Il Mondiale di Formula 1 è ormai agli sgoccioli: resta solo un capitolo da scrivere, quello di Abu Dhabi, ultima tappa di una stagione fatta di 24 gare e sei Sprint che ha messo a dura prova team, piloti e strategie. A Yas Marina non si decide soltanto l’epilogo sportivo del 2025, ma anche la conclusione della prima fase dell’era turbo-ibrida iniziata nel 2014, un ciclo tecnologico che ha cambiato la storia della categoria. Per Mercedes, l’obiettivo è chiaro: portare a casa la seconda posizione nel campionato Costruttori e chiudere questo ciclo con un risultato che dia slancio alla nuova epoca che inizierà nel 2026.

La sfida per la P2 si è protratta per tutta la stagione, con un duello serratissimo tra Mercedes, Red Bull e Ferrari. Entrando in Qatar, la lotta era ancora apertissima, ma il weekend mediorientale ha reso la situazione più lineare: la Scuderia non può più raggiungere il punteggio del team di Brackley, lasciando la Red Bull come unico avversario in grado di tentare l’aggancio. Serve però un incastro di risultati, e soprattutto servirà evitare errori. Perché, come la Formula 1 ha insegnato mille volte, nulla è davvero deciso prima della bandiera a scacchi.
“Manca una corsa. Dopo un weekend impegnativo in Qatar, il secondo posto nei Costruttori è ancora nelle nostre mani“, ha ricordato Toto Wolff, ribadendo il mantra fondamentale con cui la squadra si presenterà ad Abu Dhabi. “È una posizione solida, ma affatto garantita: dobbiamo esprimere una prestazione convincente per portare a termine il lavoro. La lotta per il titolo Piloti sarà al centro dell’attenzione, ma non è un nostro problema. Il nostro obiettivo è assicurarci la P2 e chiudere la stagione nel modo giusto“.
Yas Marina, dunque, non è solo un finale, ma un crocevia. Perché, come sottolinea Wolff, non si chiude semplicemente un campionato, ma un’epoca intera: “Abu Dhabi non segna solo l’ultima gara dell’anno; chiude un capitolo importante nella storia della Formula 1. Diciamo addio all’attuale generazione di Power Unit, che hanno definito lo sport dal 2014“.

Un’era che Mercedes ha plasmato più di chiunque altro: dieci titoli Costruttori negli ultimi dodici anni, otto dei quali conquistati dal team ufficiale, più una serie impressionante di successi complessivi firmati dal marchio di Stoccarda. “È stata un’epoca di successi straordinari per Mercedes“, continua Wolff. “Mentre ci prepariamo alla prossima era, vogliamo aggiungere alle 140 vittorie con motore Mercedes e ai 385 podi conquistati finora“.
L’ultimo obiettivo è chiaro: chiudere forte, completare il lavoro sulla P2 e arrivare al 2026 con la sensazione di una squadra in piena ricostruzione, ma già capace di mordere. “L’obiettivo è semplice“, conclude Wolff. “Finire forte e portare slancio nella nuova era“. Perché se è vero che un ciclo si chiude, è altrettanto vero che il nuovo sta già bussando alla porta: e la Stella a Tre Punte vuole farsi trovare pronta.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team
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