Formula E: sprofondo rosso

La categoria dell’elettrico ha pubblicato il bilancio del 2023 che mostra una perdita per il nono anno consecutivo. Nel frattempo, la decima stagione di Formula E si avvia verso uno spettacolare showdown all’E-Prix di Londra


La serie elettrica più famosa del motorsport ha pubblicato il bilancio del 2023 risultando in perdita per il nono anno consecutivo. Nel frattempo, la decima stagione scatterà con lo showdown all’E-Prix di Londra, all’ExCeL Exhibition Centre, nelle Docklands, nella zona est della capitale britannica. Protagonisti i due piloti neozelandesi della Jaguar, Nick Cassidy con 167 punti e Mitch Evans con 155 punti, e il pilota tedesco della Porsche, Pascal Wehrlein, anch’egli con 155 punti.

Fuori dalla pista, invece, per la categoria non è tutto rose e fiori. Per il nono anno consecutivo, la Formula E ha registrato un bilancio in rosso, con una perdita di 42,4 milioni di euro con chiusura di esercizio al 30 settembre del 2023. Al 30 settembre del 2022, la perdita ammontava a 65 milioni di euro. Quindi la somma al 2023 si è ridotta di circa il 30%.

Orari e tv E-Prix Shanghai

Formula E: Liberty Global per salvarla

Le perdite accumulate dall’esordio della Formula E toccano la cifra di ben 280 milioni di euro e, in nove anni di vita, la serie non è mai andata in utile. Un mese fa, la categoria è stata acquistata da Liberty Global, che ha come primo obiettivo la sostenibilità e la creazione di utili per tutti gli stakeholders.

Nel 2023, i Paesi che hanno ospitato la Formula E sono aumentati da 10 a 11, incrementando i ricavi ma anche i costi di gestione. La classe elettrica ha avuto un fatturato pari a 219,9 milioni di euro, con 38,8 milioni provenienti dalle entrate degli sponsor. L’esordio delle nuove monoposto, la “Formula E Gen3”, ha portato a un nuovo aumento dei costi nei beni immateriali da 80 mila euro nel 2022 a 3 milioni di euro nel 2023.

Formula E: Pascal Wehrlein in azione

Sul lato delle sponsorizzazioni la Formula E ha firmato i rinnovi con Allianz, DHL, Hankook e Julius Baer, e nuovi contratti sono stati concordati con Tata Communications e Southwire. Nuovi accordi sono stati conclusi con InfoSys, Google Cloud e il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, il PIF.

Il colosso giapponese delle gomme, Bridgestone, sarà il fornitore ufficiale della categoria, sostituendo Hankook dal 2026-2027 fino al 2029-2030, con l’introduzione della quarta generazione delle monoposto di Formula E. Hugo Boss, invece, fornirà il vestiario, sostituendo Hackett, e Taittinger sarà lo champagne ufficiale, rimpiazzando Moët & Chandon.

Dal punto di vista logistico, nel 2023, la Formula E ha gareggiato per la prima volta in Brasile, India e Sudafrica, tre Paesi appartenenti ai BRICS, che sono diventati un nuovo mercato da sfruttare. Allo stesso tempo, la categoria ha abbandonato la Francia e la Corea del Sud. La scelta di non tornare in quest’ultimo paese è dettata dal fatto che Hankook, azienda coreana che fornisce gli pneumatici, sarà sostituita dalla giapponese Bridgestone a fine 2025-2026.


Crediti foto: Formula E

Exit mobile version