Il Gp d’Australia (orari e tv), tra le tante tappe storiche che ha marcato, registra anche il debutto in Formula Uno di Lewis Hamilton. 18 Marzo 2027, è questa la data in cui inizia la grande storia del pilota britannico che detiene il record assoluto di pole position e di vittorie nella massima serie. Un debutto non semplice per un giovane talento che dovette subito vedersela con Fernando Alonso, un due volte iridato che arrivava in McLaren per difendere il titolo.
Quel campionato, tesissimo, rimane una delle stagioni più iconiche e controverse nella storia della Formula 1, con la rivalità interna alla scuderia di Woking che ha segnato un’epoca. Norbert Haug, ex responsabile del motorsport Mercedes-Benz, ha ripercorso quell’anno in cui vinse il terzo litigante, Kimi Raikkonen su Ferrari, rivelando come Alonso sottovalutò il talento del giovane Hamilton.

La rivalità Alonso – Hamilton: una stagione indimenticabile con l’asturiano spiazzato
Fernando Alonso arrivò alla McLaren nel 2007 da campione del mondo, fresco di due titoli consecutivi con la Renault. Al suo fianco, il team di Woking schierò un debuttante: Lewis Hamilton, un giovane britannico con un talento straordinario e l’ambizione di sfidare il mondo. Uno che arrivava, è davvero il caso di dirlo, con l’etichetta del predestinato. E la carriera abbacinante non ha fatto altro che confermarlo.
Quella che ne seguì fu una delle rivalità più accese della storia della Formula 1. Il giovane anglo-caraibico, con nove podi nelle prime nove gare, stupì il paddock e si trovò in testa al campionato a metà stagione. Alonso, inizialmente considerato il leader indiscusso del team, si ritrovò a lottare per mantenere il controllo della situazione in un ambiente che a un certo punto smise di proteggerlo, tant’è che il divorzio a fine anno fu inevitabile.
Haug, in un’intervista a Sky Germania , ha rivelato che l’attuale alfiere della Aston Martin con la quale rincorre la terza gemma nella corona iridata, non si rese mai pienamente conto della velocità di Hamilton fin dall’inizio. “Fernando non si è mai reso conto che Lewis era veloce come lui, o forse anche di più. Era campione del mondo da due anni e pensava: ‘Non può essere che il nuovo arrivato sia più veloce di me’. Ma è stato così, e non perché Alonso fosse in svantaggio, come alcuni hanno sostenuto“, ha dichiarato il dirigente tedesco.

La stagione 2007 fu un mix di tensioni interne, ambizione sfrenata e battaglie in pista che poi si sarebbero trasferite fuori per estendersi nel corso degli anni, visto che le scaramucce tra i due proseguono tutt’oggi. La McLaren non riuscì a gestire la rivalità tra i due piloti, incartandosi letteralmente su se stessa. La Ferrari, invece, con Kimi Raikkonen, approfittò della situazione per conquistare il titolo mondiale all’ultima gara. Una beffa per Hamilton che l’anno successive si rifece con gli interessi nei confronti di Felipe Massa che ancora rivendica quel titolo.
Haug ha sottolineato che la velocità e la costanza di Hamilton furono determinanti: “Lewis è arrivato pestando forte sull’acceleratore fin dal primo giorno. Non era solo veloce, ma anche incredibilmente maturo per essere un debuttante“, ha osservato il manager.
Antonelli in Mercedes: il nuovo Hamilton?
Quasi due decenni dopo, la storia sembra ripetersi. Andrea Kimi Antonelli, giovane promessa italiana di soli 18 anni (leggi le considerazioni rese in esclusiva a Formulacritica da Luca Baldisserri), si appresta a debuttare in Formula 1 con la squadra di Brackley. Con un score impressionante nelle categorie giovanili, Antonelli è già considerato uno dei talenti più promettenti della nuova generazione, anche se nel campionato di F2 non ha brillato per via di una Prema stranamente in difficoltà.
Haug ha espresso cautela ma non ha celato un pizzico di ottimismo che contraddistingue molti osservatori del motorsport: “Non so se Antonelli sarà in grado di fare lo stesso, ma confido che Toto Wolff e la sua squadra abbiano valutato attentamente la situazione. Se il ragazzo è un vero crack come Verstappen e Hamilton, allora la Formula 1 sarà fortunata. Ci saranno errori, ma saremo sorpresi dal Kimi“.

La stagione 2007 ha insegnato che il talento, unito all’ambizione, può ribaltare qualsiasi previsione. La rivalità Alonso – Hamilton continua a segnare la storia della Formula 1 e, contestualmente, dimostra come un debuttante possa sfidare e superare un campione affermato. Oggi, con l’arrivo di Antonelli in Mercedes, il mondo del Circus si interroga se assisteremo a un nuovo capitolo di questa affascinante dinamica.
Una cosa è certa: il futuro del motorsport è nelle mani di una nuova generazione di talenti pronti a lasciare il segno. Anche se vecchi leoni come Fernando e Lewis, che hanno superato i 40 anni, non intendono ancora cedere il passo. Insomma, i ragazzini dovranno ancora vedersela con quei due vecchietti terribili che continueranno a beccarsi dentro e fuori i recinti degli autodromi.
Crediti foto: McLaren, F1