprendimento in Formula 1”, ha evidenziato il team principal. “Ha mostrato un buon passo gara e la capacità di lottare per la top five, ma una partenza difficile lo ha relegato nelle retrovie già nel primo giro”.
Il tentativo di rimonta si è complicato a causa del degrado delle gomme nei primi due stint, costringendo il gruppo dei tattici a modificare la strategia. Un’ulteriore penalità è arrivata dal tempismo sfavorevole della Safety Car, che ha vanificato le speranze di tornare a punti.
“Nonostante le circostanze, Kimi ha dimostrato maturità e determinazione. Considerando che si trova ancora nelle fasi iniziali della sua carriera, questi momenti saranno fondamentali per il suo percorso di crescita”, ha spiegato il comproprietario di Mercedes F1.

Mercedes – Verso Jeddah: una pista dalle caratteristiche opposte
Lo sguardo del team è ora rivolto al circuito di Jeddah, una delle piste più veloci e tecnicamente complesse dell’intero calendario. Le sue curve ad alta velocità, i rettilinei insidiosi e il layout cittadino esigono soluzioni tecniche molto differenti rispetto a quelle adottate a Sakhir.
“Jeddah rappresenta una sfida completamente diversa”, ha affermato Wolff. “Mentre il Bahrain mette sotto stress il posteriore delle vetture, in Arabia Saudita la limitazione principale riguarda l’avantreno. Il tracciato alterna sezioni ad alta e media velocità, e ciò richiede un bilanciamento aerodinamico molto accurato”.
Nonostante l’incertezza legata alla competitività relativa dei team, la Mercedes punta a confermare le buone sensazioni mostrate in avvio di stagione. “Fare previsioni in questa fase sarebbe prematuro, ma il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo restare in lotta per il podio”, ha concluso Wolff.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team