Dopo la Sprint Race di ieri, vinta da Lindblad a causa della penalità inflitta a Verschoor che ha relegato l’olandese in quarta posizione, la Formula 2 torna in pista con l’ultimo appuntamento del weekend: la Feature Race.
Allo spegnimento dei semafori, Crawford in pole position parte bene e riesce a mantenere la posizione su Martins e Fornaroli.
Al sesto giro, Fornaroli viene superato sia da Browning che da Dunne, apparendo in evidente difficoltà. Nel frattempo, inizia il valzer dei pit stop: i primi a rientrare sono proprio Fornaroli e Martí, che montano le gomme medie.
Al nono giro viene attivata la Virtual Safety Car per permettere la rimozione di alcuni detriti in pista. Durante una battaglia tra Dunne e Browning, è proprio Fornaroli ad approfittarne, riuscendo a superare entrambi i piloti.
Il team comunica poi a Dunne di restituire la posizione a Browning, per evitare una penalità dovuta al sorpasso che ha costretto il pilota della Hitech fuori pista.
Intanto, Crawford e Martins continuano a darsi battaglia: il pilota della DAMS Lucas Oil riesce a riprendersi la posizione su Martins sul rettilineo principale. Nelle retrovie si forma un trenino di quattro vetture in lotta serrata: Martí, Dunne, Browning e Minì.
Al sedicesimo giro, Martí riesce finalmente a superare Browning, che viene subito attaccato anche da Dunne, ma il pilota della Hitech riesce a mantenere la posizione.

Formula 2 – Verschoor strategia perfetta
Verschoor, leader della gara, segna il giro veloce al 17º passaggio, ma i piloti di testa devono ancora effettuare il primo pit stop, dunque la classifica è destinata a cambiare nuovamente.
La FIA apre un’investigazione su Dunne e Browning per aver forzato un avversario a uscire di pista. Poco dopo arriva la comunicazione ufficiale: 5 secondi di penalità per Dunne.
Nel frattempo, Verschoor continua a dominare la gara, inanellando giri veloci su giri veloci con le gomme medie con cui ha iniziato la corsa. Il primo a fermarsi nella seconda finestra di pit stop, al 20º giro, è Goethe della Red Bull, che monta gomme supersoft. A seguire rientrano Shields, Maini e Stanek.
Al 24º giro rientra anche il leader Verschoor, che torna in pista in quarta posizione, alle spalle di Jake Crawford, mentre i tre piloti davanti devono ancora fermarsi.
Durksen finisce sotto investigazione per aver infranto le procedure in pit lane.
Verschoor, nel frattempo, attacca e sorpassa Crawford sul rettilineo quando manca solo un giro alla fine, tornando così in testa alla gara.
Goethe, anch’egli sotto investigazione, riceve una penalità di 5 secondi per non aver rispettato le regole durante il regime di Virtual Safety Car.
È l’olandese Verschoor a tagliare per primo il traguardo, autore di una gestione gara magistrale. Lo seguono Crawford e Martí. Unici ritirati della gara: Meguetounif e Montoya.
Crediti Foto: F2