FIA WEC: BMW e Alpine mostrano segnali di crescita importanti

La BMW M Hybrid V8 e l’Alpine sorprendono alla 6 Ore del COTA, dimostrando di aver superato i momenti più difficili della stagione e proiettandosi verso la lotta per il podio

FIA WEC – Le due squadre debuttanti nel Campionato Endurance 2024 hanno condiviso molto in questa stagione oltre al loro esordio nella serie. Hanno avuto un inizio cauto, come era prevedibile. L’obiettivo per chi debutta in una serie Endurance così impegnativa è innanzitutto portare le auto sane e salve sulla linea del traguardo, raccogliere dati, e crescere per arrivare all’appuntamento più importante della stagione, la 24 Ore di Le Mans, preparati. 

Ecco, proprio la classicissima francese ha rappresentato per entrambe le squadre il punto più basso della loro stagione. La Bmw numero 15 con Dries Vanthoor alla guida è stata costretta al ritiro dopo il contatto con Robert Kubica sulla sua Ferrari 499p, mentre la numero 20 guidata da Robin Frijns è stata autrice di un testa coda sul cordolo reso viscido dalla pioggia, andando a toccare le barriere e per questo relegata in ultima posizione. Sorte forse anche più amara per le due Alpine costrette ad un doppio ritiro per problemi ai propulsori Mecachrome

La 6 ore del COTA, invece, ha rappresentato il loro punto più alto. Hanno dimostrato entrambe velocità sul giro singolo, ed hanno mostrato delle prestazioni di livello assoluto per buona parte della gara, andando ad insidiare da vicino avversari che fino ad Interlagos erano lontanissimi.

WEC Alpine BMW

Bmw Mhybrid V8 impressiona in qualifica, in gara tiene fino a metà evento braccando da vicino la Ferrari

La Bmw ha mostrato di trovarsi a suo agio sui lunghi curvoni del circuito americano, già dalle prime fasi di prove libere. Le due auto infatti si sono sempre tenute nel gruppo dei primi dieci e nelle seconde libere sono anche riuscite a piazzare l’auto numero 20 al terzo posto assoluto ad un soffio dalle Ferrari. La qualifica è andata a legittimare quanto visto nelle free practice, con le due Bmw che per la prima volta in stagione riescono a centrare entrambe l’accesso all’hyperpole, alla fine della quale risulteranno essere in settima ed ottava posizione a mezzo secondo dalla vetta. Se le qualifiche hanno dato riscontri positivi, l’inizio della gara è andato anche meglio.

René Rast e Marco Wittmann in partenza hanno avuto due ottimi spunti recuperando in fretta posizioni, mettendosi alle spalle Alpine e Cadillac e piazzandosi dietro alla Ferrari numero 50 in quarta e quinta posizione. Questa è stata la parte di gara più interessante per la squadra tedesca. Rast e Wittmann hanno impostato un ritmo ottimo, incalzando da vicino Miguel Molina e la sua 499p, costringendolo ad un lungo e asfissiante confronto durato oltre due stint.

In un primo momento è stato Wittman a tenere alto il ritmo cercando di sorpassare la Ferrari, per poi lasciare durante il secondo stint che fosse Rast ad insidiare da vicino lo spagnolo. La sensazione netta era che senza la Ferrari 50 a fare da tappo le due auto tedesche avrebbero potuto tenere un ritmo ben più alto.

La velocità di punta della squadra di Maranello non ha mai permesso loro un vero tentativo di sorpasso ed anche la gestione delle gomme durante il secondo stint soprattutto della 15 non ha aiutato. Nel finale la loro gara purtroppo è stata rovinata dalle due penalità inflitte, lasciando la sola numero 15 in zona punti.

Nonostante l’amaro in bocca per un risultato finale non in linea con quanto visto in gara, il team Wrt può essere soddisfatto per aver braccato il podio lottando con Ferrari, Cadillac e Toyota per larga parte della gara. Come confermano le parole del direttore della squadra Vincent Vosse: Certo, non siamo molto contenti del risultato finale, ma ci sono anche delle cose molto positive. Siamo stati tra gli unici a riuscire a tenere testa alla Ferrari per la prima metà della gara. Ora dobbiamo imparare a farlo fino alla fine della gara senza commettere errori”.

Dello stesso avviso anche Raffaele Marciello e René Rast: Austin ha dimostrato che abbiamo sicuramente guadagnato velocità. Siamo stati in grado di combattere di più questo fine settimana. Abbiamo concluso nel giro di testa, quindi questo è positivo. È stata la prima volta che siamo riusciti a farlo. Stiamo andando nella giusta direzione e abbiamo ottenuto buoni punti. Stiamo migliorando e ora vediamo cosa ci porterà Fuji”.

Da un lato, è stato positivo avere il ritmo per guidare nella top five e persino per lottare per le posizioni del podio. Tuttavia, come è finita la gara è ovviamente frustrante. Due penalità ci hanno fatto uscire dai punti alla fine. Attaccheremo di nuovo a Fuji e speriamo di essere competitivi lì come lo siamo stati qui“.

Se il prossimo appuntamento sul circuito del Fuji confermerà quanto di buono visto a livello prestazionale al COTA, per Bmw e il team Wrt sarà il momento di provare a massimizzare il loro week end di gara, riducendo al minimo sia gli errori strategici che limitando le infrazioni regolamentari che di fatto gli hanno precluso la lotta al podio ad Austin.

Alpine: il passo della seconda metà di gara all’altezza di Toyota e Cadillac

Per quanto riguarda la squadra francese, bisogna fare un piccolo preambolo. Non hanno partecipato ai test collettivi per lo sviluppo delle gomme Michelin per il 2025 (introduzione posticipata al 2026) che si sono svolti sul circuito di Austin a fine Luglio. Sono arrivati al COTA con zero dati rispetto ai diretti avversari, e nonostante questo il loro fine settimana è stato veramente notevole, anche al lordo di alcuni errori di troppo.

Durante le prove libere la squadra d’oltralpe ha dovuto concentrarsi molto sull’assetto, arrivando come detto con meno dati degli avversari che sono partiti dagli assetti dei test ed hanno dovuto solo riadattarli alla nuova asfaltatura. Ecco perché durante i tre turni di libere non si sono mai affacciati oltre le prime dieci posizioni.

In qualifica invece si è capito subito che l’Alpine era della partita portando l’auto numero 35 con MIlesi alla guida in quinta posizione, e perdendo la numero 36 con Mick Schumacher, per un episodio sfortunato che lo ha visto protagonista con una vespa entrata dentro il suo abitacolo a disturbarlo durante il giro veloce.

Nel turno di hyperpole Milesi ottiene il quarto tempo portandosi a meno di quattro decimi dalla vetta. A conti fatti sono stati la vera sorpresa del Sabato. Ci si aspettava una Cadillac forte, anche una Bmw competitiva, ma loro in pochi li avevano considerati. In gara se andiamo ad analizzare le loro prestazioni durante l’arco delle sei ore è andata anche meglio di quanto visto nelle qualifiche.

Se non fosse stato per l’erroraccio al primo giro con la toccata alla Cadillac che è costato tempo, posizioni ed ha causato anche una penalizzazione, l’Alpine probabilmente al pari della Bmw si sarebbe potuta giocare qualcosa di importante con Cadillac e Ferrari.

Sì, perchè, soprattutto nella seconda metà di gara, all’incirca nel momento in cui anche la Toyota è sembrata cambiare decisamente passo, Alpine insieme alla Cadillac e alla Toyota stessa erano decisamente le auto più veloci in pista. Guardando i tempi sul live timing della FIA si notava palesemente che queste tre squadre erano le uniche a riuscire a girare agevolmente sotto il passo del 1:54 e a volte anche sotto il 1:53. Quindi bilancio più che positivo per chi in Brasile aveva faticato a finire nei punti ed un mese prima aveva segnato un doppio zero alla 24 ore di Le Mans.

Un quinto ed un nono posto con i migliori tempi sul giro  (1:52.584 e 1:1:52.633) a un soffio dal giro record della Toyota numero 7 ed un ritmo a tratti ben superiore a quello della Ferrari 499p vincitrice, fanno ben sperare per il futuro dell’unica squadra che sta tenendo alta la bandiera della Francia. Ecco alcune voci dei protagonisti che raccontano le sensazioni di questo bel week end.

Charles Milesi: È stato un buon weekend, con un quarto posto in qualifica e un quinto in gara. Non potevamo sperare di meglio, non avendo mai provato prima su questo circuito. Questo risultato è un po’ inaspettato, ma lo abbiamo ottenuto grazie all’eccellente lavoro del team per fornirci una macchina veloce e una strategia efficace. Ci dà ancora più fiducia per il futuro, sapendo che abbiamo ancora molto da migliorare. Andremo al Fuji capaci di costruire su questa solida base“.

Mick Schumacher: È un risultato di squadra forte nel complesso e sono contento che entrambe le vetture siano arrivate a punti. Stiamo andando nella giusta direzione nella nostra prima stagione. Possiamo essere contenti di questa prestazione, soprattutto con la gara forte della vettura #35. C’è ancora molto lavoro da fare, quindi continuiamo a dare tutto quello che abbiamo per portare avanti questo slancio positivo a Fuji. Forza!“.

Philippe Sinault, Team Principal Alpine Endurance Team: Questo risultato è molto positivo per il team perché è il culmine di molti miglioramenti. L’inizio è stato duro con il contatto di Ferdinand e una scelta di pneumatici forse audace per Matthieu. Tuttavia, abbiamo comunque imparato molto sugli pneumatici e il team non ha commesso errori. Siamo rimasti concentrati, pronti e calmi”.

“Abbiamo visto che avevamo un ritmo forte nelle prove libere e nelle qualifiche, quindi abbiamo continuato a dare il massimo per risalire la classifica ed evitare problemi. Speravamo di ottenere questo primo piazzamento nella top five entro la fine dell’anno e non è stato un caso fortuito. Dopo le difficoltà di Le Mans, tutti hanno reagito e si sono assunti le proprie responsabilità per fare progressi ovunque possibile e mostrare il nostro potenziale“.

Questo campionato Endurance partito con un confronto a tre che ancora tarda a trovare un vincitore assoluto (per la fortuna di tutti gli appassionati), potrebbe presto diventare una sfida ancora più aperta, con questi due team in netta risalita di prestazioni con tanta voglia di affacciarsi, insieme alla Cadillac nelle parti alte della classifica per andare ad insidiare chi fino ad oggi ha dettato legge.


Crediti foto: Alpine, BMW

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