Gomme imprevedibili e poco gestibili: Pirelli “sotto accusa”

George Russell, rappresentante di spicco della GPDA, ha sollevato dubbi sull'efficacia delle Pirelli. Insoddisfazione strisciante per l'operato del gommista?

Dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan svoltosi a Baku nel 2024, George Russell (terzo al traguardo) ha avuto uno scambio di opinioni piuttosto duro con Pirelli, il fornitore ufficiale di pneumatici per la Formula 1, oggetto delle sua rimostranze. La controversia è emersa in seguito a una serie di problemi legati agli pneumatici durante il weekend di gara azero.

Russell ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla prestazione e alla sicurezza delle gomme fornite da Pirelli, sottolineando che gli pneumatici sembravano avere un degrado incalcolabile e una mancanza di grip più grave del previsto. Questo ha portato a situazioni pericolose e ha influenzato negativamente le prestazioni in pista.

Le sue critiche si sono concentrate principalmente su come le gomme si comportavano durante gara e qualifiche, accusando Pirelli di non fornire pneumatici all’altezza delle aspettative in condizioni di alta velocità e stress come quelli di Baku, dove il circuito cittadino è particolarmente impegnativo.

Il pilota britannico della scuderia Mercedes nelle interviste post gara si è lasciato andare con delle dichiarazioni proprio contro il fornitore di pneumatici.

Mercedes
George Russell, Mercedes-AMG F1 Team, GP Azerbaijan 2024

Pirelli – Russell: è scontro sulla gomme 2024

È stata una gara strana – ha commentato George Russell – Per la prima metà del GP eravamo a 1,5 secondi dal ritmo gara ideale. Negli ultimi 20 giri ero un secondo più veloce di Oscar e Charles, e tre decimi più veloce di Max, Checo e Carlos. È lo stesso circuito, lo stesso pilota, la stessa macchina. Siamo semplicemente passati da una gomma gialla a una bianca“. Parole che dicono quanto sia difficile il lavoro previsionale dei team.

Onestamente, è davvero irritante che cambi così tanto, e non si tratta solo della Mercedes. Si tratta di ogni squadra e di ogni pilota. Una sessione siamo veloci, quella dopo no. E cambia soltanto una cosa. È una magia nera, persino le persone che producono gli pneumatici non li capiscono. Abbiamo tutti bisogno di una discussione seria su ciò che sta accadendo“.

Pirelli, in risposta, ha difeso il proprio prodotto, affermando che le gomme erano conformi alle specifiche richieste e che il degrado era parte delle sfide naturali che i piloti devono affrontare. Hanno anche sottolineato che le condizioni di pista e la guida aggressiva dei piloti possono influenzare notevolmente le prestazioni degli pneumatici.


Crediti Foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team

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