Charles Leclerc trasforma il GP di Abu Dhabi in una delle sue gare più combattive della stagione, partendo con gomma gialla e scattando forte fino a giungere alla P4 dopo una bagarre ravvicinata con Fernando Alonso. Determinato a inseguire il podio – obiettivo dichiarato ai microfoni della F1TV dopo le qualifiche – il monegasco effettua il primo pit stop tra il giro 16 e il 17 per montare la bianca, costruendo poi un brillante doppio sorpasso su Stroll e Lawson al giro 21.
Con un ritmo definito “mega” dal suo ingegnere via radio, Leclerc torna ai box al giro 40 per un nuovo set di gialle, ritrovando lo stesso passo incisivo del primo stint. Nella fase finale si lancia all’inseguimento di Lando Norris, registrando diversi giri veloci e provando fino all’ultimo a conquistare un podio che non avrebbe cambiato la stagione, ma avrebbe dato valore al lavoro e alla determinazione messi in pista.
GP Abu Dhabi: tempo di bilanci per Leclerc
Al termine della gara, Charles Leclerc interviene come di consueto ai microfoni di Sky Sport, per raccontare non tanto i 58 giri, ma per fare un po’ il resoconto di una stagione intera. C’è spazio per ammettere e spiegare gli errori Ferrari in termini di comunicazione, aspettative e anche di quello che può essere il 2026.
Le prime parole sono in merito all’atmosfera che si è creata prima della stagione e delle promesse infrante: “Onestamente non credo che non farsi aspettative faccia la differenza. Credo che la differenza sia nella visione pubblica, perché quando crei aspettative ci si aspetta cose che…”.
E non fa in tempo di concludere il concetto che ammette un errore più volte criticato al team da addetti ai lavori e appassionati. Leclerc dice: “È anche vero che possiamo migliorare nella comunicazione, ma è anche vero che quando uno come Lewis viene in un team come Ferrari, due icone dello sport, fa sì che c’è tanta comunicazione attorno al team e quello è molto difficile da gestire se non impossibile“.

GP Abu Dhabi, Leclerc: “Aspettative create dalla situazione“
Parole che tardano ad arrivare, ma che finalmente suonano sincere. E continua Charles: “Le aspettative sono state alimentate dalla situazione in cui ci siano trovati e non per cose che abbiamo creato. Detto questo, tutto quello che c’è attorno al team sono cose che non possiamo controllare“. E cosa lo può essere?
“Quello che possiamo controllare è essere uniti, spingere al massimo, essere motivati ed è quello che stiamo facendo“. aggiunge Leclerc, prima di porre l’attenzione alla classifica costruttori: “Ora che guardo la classifica… una Ferrari quarta a 450 punti dalla McLaren è una cosa che mi fa molto male, ma spero che possa cambiare la situazione l’anno prossimo e vedremo“.
Una speranza per la nuova stagione, in cui tutti – almeno sulla carta – partono dallo stesso livello. Ma per Leclerc l’obiettivo è uno solo: “Onestamente le aspettative per l’anno prossimo non ce le ho, perché è una carta bianca da scrivere. Non so da dove iniziare, né tanto meno dove sono gli altri”.
A Leclerc va dato il merito di averci provato
Charles Leclerc porta a termine la sua settima stagione in Ferrari, ancora una volta senza un successo. Il 2025 si è rivelato molto complicato, ma al monegasco va dato merito. Va dato il merito di averci provato, di aver fatto la differenza. Charles ha dato prova di essere sinonimo di determinazione.
Una stagione iniziata nell’ombra di Hamilton, ma è stato capace di ribaltare il tutto fin da subito. Termina un’annata senza vittorie ma con qualche podio, riuscendo a spingersi oltre i limiti più di una volta. E anche quest’anno, ricorderemo delle sue manovre in cui ha cercato di portare la vettura nelle posizioni di vertice, tenendola in pista anche quando la stessa monoposto non era pronta. Non sapremo come sarà la prossima stagione, ma possiamo essere certi che Charles proverà ad alzare sempre più l’asticella.
Crediti foto: Scuderia Ferrari
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