Lando Norris si laurea campione del mondo e riporta la McLaren a vincere dopo tantissimi anni di fatica. Nella gara di Abu Dhabi è arrivata l’incoronazione per un pilota che ha lottato in primis contro sé stesso e poi contro i rivali, e per una squadra che dalle ceneri è risorta fino a dominare entrambi i Campionati. La vittoria di Max Verstappen non è bastata. Alla fine, Norris aveva solamente bisogno di arrivare terzo e il muretto papaya ha lavorato per proteggere il gradino più basso del podio dagli attacchi di Charles Leclerc, l’unico avversario che avrebbe potuto ostacolare la sua corsa al Titolo.
Dopo aver tagliato il traguardo, l’emozione del trentacinquesimo campione del mondo è stata palpabile. L’inglese si è lasciato andare in un lungo pianto, quasi come a voler rilasciare la tensione che è aumentata in queste ultime settimane. Poco importa se non c’è stato un grande dominio in termini di punti – Lando è stato l’unico pilota a dover pagare le conseguenze di un ritiro per affidabilità – ma questa vittoria premia anche la fiducia che Norris ha riposto nei confronti del proprio team. In effetti, non bisogna dimenticare il punto di partenza della compagine di Woking.

Gp Abu Dhabi 2025, le parole di Norris campione del mondo: “Sensazione fantastica. Ringrazio la mia famiglia”
Una volta essere sceso dall’abitacolo, il campione del mondo ha mostrato sportività nei confronti dei rivali, correndo poi verso i genitori e tutta la sua famiglia per lasciarsi andare in un lungo abbraccio. “Non piangevo da molto tempo. É stato un percorso molto lungo e voglio ringraziare tutti i membri del team McLaren, i miei genitori che mi hanno sostenuto sin dal giorno zero. È una sensazione fantastica”, ha dichiarato il nuovo campione del mondo.

“Voglio congratularmi con Oscar e Max. È stato un onore potermi confrontare con avversari di questo calibro. Ho imparato tanto da loro, è stata un’annata lunga ma ce l’abbiamo fatta. Durante la gara è difficile non pensare ai calcoli perché qualsiasi cosa può accadere in F1. Inoltre, il recupero di Max e Oscar nelle ultime gare non ha reso il tutto semplice”.
“Io sotto investigazione per la mossa su Tsunoda? Non ne avevo idea onestamente. Sapevo di aver agito correttamente. Sono felice per tutti. È stato un percorso lungo con la McLaren. Abbiamo attraversato momenti difficili ma anche belli. Sono il primo pilota a riportare al Titolo questo team dopo tanti anni. Sono molto fiero di quanto fatto”, ha concluso l’inglese.
Crediti foto: McLaren
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