In Bahrain, Antonio Giovinazzi ha realizzato un sogno. Lo ha confessato ai media con la voce che trema appena, con la stanchezza buona di chi ha dato tutto e ha ricevuto più di quanto sperasse: “È il più grande risultato della mia carriera”. E come dargli torto.
La 8 Ore del Bahrain ha consegnato alla Ferrari AF Corse il titolo mondiale Hypercar 2025, con la 499P #51 di Giovinazzi, Pier Guidi e Calado sul tetto del mondo dopo un’annata condotta sempre al comando. Italiani i colori, italiani due dei tre piloti: è la prima volta nella storia della categoria.
Una vittoria che vale un’era
È bastato un quarto posto a Sakhir per sigillare un campionato dominato con lucidità, velocità e sangue freddo. La #51 ha chiuso con 16 punti di vantaggio sui rivali più vicini, il trio Kubica – Ye – Hanson della #83 AF Corse. La Ferrari è stata l’unica vettura a vincere più di una gara in questa stagione: trionfo a Imola, davanti al pubblico di casa, replica tre settimane dopo a Spa-Francorchamps. Il finale, in Bahrain, è stato un capolavoro di gestione e carattere.
Giovinazzi ha interpretato la gara come un veterano che non deve dimostrare nulla, e invece dimostra tutto. Nelle prime fasi ha preservato le gomme su un asfalto abrasivo come carta vetrata, poi ha acceso la miccia: dalla settima posizione fino alla lotta diretta con le Toyota. A un’ora e mezza dal via ha superato Brendon Hartley per la seconda piazza e si è avvicinato pericolosamente alla GR010 di Mike Conway. Una guida intensa, pulita, affamata. Poi il volante è passato a Pier Guidi, quindi a Calado, in un trittico senza sbavature.
Il podio sarebbe stato alla portata, ma negli ultimi giri la #51 ha lasciato strada alla vettura sorella #50 per garantirle il terzo posto nella classifica piloti. Una scelta di squadra, un segno di maturità.
L’incoronazione: meritata, cercata, costruita
La #51 ha aperto la classifica a Imola, l’ha difesa per tutta la stagione e l’ha resa realtà in Bahrain. Il momento della bandiera a scacchi ha un sapore che Giovinazzi racconterà alle generazioni future e soprattutto a sua figlia. Già, perché la stessa sera la moglie ha partorito la piccola Ginevra. “Uno dei giorni più belli della mia vita“, ha ammesso il pugliese. “Negli ultimi tre anni abbiamo lavorato duramente e siamo cresciuti insieme come squadra. Con Ale e James abbiamo condiviso un sogno fin dal primo giorno: diventare campioni del mondo. Ora lo abbiamo realizzato”.
Pier Guidi e Calado nella leggenda del WEC
Per Pier Guidi e Calado il titolo Hypercar 2025 è il quarto campionato del mondo WEC della carriera. Numeri che valgono l’ingresso in un club ristrettissimo: solo Hartley e Buemi hanno raggiunto quota quattro. Inoltre, sono tra i pochissimi ad aver conquistato titoli mondiali in due classi principali. Il loro “strike rate” come equipaggio arriva a un impressionante 50%. Pier Guidi è raggiante: “Ringrazio tutta la squadra, abbiamo lavorato senza sosta tre anni per arrivare fin qui. Abbiamo vinto Le Mans tre volte, ora arrivano anche i titoli mondiali. È un sogno diventato realtà“.
La rinascita Ferrari nell’endurance
Dalla prima apparizione della 499P a Sebring 2023 al titolo mondiale 2025, la Ferrari ha costruito una scalata metodica, scientifica, quasi artigianale. Passo dopo passo, affinando ogni dettaglio. Oggi, grazie a Giovinazzi, ai suoi piloti e a un progetto tecnico d’eccellenza, la Casa di Maranello torna a dominare l’endurance mondiale nella categoria regina. Una storia che profuma di passato glorioso, ma che parla la lingua del futuro.
Crediti foto: Ferrari Media Centre




