Oscar Piastri chiude il venerdì di Yas Marina con sensazioni contrastanti ma decisamente incoraggianti in vista delle qualifiche. Il pilota australiano, costretto a osservare la prima sessione dal muretto mentre Pato O’Ward guidava la sua MCL39 per completare il programma rookie, ha sfruttato al massimo la FP2 per ritrovare ritmo, confidenza e riferimenti dopo un inizio di weekend inevitabilmente frammentato.
McLaren ha scelto di impiegare O’Ward nelle FP1, una decisione strategica che ha sottratto a Piastri un’ora di lavoro preziosa per preparare il sabato in un circuito difficile come Yas Marina. Il rientro in pista è avvenuto nella sessione più rappresentativa, con 29 giri percorsi e un undicesimo tempo che, di per sé, non riflette il reale potenziale mostrato dall’australiano.

Il primo giro lanciato con gomma soft non è stato ideale, impedendogli di avvicinarsi alla prestazione del compagno di squadra Lando Norris, che ha chiuso nettamente in testa con quasi sette decimi di vantaggio. Un delta che, alla luce delle condizioni del suo run, non preoccupa il numero 81.
Piastri ha spiegato: “Penso di esserci riuscito abbastanza bene con le gomme medie, solo che le soft non hanno sfruttato al massimo l’aderenza in quel primo giro cronometrato“. Poi ha aggiunto: “Sto cercando di trovare il mio posto, credo, ma chiaramente ci sono cose da cercare di migliorare per domani. Ma penso che dopo una sola sessione, non sia poi così male“.
Il pilota McLaren ha insistito sul fatto che il bilanciamento generale sia già solido, nonostante il giro soft poco rappresentativo: “La macchina sembra essere in una posizione piuttosto buona, anche in questo primo giro non ho avuto problemi. Ho fatto qualche piccolo aggiustamento, ovviamente. Non sembrava perfetto là fuori, ma niente di grave“.
Il lavoro a Woking sembra dunque aver prodotto una MCL39 efficace già dal venerdì, soprattutto sulle mescole più dure, mentre il margine di miglioramento sulla soft appare legato più alla messa in temperatura che a un problema strutturale di assetto. Per questo motivo, in vista delle qualifiche di sabato, Piastri resta convinto di poter lottare per le prime file.
“Penso abbastanza bene“, ha risposto quando gli è stato chiesto delle sue prospettive di lottare per la pole. “Penso che la macchina sia sembrata veloce, devo solo fare qualche giro in più e trovare un po’ più di equilibrio, tutto qui. Ancora qualche giro domani, qualche set di gomme e speriamo di arrivarci“.

Il pilota australiano arriva ad Abu Dhabi forte della pole conquistata in Qatar e della consapevolezza di poter ancora ribaltare il destino del campionato, anche se è difficile. Piastri rimane infatti uno dei tre contendenti al titolo mondiale, con un distacco di 16 punti dal compagno di squadra Norris e di quattro da Max Verstappen, secondo in classifica. Un margine ridotto che rende ogni dettaglio determinante nel fine settimana conclusivo.
Il venerdì di Abu Dhabi, pur iniziato in salita, si chiude dunque con una McLaren competitiva e con un Piastri fiducioso, consapevole che la lotta per la pole – e forse per il titolo – passerà dalla capacità di massimizzare quei piccoli aggiustamenti che lui stesso ha indicato come chiave per il salto di qualità. In un campionato deciso dai millesimi, sarà proprio la precisione a fare la differenza.
Crediti foto: McLaren F1
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