La notte di Yas Marina accende la scena dell’ultimo capitolo del Mondiale 2025 con una griglia di partenza che cristallizza le gerarchie di un campionato che ha mantenuto alta la pressione fino all’ultima qualifica. Davanti a tutti c’è ancora una volta Max Verstappen, capace di mettere la sua Red Bull nelle condizioni ideali per colpire al momento giusto con un giro in 1:22.207 che gli consegna la pole position numero ventisei in carriera. Un riferimento netto, costruito su una RB21 tornata stabile nelle mani dell’olandese dopo un finale di stagione meno lineare del previsto.
Accanto al campione del mondo scatterà Lando Norris, staccato di due decimi ma comunque incisivo nella singola prestazione pura con la McLaren. Piastri, terzo, conferma la solidità di una squadra che avrebbe forse potuto chiudere prima la pratica titolo piloti: il suo 1:22.437 lo colloca in un ruolo ideale di cacciatore dal lato pulito della pista, pronto a sfruttare ogni apertura nei primi metri.

La Ferrari si presenta in quinta posizione con Charles Leclerc, capace di incastonare un giro pulito ma non esplosivo in 1:22.730. Il monegasco paga qualche indecisione nella gestione dell’asse anteriore nella zona più lenta del secondo settore, un limite che la SF-25 ha trascinato per l’intera stagione e che emerge nuovamente nel momento decisivo. Più indietro, con un distacco che riflette le fatiche del 2025, Lewis Hamilton prenderà il via dalla sedicesima casella dopo un 1:23.394 che non ha permesso al sette volte iridato di entrare nl Q2. Per Ferrari, la gara si annuncia in salita e richiederà una strategia aggressiva per provare a rientrare nella lotta dei primi.
La quarta posizione di George Russell restituisce invece un sorriso a una Mercedes che ha vissuto un’annata fragile e altalenante. Il britannico firma un 1:22.645 efficace ma non sufficiente per inserirsi nel confronto diretto con Red Bull e McLaren, anche se la W15 sembra comportarsi meglio sulla distanza che sul giro secco. Alle sue spalle Fernando Alonso, sesto, tiene alta la bandiera dell’Aston Martin con un 1:22.902 che testimonia un weekend concreto, mentre Gabriel Bortoleto firma un sorprendente settimo posto con la Sauber grazie a un giro di grande pulizia tecnica che lo proietta nella parte nobile della griglia.
La top ten si completa con un Esteban Ocon combattivo in ottava posizione, seguito da Isack Hadjar, che continua a crescere all’interno del programma Junior Red Bull, e da Yuki Tsunoda, decimo, che si è sacrificato per offrire la scia al compagno di squadra.

Dietro i primi dieci, la parte centrale della griglia restituisce una fotografia interessante delle nuove gerarchie del 2025. Oliver Bearman partirà undicesimo con la Haas, davanti a Carlos Sainz, dodicesimo, ancora una volta penalizzato da una Williams che fatica a trovare stabilità nei cambi di direzione. Liam Lawson e Kimi Antonelli partiranno rispettivamente tredicesimo e quattordicesimo, con percorsi invertiti: solido e metodico il neozelandese, più irruento e meno efficace il giovane italiano della Mercedes. Quindicesimo Lance Stroll con un’Aston Martin che non è riuscita a ripetere la brillantezza del giro di Alonso.
Oltre la quindicesima casella si apre invece la zona più complessa del gruppo: Albon, diciassettesimo, manca ancora una volta la finestra prestazionale ideale della Williams, mentre Hülkenberg e Gasly si dividono la diciottesima e la diciannovesima posizione con Sauber e Alpine entrambe in crisi di bilanciamento. Chiude la griglia Franco Colapinto.
Con questa griglia di partenza si prepara un GP di Abu Dhabi carico di tensione e significati. Verstappen cercherà di rendere indimenticabile una stagione da inseguitore, mentre McLaren ha davanti l’ultima occasione per strappare il titolo che conta dopo aver ottenuto quello costruttori. Ferrari si affida alla strategia e a un ritmo gara che, almeno nei long run, sembrava più incoraggiante rispetto al giro secco.
Crediti foto: F1, Scuderia Ferrari HP
Seguici e commenta sul nostro canale YouTube: clicca qui





