La stagione di Formula 1 2025 arriva al suo atto conclusivo sul circuito di Yas Marina. Un campionato segnato dalla lotta serrata tra Lando Norris, Max Verstappen e Oscar Piastri, ma anche dagli alti (pochi) e bassi (tanti, troppi) della Ferrari, che si presenta all’ultimo weekend dell’anno con la volontà di ben figurare. In tal senso, le voci più attese erano quelle di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, protagonisti di un venerdì di lavoro senza intoppi di sorta.
Leclerc: “Qui sarà diverso dal Qatar, torniamo al nostro livello”
Charles Leclerc è stato uno dei volti centrali della conferenza post seduta. Il monegasco ha chiarito da subito il suo obiettivo: chiudere il Mondiale con un segnale forte. “Credo che qui la situazione dovrebbe essere diversa dal Qatar e mi aspetto che potremo tornare al nostro livello medio di competitività”, ha dichiarato. “Per quanto mi riguarda darò il massimo fino all’ultima curva dell’ultimo giro per ottenere il miglior risultato possibile per me e per il team”.
Una Ferrari apparsa spesso discontinua nel 2025 spera di ritrovare ad Abu Dhabi un compromesso più favorevole: temperature più miti, curve a bassa velocità e un degrado gomme storicamente meno critico rispetto al deserto di Lusail. Tutti elementi che possono ristabilire un equilibrio più vicino alle caratteristiche della SF-25.

“Non mi interessa la lotta tra Lando, Max e Oscar: mi difenderò”
Il tema più caldo, inevitabilmente, riguarda la presenza dei tre contendenti al titolo mondiale attorno a lui in gara. Leclerc, però, non ha dubbi. “Se devo essere sincero non mi interessa quello che succede tra Lando, Max e Oscar. Io penserò solo alla mia gara: se mi troverò in condizione di poter attaccare uno di loro non mi tirerò certo indietro e lo stesso varrà se saranno loro ad attaccare me. Dovranno sudarsi la posizione”.
Parole nette, che confermano un approccio aggressivo e libero da calcoli. Ferrari non corre per il titolo, ma Leclerc vuole chiudere senza compromessi, difendendo ogni punto possibile.
Il bilancio del 2025: “Una delle mie migliori annate alla guida”
Leclerc ha poi aperto il capitolo del bilancio personale sulla stagione e sui progressi tecnici compiuti. “Credo di aver disputato una delle annate migliori se analizzo il modo in cui ho guidato. Ho quasi sempre ottenuto il massimo risultato possibile e credo di aver affinato ulteriormente la mia guida. Non credo ci sia un aspetto in particolare di questa stagione che mi porto nel 2026, ma un gran numero di piccoli insegnamenti, tanti miglioramenti, magari minuscoli, che però potranno essere preziosi per il futuro. Di sicuro non vedo l’ora di buttarmi a capofitto sul 2026”.
Una dichiarazione che lascia trasparire fiducia: Leclerc sente di aver raggiunto maturità e consistenza, ora serve una Ferrari più performante nel nuovo ciclo regolamentare.
Hamilton: “Ferrari ha il miglior spirito di squadra della mia carriera”
Lewis Hamilton ha parlato ai media dalla hospitality Ferrari, affrontando in modo schietto il suo primo anno in rosso. Una stagione complicata in pista, ma ricca dal punto di vista umano. “Indubbiamente il primo giorno e il test inaugurale a Fiorano, quando c’era anche la mia famiglia”, ha ricordato. “L’atmosfera di quei giorni, la passione che si tocca con mano entrando in contatto con le persone e l’energia che c’è in azienda sono stati il carburante che mi hanno dato la carica per una stagione che in pista è stata più difficile di quanto pensassi”.
Parole che fotografano un impatto emozionale fortissimo. Hamilton ha raccontato più volte come l’ambiente Ferrari sia diverso da qualsiasi altra esperienza avuta in carriera.
“Da questo 2025 abbiamo imparato molto: ora massima concentrazione sul 2026”
Il sette volte iridato ha insistito sul valore dell’esperienza vissuta e sull’unità del gruppo. “In Ferrari ho trovato il miglior spirito di squadra della mia carriera di pilota e c’è tanta volontà di fare progressi”, ha detto. “Da quest’anno, tutti insieme, abbiamo imparato molto e speriamo che questa esperienza risulti preziosa nella prossima stagione. Dalla settimana prossima saremo completamente focalizzati sul 2026. Daremo il massimo, lavorando uniti per arrivare al top della preparazione per quello che è il cambiamento di regole più importante nella storia della categoria”.
Hamilton ribadisce così l’importanza del 2026: nuova aerodinamica, nuove power unit, un reset totale che potrebbe rivoluzionare i valori in campo. Ferrari vuole farsi trovare pronta.

“Non mi mancherà nulla di queste monoposto”
I giornalisti gli hanno chiesto se proverà nostalgia per le vetture della generazione 2022–2025, caratterizzate dall’effetto suolo. La risposta non ha lasciato spazio a interpretazioni:
“Non mi mancherà niente di niente, perché le monoposto di questa generazione non mi sono mai piaciute. Abbiamo dovuto fare i conti con fenomeni prima sconosciuti, come il porpoising, e ci siamo trovati a correre con auto molto ingombranti e pesanti. Nessuno, almeno per il momento, può dire se le auto della prossima generazione saranno meglio o peggio di questa, ma sono curioso di vedere come sarà questa nuova Formula 1”. Hamilton chiude così con un giudizio netto sull’era appena conclusa: prestazioni estreme, ma sensazioni di guida spesso lontane da ciò che i piloti ambiscono.
Ferrari guarda al futuro, ma vuole chiudere bene
Leclerc e Hamilton si presentano al sabato di Abu Dhabi con due percorsi diversi, ma una stessa destinazione: sfruttare l’ultimo weekend per raccogliere segnali utili in vista del grande salto regolamentare del 2026. Il monegasco cerca un risultato che salvi una stagione altalenante. L’inglese, invece, prepara il terreno per un nuovo ciclo tecnico che potrebbe definirne l’ultima grande sfida in Formula 1.
In un Mondiale che si deciderà tra Norris, Verstappen e Piastri, Ferrari non ha voci in capitolo anche se vorrebbe dimostrare qualcosa. Il tempo è purtroppo scaduto, se ne riparlerà tra qualche mese. Con esiste si spera diversi.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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