Negli ultimi anni, la Formula E ha vissuto un’importante espansione, sia in termini di popolarità che di presenza a livello mondiale. La categoria elettrica ha conquistato nuovi paesi e un numero sempre maggiore di tifosi, consolidando la sua posizione nel panorama del motorsport. Tuttavia, nonostante questa crescita, il calendario della stagione 2024/2025 solleva alcune perplessità.
La stagione è iniziata a Dicembre 2024 con l’E-Prix del Brasile, seguito dalle tappe in Messico a Gennaio e a Jeddah nel mese di Febbraio 2025. Dopo la gara in Arabia Saudita, però, il campionato ha subito una lunga pausa, destinata a concludersi solo ad aprile con l’E-Prix di Miami.
Per mantenere alta l’attenzione durante questo stop, è stato organizzato l’evento Evo Sessions, in cui 11 celebrità hanno avuto l’opportunità di essere affiancate da un pilota di Formula E come coach, fino a guidare una monoposto. Il tutto sarà raccontato in un documentario in uscita a fine anno, ma dopo questa iniziativa, il silenzio è calato nuovamente sulla serie elettrica.
L’assenza dell’Italia dal calendario e il mancato debutto dell’E-Prix della Thailandia, previsto per Marzo, hanno aggravato la situazione. Il risultato è stato un vuoto di oltre un mese e mezzo nel programma della stagione.

Paradossalmente, da Maggio a Luglio il calendario diventerà estremamente fitto, con una serie di appuntamenti ravvicinati: Montecarlo, Tokyo, Shanghai, Giacarta, Berlino e il gran finale di Londra. Tutti questi eventi, tranne Giacarta, saranno caratterizzati da un double header.
A questo punto, sorge spontanea una domanda: il calendario potrebbe essere riorganizzato in modo più equilibrato? Questa alternanza tra lunghissime pause e periodi intensissimi diventerà la norma o si potrà arrivare a una distribuzione più omogenea delle gare?
L’attuale struttura del calendario rappresenta un problema evidente per la Formula E. Da un lato, le pause prolungate rischiano di spegnere l’interesse dei tifosi e ridurre l’impatto mediatico del campionato. Dall’altro, la concentrazione delle gare in pochi mesi crea una gestione logistica e fisica complessa per squadre e piloti.
Una distribuzione più uniforme delle tappe sarebbe essenziale per mantenere costante l’attenzione sulla serie, migliorare la visibilità degli sponsor e garantire una competizione più fluida. La Formula E è in piena espansione, ma per consolidarsi definitivamente deve risolvere queste criticità e costruire un calendario più coerente con le esigenze di pubblico e addetti ai lavori.
Crediti Foto: Formula E