Gabriel Bortoleto è entrato a far parte di quel club esclusivo di piloti che hanno vinto consecutivamente prima la Formula 3 e poi la Formula 2, da rookie. All’interno di questo club troviamo dei protagonisti della F1 attuale, come Charles Leclerc, George Russell e Oscar Piastri. Grazie alle sue prestazioni, ha permesso anche a Invicta, team per cui ha corso in questa stagione, di vincere il Titolo riservato alle squadre.
Tutti si aspettavano una lotta tra Bortoleto e Hadjar, ma la questione si è praticamente conclusa alla partenza, quando Isack ha stallato perdendo la terza posizione, costretto quindi a rientrare ai box per risolvere il problema, arrivando poi ad accusare un giro di ritardo nei confronti del leader. Bortoleto, allora, ha dovuto solamente gestire la gara e sperare che gli altri non provocassero incidenti che avrebbero poi costretto i commissari a far entrare la Safety Car.
Ma tutto va per il verso giusto e allora l’impresa si ripete: dopo aver trionfato con Trident, team italiano di Maurizio Salvadori, in Formula 3 la passata stagione, lo stesso successo si ripete anche in Formula 2 con Invicta. Possiamo dunque parlare di una perfetta lettera di presentazione al mondo della F1, con Audi che non vede l’ora di lavorare con il giovane brasiliano.
La felicità di Gabriel Bortoleto: “Sensazione unica. Sono così felice”
A fine gara, sul podio, Bortoleto si lascia andare ai meritati festeggiamenti con la sua famiglia e Fernando Alonso, in quanto il brasiliano fa parte dell’Academy del pilota attualmente in forza in Aston Martin. Il classe 2004 ha raccontato del suo stato mentale durante la gara, ammettendo di trovarsi in quel momento, in un’altra dimensione.
“È la migliore sensazione al mondo. Non riesco a spiegare come io mi senta adesso. Tutta l’adrenalina, la felicità. Tutti sono qui a fare il tifo, la mia famiglia, gli sponsor, l’intero Brasile che ci ha guardato svegliandosi alle sei del mattino”. In effetti, il futuro pilota Audi ha riportato entusiasmo in una nazione come quella brasiliana, che da un po’ manca all’interno della Formula 1.

“È un sogno per me vincere F3 e F2 consecutivamente, da rookie. È meraviglioso e onestamente non sto pensando a niente adesso. Sono in un altro pianeta. Durante l’ultimo giro ho chiesto al mio ingegnere dove fosse Isack. Non so perché l’ho chiesto. Ero in un altro livello con qualcosa di strano in corso. Non sapevo se Isack fosse fuori o dentro. Alla fine, ho quasi raggiunto Joshua (Durksen, il vincitore della gara, ndr) ma congratulazioni a lui per la vittoria”, conclude il nuovo campione della F2.
Con un biglietto da visita del genere, adesso le aspettative su Bortoleto sono alte. In Brasile sono già pronti a fare il tifo per il nuovo beniamino di casa. Chissà se in futuro riascolteremo di nuovo con Gabriel l’iconico inno brasiliano, che tante volte è stato suonato dopo le vittorie di Senna, Piquet e Fittipaldi. Viste le qualità dimostrate dal giovane driver, come la capacità di adattarsi subito a una nuova monoposto e la costanza nei risultati, i presupposti ci sono tutti.
Crediti foto: F2, Invicta Racing