Gp Arabia Saudita – La Mercedes c’è, e vuole esserci. Il team di Brackley ha dimostrato continuità e voglia di riscatto in questo lungo inizio di stagione, partito in Australia e proseguito in Giappone, Cina, Bahrain e Jeddah. Una sequenza di appuntamenti che ha messo in mostra una scuderia in lenta ma costante crescita, decisa a tornare ai vertici della Formula 1 dopo anni difficili.
Durante la gara, tuttavia, il team anglo-tedesco è apparso piuttosto in ombra. Nonostante un ottimo spunto iniziale da parte di entrambi i piloti, le posizioni si sono presto cristallizzate. Andrea Kimi Antonelli ha perso una posizione al via, superato dalla Ferrari di Charles Leclerc, e da lì in poi ha faticato a trovare il ritmo.
George Russell, ormai soprannominato “Solid Man” per la sua affidabilità, ha impostato la gara su una strategia difensiva. Dopo aver inizialmente respinto gli attacchi della Ferrari, ha dovuto cedere a Leclerc, incapace di contrastare il passo della monoposto di Maranello. Una gara condotta con intelligenza, ma senza guizzi.
Mercedes – Il nemico numero uno: il degrado gomme
Il tema centrale della Domenica Mercedes è stato il degrado gomme. Russell ha più volte segnalato via radio la perdita di performance degli pneumatici, lamentando nel 48esimo giro di non avere più grip e lasciando intuire la volontà di un ulteriore pit stop tardivo, poi negato dal muretto box per non compromettere il risultato finale.
Anche Antonelli ha evidenziato le stesse difficoltà nel suo team radio con l’ingegnere di pista, Bono. Il giovane italiano ha parlato di una “fase centrale di sopravvivenza” per la gestione delle gomme, sintomo di un assetto non ancora perfetto sulla lunga distanza.
Nonostante tutto, Mercedes può ritenersi soddisfatta del risultato finale: George Russell ha chiuso al quinto posto, seguito dal compagno di squadra Andrea Kimi Antonelli in sesta posizione. Un doppio piazzamento a punti importante che conferma la solidità del progetto e lascia ben sperare per le prossime tappe del mondiale.
Entrambi i piloti hanno fatto sapere di essere arrivati stremati a fine gara per il caldo, Antonelli ha accusato mal di stomaco e difficoltà ad uscire dalla monoposto, mentre George Russell ha dichiarato di essere arrivato al traguardo distrutto.

GP Arabia Saudita 2025 – George Russell “Oggi è andata diversamente rispetto al Bahrain. C’è da capire perchè”
Se dopo le qualifiche George Russell si era detto tutto sommato positivo, pur ammettendo che la Mercedes non aveva il passo della McLaren, nel post-gara il tono del britannico è apparso più perplesso. A preoccupare è stato soprattutto il surriscaldamento e il degrado gomme. Russell ha fatto un paragone diretto con il Bahrain, sottolineando come anche lì le temperature fossero elevate, ma la monoposto avesse reagito in modo decisamente migliore rispetto a quanto visto oggi a Jeddah. Un comportamento anomalo che lascia qualche interrogativo aperto in casa Mercedes.
“Dobbiamo capire perché il Bahrain è stato così positivo, visto che anche quello è un circuito con problemi di surriscaldamento, ma si tratta di un tipo di surriscaldamento molto diverso rispetto a quello qui a Jeddah. Avevamo aspettative più alte per oggi rispetto al Bahrain, e invece è andata al contrario.”
“Il passo gara è stato tutto legato alle gomme, stavano surriscaldandosi in modo eccessivo, ma sappiamo che al momento questo è un po’ un punto debole della nostra vettura.”
Andrea Kimi Antonelli “Il passo è venuto fuori nel finale”
Gara in gestione gomme anche per Andrea Kimi Antonelli che come il compagno di squadra ha subito molto il degrado gomme in particolare nelle fasi centrali della gara, Il pilota italiano ha dichiarato che il vero passo della vettura è giunto solamente nelle fasi finali del Gran Premio.
“Ho continuato a gestire anche quando Hamilton dietro stava recuperando. Negli ultimi 10 giri, quando ho sentito maggiormente la macchina, il passo è venuto fuori e ho spinto di più”
Crediti Foto: Mercedes AMG Petronas F1 Team