GP Abu Dhabi 2024, Strategia Gara – Ultimo atto del campionato del mondo più lungo di sempre. A Yas Marina si disputa il ventiquattresimo Gran Premio della stagione, che assegnerà il campionato costruttori. La lotta è tra due contendenti: la McLaren, super favorita, e la Ferrari, che si trova in una posizione molto complicata a causa della penalizzazione inflitta a Charles Leclerc per la sostituzione del pacco batterie, unita all’errore dello stesso pilota che, in qualifica, ha superato i track limits, determinando di fatto la sua partenza dall’ultima piazza.
Le McLaren, invece, hanno finora svolto il loro dovere: Lando Norris partirà dalla pole, seguito dal compagno Oscar Piastri. Carlos Sainz, terzo, avrà il ruolo di incursore, provando da solo di attaccare le due vetture papaya. Tuttavia, questo potrebbe non bastare, poiché servirebbe un vero e proprio cataclisma sportivo per permettere alle rosse di portare a Maranello un titolo che manca dal 2008.
Quella della lotta al vertice nel costruttori è la tematica più importante della gara, ma non l’unica: ci sono altri aspetti degni di attenzione, come la sfida per il sesto posto tra Alpine e Haas (con quest’ultima in grande spolvero), l’addio di Lewis Hamilton alla Mercedes, segnato da una scomoda diciassettesima posizione determinata dall’ennesimo errore tattico del team, e l’ultima gara di Sainz in rosso. Tutti elementi che rendono il GP di Abu Dhabi pienamente catalizzante.
Scelte Pirelli per Yas Marina
Prima di entrare nel dettaglio delle opzioni strategiche, analizziamo le scelte fatte dalla Pirelli per l’ultimo appuntamento iridato. Stavolta, a differenza di quanto accaduto in Qatar la settimana scorsa (dove erano state introdotte le mescole più dure della gamma 2024), il costruttore italo-cinese porta i compound più morbidi: C3 Hard, C4 Medium e C5 Soft.
GP Abu Dhabi 2024 – Strategia: singolo stop premiante
Le simulazioni Pirelli, basate sui dati raccolti dai team durante i quattro turni disputati sul tracciato di Yas Marina, indicano che la tattica più indicata è quella a uno stop, con un primo stint su mescola media e un secondo su gomma dura. Il cambio pneumatici dovrebbe avvenire tra il ventesimo e il ventisettesimo giro, come si può osservare dall’infografica in basso.
Tuttavia, questo piano strategico potrebbe essere smentito dall’azione in pista. Anche l’anno scorso, Pirelli aveva previsto una singola sosta, ma i team optarono per una doppia fermata. Ragion per cui è ipotizzabile che venga considerata anche l’opzione a due pit-stop, sempre con partenza su gomma media per sfruttare il maggior grip iniziale, seguita da due segmenti su pneumatici hard, testati pochissimo solo durante le FP3.
Se si concretizzasse questa strategia, si potrebbe ipotizzare un primo stint su C4 di 12-18 giri, seguito da un passaggio a C3 Hard fino al 33°-39° giro, per poi montare un nuovo treno di gomme dure fino alla fine.
Un’altra opzione prevede una partenza con gomma C3 Hard, utile per allungare il primo stint fino al quarantesimo giro, per poi passare a gomma media fino al termine. Questa strategia potrebbe essere presa in considerazione da piloti con macchine veloci ma arretrati in griglia, come Lewis Hamilton e Charles Leclerc.
Utilizzo della gomma soft
Ciò che appare meno probabile è l’utilizzo della gomma C5 Soft, a meno che non si verifichino condizioni particolari, come l’introduzione di una Safety Car che spezzerebbe la linearità della gara. Questo compound, estremamente morbido, non si adatta ai lunghi stint e, anche se il circuito non è particolarmente stressante per le gomme, non dovrebbe essere preso in considerazione dai team. Mario Isola ha dichiarato che la C5 potrebbe essere impiegata solo per tentare il giro veloce negli ultimi passaggi, qualora ci fosse margine per farlo.
Condizioni meteo
Le condizioni ambientali saranno più stabili rispetto ad altre gare. Le folate di vento al tramonto tendono a calmarsi, e le temperature dovrebbero essere più costanti poiché le operazioni inizieranno con il sole già quasi del tutto calato. Meno variabili, dunque, da gestire per piloti e ingegneri.

Nota conclusiva
Quest’anno è stato particolarmente difficile fare previsioni strategiche, poiché spesso i team non hanno utilizzato i treni di gomme dure durante le prove libere, ritrovandosi poi in situazioni diverse rispetto a quanto previsto da Pirelli. Anche questo focus sul conclusivo Gran Premio di Yas Marina potrebbe risentire di queste dinamiche.
Pertanto, bisogna considerare che queste osservazioni, basate sui dati forniti da Pirelli, non possono essere prese come dogmi assoluti, poiché ogni gara presenta specificità che potrebbero mettere in discussione le analisi preventive.
Con quest’ultima preview strategica vi salutiamo e vi diamo appuntamento al campionato del mondo 2025!
Crediti foto: Pirelli Motorsport