GP Imola 2025 – Dal paddock dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, Fred Vasseur ha tracciato un quadro lucido e diretto della situazione attuale della Ferrari. Intervistato da Sky Sport F1 al termine delle due sessioni di libere del venerdì che hanno mostrato una rossa concreta sul passo gara ma ancora attardata sul push lap, il team principal transalpino ha affrontato senza filtri i limiti evidenziati dalla SF-25, sottolineando al contempo quanto il gruppo sia determinato a venir fuori da una situazione forse inattesa.
“La passione che circonda la Ferrari è qualcosa che si percepisce ogni giorno, non solo nei weekend di gara”, ha esordito Vasseur facendo riferimento alla presenza costante dei tifosi, particolarmente visibile nei fine settimana di Imola e Monza. “È qualcosa che chi non lavora dentro questa squadra non può comprendere appieno”.
Sul fronte delle prestazioni, il bilancio è tutt’altro che soddisfacente. L’ex Sauber non si paraventa dietro scuse di circostanza: “Ci aspettavamo un inizio di stagione migliore”, ha ammesso senza giri di parole. “Abbiamo chiuso il 2024 lottando con una McLaren che, pur essendo leggermente più veloce, era alla nostra portata. Potevamo giocarci le nostre carte in condizioni migliori”.
Il francese non fa sconti sul rendimento attuale, riconoscendo che “[…] non abbiamo svolto il miglior lavoro possibile. Tutti si stanno impegnando al massimo, ma dobbiamo accettare i nostri limiti e usarli come motivazione per crescere”. E alla domanda su eventuali cali di motivazione all’interno della squadra, Vasseur sorride: “La verità è che, a volte, devo persino contenere l’eccesso di entusiasmo”.

Ferrari SF-25: Fred Vasseur ritiene che il punto nodale sia la gestione delle gomme
Il nodo cardine attorno al quale ruota tutto, secondo il team principal, resta la gestione delle gomme e la loro finestra operativa. “Oggi possiamo simulare ogni elemento della vettura, tranne gli pneumatici: restano l’ultima vera incognita”, ha insistito. “Bastano 4 o 5 gradi in più sull’asfalto, una diversa pressione o un giro di preparazione alternativo per cambiare completamente lo scenario. E tutto questo si complica perché le mescole e le condizioni variano di gara in gara”.
Il margine tra un risultato eccellente e uno deludente si gioca su dettagli minimi. “Quando cinque vetture sono racchiuse in un decimo, può bastare davvero poco per passare da essere il migliore in pista al peggiore”.
Un esempio lampante, per Vasseur, è rappresentato dalla McLaren: “Con temperature elevate, sono chiaramente in vantaggio rispetto a tutti gli altri”. Tuttavia, non si tratta – a suo avviso – di una carenza strutturale della SF-25 in una particolare tipologia di curva o tratto di pista. “Il vero tema è riuscire a sfruttare al meglio il nostro pacchetto, trovando la corretta finestra di utilizzo degli pneumatici. La performance complessiva passa da lì”.

Update per la Ferrari SF-25? Fred Vasseur fa il punto
Sul fronte degli sviluppi tecnici, il team principal predica una saggia prudenza. “Non siamo più nell’epoca in cui si potevano portare aggiornamenti ogni settimana. Il tetto ai costi e le nuove regole del 2026 ci impongono scelte oculate. Continueremo a seguire il nostro piano, ma sarà inevitabile concentrare le risorse sulla nuova generazione di monoposto”.
In questo percorso, un contributo importante sta arrivando anche da Loïc Serra. Il nuovo direttore tecnico, arrivato nel corso della stagione, non ha potuto intervenire significativamente sulla SF-25, già definita nei suoi concetti base. “Il suo lavoro si concentra soprattutto sul progetto 2026, ma ci sta supportando anche nell’analisi delle gomme”, ha precisato il manager di Draveil. “È un’attività di rifinitura, ma ogni passo compiuto quest’anno sarà utile anche per il prossimo”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
Seguici sul nostro canale YouTube: clicca qui