Mick Schumacher avrebbe recentemente rifiutato un’offerta da Cadillac che includeva un ruolo doppio: pilota di riserva, con la possibilità di subentrare in caso di necessità a Sergio Pérez e Valtteri Bottas, e un posto da titolare nel programma World Endurance Championship (WEC) del team Jota Racing. Questa mossa avrebbe rappresentato un’opportunità per tornare nel paddock della F1, mantenendo un impegno attivo nelle corse a ruote coperte, con uno stipendio significativamente più alto rispetto al suo attuale con Alpine.
Il suo rifiuto ha portato il team americano a puntare su Colton Herta, annunciato nella serata di ieri come test driver della scuderia a stelle e strisce, seppur non abbia ancora conseguito i punti necessari per la Superlicenza della FIA per gareggiare in F1.

Perché Mick Schumacher ha rifiutato?
Le ragioni principali del rifiuto di Schumacher riguardano la mancanza di flessibilità e privilegi nel contratto proposto da Cadillac. Attualmente, con Alpine nel WEC, il figlio d’arte gode di un ruolo centrale e privilegiato: gestisce la maggior parte dei test sulle gomme, partecipa a tutte le sessioni di qualifica e viene impiegato negli stint più importanti delle gare, come le qualifiche e le fasi finali, grazie alla sua reputazione di uno dei piloti più veloci nel team.
Cadillac, al contrario, adotta una politica di “uguaglianza stretta” per tutti i suoi piloti, senza eccezioni basate sulla fama o sul passato: condizioni identiche, retribuzione uguale e nessuna priorità, nemmeno per figure come Jenson Button, ex campione del mondo di F1. Questo avrebbe rappresentato un “passo indietro” per Schumacher in termini di autonomia e centralità, nonostante l’attrattiva economica e il legame con la F1.
Schumacher continua a puntare a un sedile titolare in F1, ma le porte sembrano chiuse: Alpine non lo vede nei piani per il 2026, Pierre Gasly è confermato, e Flavio Briatore non lo considera nemmeno come riserva, seppur il sedile dell’altro pilota, l’argentino Franco Colapinto sia traballante, e Cadillac ha optato per un line-up esperto con Pérez e Bottas come titolari, e Colton Herta come riserva. Il rifiuto ha lasciato Jota alla ricerca di un sostituto per Button, con nomi come Callum Ilott o Felipe Drugovich in ballo.

Quali sono le alternative per il futuro?
Con l’accordo con la Cadillac saltato, il presente di Schumacher è incerto. Alpine non sembra intenzionata a rinnovare il suo contratto nel WEC, nonostante il Vice Presidente di Alpine Bruno Famin lo consideri “centrale” per il progetto. Opzioni come l’IndyCar sono state valutate, ma non ci sono trattative concrete. L’ipotesi più ghiotta emersa è un possibile legame con la McLaren. il team britannico entrerà nel WEC nel 2027 con un progetto ambizioso in classe LMDh (in collaborazione con United Autosports e Dallara per il telaio), dopo un anno di sviluppo nel 2026.
Mick Schumacher sarebbe in “trattative avanzate” con la scuderia di Woking, che potrebbe offrirgli un ruolo di rilievo nell’Endurance, mantenendo un occhio sul mondo della Formula 1. Questo accordo potrebbe includere anche opportunità in IndyCar, dato che McLaren ha un team nella categoria, aprendo la porta a eventi iconici come la 500 miglia di Indianapolis.
Schumacher ha scelto di non accettare un compromesso che lo avrebbe relegato a un ruolo secondario, puntando invece a opportunità che preservino la sua centralità e il sogno F1 a lungo termine. Il suo palmares nel WEC con due podi nel 2025 con l’Alpine ad Imola e Spa-Francorchamps, lo rende un candidato attraente per McLaren. Ma il 2026 potrebbe essere un anno di transizione.
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Crediti Foto: Joe Skibinski