L’entrata di General Motors nel campionato di Formula 1, prevista per il 2026, rappresenta un evento significativo per il futuro della competizione. Il colosso statunitense si unirà al circus insieme a Andretti Global sotto il marchio Cadillac, ma non senza un costo considerevole. Secondo quanto riportato dalla BBC per mano di Andrew Benson, GM dovrà pagare una anti-dilution fee di 450 milioni di dollari. Questa cifra rappresenta una sorta di “biglietto d’ingresso” per assicurarsi un posto sulla griglia di partenza e mantenere in equilibrio l’ecosistema finanziario della F1.
Cos’è la anti-dilution fee?
La anti-dilution fee è una compensazione pagata dai nuovi team che entrano in Formula 1 per evitare che la loro partecipazione riduca i guadagni degli attuali team. Attualmente, i ricavi commerciali della Formula 1 vengono distribuiti tra i 10 team partecipanti. Con l’ingresso di una nuova squadra, questa ripartizione verrebbe diluita, suddividendo le entrate tra 11 team anziché 10. Per evitare che ciò comporti una perdita di premi per i team esistenti, General Motors e Andretti Global pagheranno questa tassa. Secondo Benson, fonti interne alla Formula 1 hanno confermato che la cifra di 450 milioni di dollari verrà suddivisa tra i team già presenti in F1 per compensare la perdita potenziale di introiti.
Un aumento significativo rispetto alle regole attuali
La cifra di 450 milioni di dollari è significativamente più alta rispetto alla anti-dilution fee di 200 milioni di dollari prevista dalle regole attuali della Formula 1. Questa discrepanza si spiega con il fatto che gli accordi commerciali tra la Formula 1, i team e la FIA scadranno alla fine del 2025 e saranno soggetti a nuove negoziazioni. Di conseguenza, ci si aspetta che l’importo della fee aumenti ulteriormente negli accordi per il 2026, quando GM e Andretti Global faranno il loro debutto nel campionato.
Benson sottolinea inoltre che i team di Formula 1 attualmente ricevono circa il 63% dei ricavi totali del campionato. Questo rende fondamentale la redistribuzione equilibrata dei premi, poiché ogni team dipende da tali introiti per sostenere le spese operative e competere ai massimi livelli.
Impatto sul futuro della F1
L’ingresso di General Motors potrebbe portare a un cambiamento epocale per la Formula 1. Oltre ad aggiungere un altro nome iconico alla lista dei costruttori, l’aumento della anti-dilution fee dimostra quanto la Formula 1 sia diventata un business altamente redditizio e competitivo dal punto di vista strettamente fiscale. La possibilità di nuovi accordi per il 2026 riflette l’evoluzione del campionato, sempre più globalizzato e seguito a livello mondiale, ma anche sempre più costoso e selettivo per i nuovi ingressi.
La partnership tra Andretti e Cadillac rappresenta un’occasione per General Motors di espandere il proprio brand a livello internazionale, e al tempo stesso rafforza la presenza statunitense in uno sport che sta rapidamente crescendo in popolarità negli Stati Uniti. Tuttavia, l’elevato costo di ingresso dimostra anche che la Formula 1 rimane una sfida riservata a chi dispone di risorse economiche significative.
(Fonte: BBC, Andrew Benson)