Nella giornata di oggi abbiamo avuto un piccolo assaggio di quello che ci aspetterà in questo weekend. I tre contendenti al Titolo hanno condiviso il medesimo palco, rispondendo alle domande che sono sorte post Gp del Qatar. Dopo 23 gare, la classifica piloti recita così: Lando Norris guida questo trio con un punteggio di 408 punti, Max Verstappen 396 e Oscar Piastri 392; tutti e tre hanno conquistato sette vittorie.
Dopo aver dominato per larga parte la stagione – sono 14 le vittorie di tappa ottenute dalla scuderia di Woking – McLaren è chiamata a dare una risposta concreta dopo le ultime due gare contornate da errori gravi. Prima la squalifica in Las Vegas, poi l’errore strategico in Qatar. Insomma, questi abbagli hanno aperto le porte al pilota della Red Bull che, di certo, non si è fatto pregare.
Il media day del Gp d’Abu Dhabi ha messo in mostra una discordanza tra i piloti papaya. Dal sorriso di Piastri allo sguardo teso e rivolto verso il basso di Norris. Quello dell’inglese, in effetti, non è stato l’atteggiamento di qualcuno convinto delle proprie possibilità e, soprattutto, convinto di poter battere il rivale di sempre.

Gp Abu Dhabi 2025 – McLaren: rimuginare sugli errori commessi in passato non è la strategia ideale
Incalzati dalla platea, ai due piloti della McLaren è stato chiesto se ci fossero stati dei momenti in particolare che potrebbero influire sul risultato finale. A differenza del proprio compagno di squadra, il quale non ha indicato specifiche gare nel quale avrebbe potuto ottenere più punti, il 4 della McLaren, al contrario, ha elencato una serie di episodi avversi. Rivivere certi momenti negativi in vista della gara più importante della sua carriera, potrebbe non giocare a suo favore.
“Penso che ci siano sempre momenti nei quali perdi dei punti. Penso al Canada dove ho commesso un grave errore, lasciando punti pesanti per strada. O ancora, alla Cina, dove ho sbagliato in qualifica”. L’inglese ha poi aggiunto gli errori commessi dalla propria squadra. Di un diverso avviso è l’australiano. Secondo la sua opinione, cercare un determinato episodio arrivati a questo punto della stagione, serve a poco.

Lando deve cercare di ritrovare la fiducia che lo ha accompagnato fino a Las Vegas. Una prestazione simile a quella del Qatar, gli impedirà di raggiungere l’obiettivo tanto sudato in questa seconda metà di stagione.
Le strategie papaya: Piastri potrebbe aiutare Norris?
Dopo un pò, la fatidica domanda sulle papaya rules è arrivata. Qualora Lando dovesse trovarsi al quarto posto, con Max a guidare la gara e Oscar in terza posizione, la McLaren interverrebbe a favore di Norris o congelerebbe le posizioni? Ricordiamo ai nostri gentili lettori che un quarto posto non basta più. Per vincere il Mondiale, Norris deve arrivare almeno in zona podio, ipotizzando sempre che Verstappen vinca la gara.
Visto quanto accaduto nella precedente gara, e alla luce delle parole di Andrea Stella e Zak Brown, dove i due hanno ribadito che sono disposti a rivivere l’incubo del 2007 pur di rimanere ancorati alla propria filosofia, il pilota McLaren in testa non ha propriamente riposto fiducia alla propria squadra.
“Cedere la posizione? Non abbiamo discusso di questo. Sarei felice se Oscar mi facesse passare in caso di necessità, ma non penso che lo imporrei al team. Io, però, cederei la mia posizione perché sono fatto così“, ha spiegato Lando, mandando anche un segnale di aiuto al proprio team. Piastri, dal canto suo, non ha dato una vera e propria risposta: “Non ne abbiamo parlato e sinceramente non so cosa ci si aspetti da me. Non so dare risposte al momento”.

Per concludere, il muretto McLaren dovrà gestire una situazione apparentemente calda. Certo, è vero che se Norris – come ampiamente dimostrato nell’appuntamento dell’anno scorso – dovesse riuscire a performare come nell’ultimo periodo, allora non sarebbe necessario attuare discussioni durante la gara, anche perché McLaren ha dimostrato di dover ancora imparare a gestire certe situazioni, a differenza del team di riferimento attuale che è la Red Bull.
Crediti foto: McLaren
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