Gian Carlo Minardi, in carica dal 1° gennaio 2021, ha rassegnato le dimissioni segnando la fine di un’importante fase per il circuito romagnolo. La decisione è stata comunicata alla vigilia dell’assemblea dei soci di Con.Ami, il consorzio proprietario unico di Formula Imola, e l’annuncio ufficiale, insieme alla nomina del successore, è atteso a breve, si legge su Il Resto del Carlino.
Figura storica del motorsport italiano e fondatore dell’omonima scuderia di Formula 1, Minardi lascia la presidenza a 78 anni per una scelta personale, dopo un periodo intenso. Già nel giugno 2024 aveva manifestato la volontà di fare un passo indietro.
Durante il suo mandato, Minardi ha contribuito in modo decisivo a rafforzare il prestigio dell’autodromo, supportando il ritorno della Formula 1 a Imola nel 2020, frutto della collaborazione tra Governo, ACI, Regione Emilia-Romagna e Con.Ami, e dell’intuizione del predecessore Selvatico Estense. Sotto la sua guida, l’impianto ha ospitato eventi di rilievo internazionale come i Gran Premi di Formula 1, il WEC e il Tour de France 2024, raggiungendo bilanci positivi e un significativo incremento dei fatturati, superando le difficoltà finanziarie degli anni precedenti.
Il periodo di presidenza di Minardi è stato anche segnato da sfide importanti, come la pandemia da Covid-19 e l’alluvione del 2023, che portò alla cancellazione del Gran Premio. Nonostante ciò, Formula Imola ha beneficiato della solidità finanziaria di Con.Ami – consorzio che riunisce 23 Comuni – e della capacità di attrarre grandi eventi, trasformando l’autodromo in una struttura polifunzionale e in un volano economico per il territorio.

Che futuro attende Imola senza Gian Carlo Minardi?
Con la partenza di Minardi, l’autodromo si trova oggi a un bivio, proprio mentre il contratto con la Formula 1 scadrà nel 2025 e aleggia il rischio di esclusione dal calendario a favore di altri circuiti. In un contesto di incertezza, sarà necessario definire investimenti e strategie per mantenere il Gran Premio a Imola.
La nuova governance dovrà puntare su sostenibilità economica e ambientale, valorizzare la polifunzionalità dell’impianto e consolidare la presenza dei grandi eventi internazionali. La transizione sarà cruciale per garantire che Imola continui a essere protagonista nel motorsport e nell’economia locale.
La collaborazione tra Formula Imola, Con.Ami e le istituzioni sarà fondamentale per affrontare la concorrenza dei circuiti più moderni e per adeguare le infrastrutture. L’eventuale nomina di un amministratore unico o di un profilo esterno al mondo delle corse potrebbe segnare un cambio di visione, più orientato alla gestione manageriale che alla tradizione sportiva.
L’eredità di Gian Carlo Minardi, fatta di passione e risultati tangibili, lascia un autodromo in salute, pronto ad affrontare le sfide future. A condizione, però, che vi siano le risorse e la volontà politica per sostenerlo.
Crediti foto: F1, Aston Martin
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