Nel cuore della Motor Valley, Imola rappresenta qualcosa di più di una semplice tappa del calendario per chi porta il Cavallino Rampante sul petto. Antonio Giovinazzi, pilota di riserva della Scuderia Ferrari e protagonista nel Mondiale Endurance, conosce bene le sensazioni uniche che il circuito emiliano riesce a trasmettere.
Imola – Una pista tecnica e implacabile
“Imola è un tracciato che non perdona”, spiega Giovinazzi parlando delle caratteristiche dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. “È stretto, veloce e pieno di insidie. Il grip dell’asfalto è elevatissimo, ma ogni minimo errore può costare caro”. Il circuito, aggiunge, conserva quel sapore da “vecchia scuola” che oggi si trova sempre più raramente in Formula 1. “Si attacca con decisione i cordoli, anche in F1, e per certi versi ricorda un cittadino. Sorpassare è complicato e serve precisione assoluta. Se devo scegliere un punto simbolico, dico le Acque Minerali: in discesa, tecnica, con un mix complesso tra frenata e traiettoria”.

La vittoria a Imola nel WEC: “Come Le Mans”
A rendere ancora più speciale il legame con Imola è stato il recente trionfo nel FIA World Endurance Championship. Giovinazzi, al volante della 499P #51, ha conquistato la vittoria proprio davanti al pubblico di casa. “Vincere lì con la Ferrari è stato incredibile. L’emozione è stata paragonabile a quella di Le Mans. Il circuito era pieno già dal giovedì, l’atmosfera era carica, sembrava una festa nazionale”.
La gioia condivisa con i tifosi, le bandiere, i cori e i fumogeni rossi hanno trasformato il podio in una celebrazione collettiva. “Erano passati quasi 18 mesi dall’ultima vittoria della nostra vettura. Questa volta tutto ha funzionato alla perfezione: strategia, pit stop, macchina. Un lavoro di squadra impeccabile”.
Tra Formula 1 e WEC: un doppio impegno con un solo obiettivo
Dividersi tra Formula 1 e WEC non è semplice ma per Giovinazzi rappresenta un’opportunità unica. “In entrambi i mondi si corre con la tuta rossa e si rappresenta la Ferrari: questo ti carica di responsabilità, ma anche di orgoglio”. Se le categorie sono profondamente diverse – Endurance da una parte, Formula 1 dall’altra – la filosofia resta invariata: “La voglia di vincere è la stessa. In qualunque scenario scendiamo in pista, il nostro obiettivo è portare la Ferrari davanti a tutti”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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