Il tanto atteso debutto dei pit stop in Formula E è ormai imminente. A partire da questa stagione, iniziata con l’E-Prix di San Paolo, farà il suo esordio la nuova modalità di ricarica rapida, denominata Pit Boost. Questo sistema sarà utilizzato esclusivamente nei fine settimana con doppio E-Prix, con l’obiettivo di aggiungere una nuova dimensione strategica e differenziare le gare del weekend, rendendo la competizione ancora più imprevedibile.
Il Pit Boost consentirà ai team di effettuare una sola sosta ai box durante ciascun E-Prix del weekend in cui sarà implementato. Durante la sosta, che avrà una durata di trenta secondi, il sistema di ricarica rapida, fornito dal partner tecnico ABB, permetterà di ricaricare la batteria da 600 kW della monoposto Gen3 Evo di circa il 10%.
Per garantire la massima sicurezza, ogni team potrà effettuare una sola sosta ai box alla volta. Questa limitazione è stata pensata per evitare problemi durante la ricarica e mantenere l’integrità della competizione, concentrandosi sull’efficienza e la rapidità della sosta.
Il primo E-Prix a vedere l’introduzione del Pit Boost sarà quello di Jeddah, previsto a metà febbraio. Successivamente, il sistema verrà utilizzato nei doppi appuntamenti di Montecarlo, Tokyo, Shanghai, Berlino e Londra.
Oltre all’introduzione del Pit Boost, il recente Consiglio Mondiale FIA ha stabilito nuove regole per l’utilizzo dell’Attack Mode nelle gare in cui è prevista la ricarica rapida. In queste competizioni, le due attivazioni di potenza extra, che permettono alle monoposto di raggiungere i 350 kW, potranno essere effettuate a partire dal terzo giro di gara. Questa modifica consentirà di rendere le gare più combattute sin dalle prime fasi, evitando che tutta l’azione si concentri esclusivamente negli ultimi giri.
L’introduzione dei pit stop nella Formula E rappresenta una significativa evoluzione nel campionato di monoposto elettriche, che ha sempre privilegiato la gestione dell’energia e la strategia di gara in un formato senza soste obbligatorie. Con l’introduzione della ricarica rapida, il panorama delle gare potrebbe cambiare radicalmente.
Pit Boost: quali sono i pro ed i contro?
Pro dell’Introduzione dei Pit Stop:
- Aumento dell’importanza della strategia di gara – Il pit stop introducono un ulteriore elemento di strategia. I team non dovranno solo gestire l’energia durante la gara, ma anche pianificare quando fare una sosta per ricaricare la batteria. Questo creerà nuove opportunità per sorpassi e attacchi, rendendo la gara più imprevedibile.
- Maggiore Spettacolarità – Le soste ai box aggiungono una componente spettacolare alla gara. Gli spettatori potranno assistere a momenti intensi di competizione, con i team che si sfidano per ottenere il miglior tempo di sosta e i piloti che tentano di guadagnare posizioni durante i pit stop.
- Incidenza sulla Competizione – I pit stop possono livellare le differenze tra i piloti, specialmente in gare dove alcune squadre potrebbero avere un vantaggio in termini di prestazioni pure. Una buona gestione delle soste potrebbe consentire a piloti meno favoriti di recuperare terreno, rendendo la competizione più equa.
- Innovazione Tecnologica – L’introduzione dei pit stop stimola l’innovazione, sia per quanto riguarda le tecniche di ricarica rapida che le modalità di sosta ai box. I team dovranno sviluppare soluzioni sempre più rapide ed efficienti, il che potrebbe portare a progressi significativi nel campo delle tecnologie di ricarica delle batterie. Anche nell’automotive.
Contro dell’Introduzione dei Pit Stop:
- Complessità aggiuntiva per la gestione energetica – Uno degli aspetti distintivi della Formula E è la gestione dell’energia. L’introduzione dei pit stop potrebbe complicare ulteriormente la pianificazione strategica. I team dovranno bilanciare il miglior uso della ricarica rapida con la necessità di gestire l’autonomia della batteria, potenzialmente distogliendo attenzione dall’efficienza energetica.
- Cambiamento nel format della gara – Attualmente, le gare di Formula E si svolgono senza interruzioni, con il focus sulla gestione delle risorse e delle batterie. L’introduzione dei pit stop potrebbe modificare radicalmente il formato della gara, con il rischio che questa diventi meno fluida e più lunga
- Potenziale aumento dei costi – I pit stop richiedono risorse e infrastrutture specifiche, come equipaggiamenti per la ricarica rapida e squadre di meccanici per gestire le fermate ai box. Questo potrebbe aumentare i costi operativi per i team, in particolare quelli con budget più ridotti, creando disparità tra i gruppi con maggiore e minore capacità economica.
- Compromissione dell’essenza della Formula E – La Formula E si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità e la gestione delle risorse. L’introduzione dei pit stop potrebbe spostare l’attenzione dal concetto di gara basato sull’efficienza energetica verso un modello che somiglia di più a quello delle gare tradizionali, come la Formula 1, che si concentra maggiormente sulle fermate ai box e sulla velocità pura.
Crediti Foto: Formula E