FIA WEC: 6H Sao Paulo, resoconto prove libere del venerdì

6h Sao Paulo – Il venerdì di Interlagos si è aperto con una pista leggermente bagnata a causa di una leggera pioggerella prima delle Fp1. I team sono tutti quanti scesi in pista con gomme da bagnato per la prima mezz’ora di sessione, per poi gradualmente passare alle slick.

In queste condizioni si sono messe in luce diverse squadre: con le gomme wet la Cadillac ha segnato il passo, dimostrando ancora una volta che in queste condizioni di pista loro sono fortissimi, come già accaduto ad Imola, insieme alla Toyota ed una rinata Peugeot 9×8, che di colpo ha ritrovato prestazione, sia in condizioni di pista umida, che nelle prime fasi di attacco al tempo una volta montate le gomme slick

Poco dopo la mezz’ora tutti i team sono rientrati per passare agli pneumatici da asciutto, e la colonnina dei tempi ha iniziato ad impazzire, con parziali record a ripetizione. In questa girandola di tempi veloci, a staccare il migliore è stata proprio la Peugeot 9×8 di Nico Muller la numero 93 segnando 1:26.341. Subito dietro si piazza la Cadillac numero 2 con Earl Bamber staccato di 0.179 millesimi. Chiude il podio virtuale la Porsche del team Penske la numero 6 con Lotterer a poco più di due decimi di secondo. La classifica rimane corta fino al sesto posto con la BMW WRT numero 20 che chiude con il tempo di 1:26.871.

6H Sao Paulo
Ferrari 499p

Le altre squadre, comprese le due Ferrari ufficiali, rimangono più staccate perchè al minuto 44 il brutto incidente delle Lexus del team Akkodis ASP Team numero 78 con al volante Arnold Robin, all’esterno della curva Descida do Lago, fa esporre alla direzione gara la bandiera rossa che proseguirà fino a fine sessione. Il pilota portato in ospedale per accertamenti è stato poi dimesso senza riportare conseguenze. Diversa sorte per la sua auto che dovrà dare forfait per il resto del week end di gara.

Le Fp2 vengono anticipate per permettere di recuperare il tempo perso (45 minuti) nella prima sessione per la bandiera rossa. Le condizioni della pista sono buone, nessuno scroscio d’acqua tra le due sessioni. Martono quindi tutti con gomme M slick. Le due Toyota fanno subito capire quale sarà il leitmotiv delle seconde libere, mettendosi subito al comando della sessione e rimanendoci fino alla fine senza che nessuno riesca mai a scalzarle dalla vetta. Per la prima volta quest’anno la squadra giapponese è riuscita ad imprimere il proprio ritmo nelle prove libere come non le accadeva dallo scorso anno, quando dominava letteralmente ogni sessione.

Sono sembrate a loro agio su questo circuito sia in simulazione qualifica, sia sul passo. Infatti sono stati gli unici insieme alla Ferrari 83 a girare in ritmo gara sul passo del 1:26, anche se è sembrato che le due Toyota riuscissero a far segnare quei tempi con estrema facilità.

Dietro i nipponici si piazzano a pochissimi millesimi di distacco le due Ferrari 499P ufficiali, staccate rispettivamente di 0.043 e di 0.049 millesimi di secondo. I tempi migliori rispetto alle due Toyota sono arrivati verso la fine della sessione, probabilmente con una pista più gommata. Le Rosse si sono infatti concentrate sul passo fin da subito mettendo in mostra molta consistenza rimanendo sempre su tempi molto buoni tra 1:27 e 1:28. Leggermente più indietro la numero 83 che chiude la classifica dei tempi all’ottavo posto a quattro decimi dalla vetta. 

Molto veloce anche la Cadillac che si conferma in queste seconde libere molto competitiva, avvalorando l’impressione che possano essere loro i possibili outsider in questa 6 ore. Difatti si piazzano al quinto posto ad un decimo dalle due Ferrari. Sarà interessante vedere la loro gara, perché in questa prima metà del campionato hanno sempre dimostrato di saper trattare le gomme molto bene. E in questa pista con un elevato degrado sarà cruciale la gestione.  

Dietro la squadra americana si piazzano le due Porsche del team Hertz Jota, anche loro molto vicine alla vetta, con un distacco di due decimi. Più indietro il team ufficiale, ad oltre un secondo dalle Toyota, segno evidente che loro non hanno minimamente provato un giro spinto e sono rimasti a testare il passo. Questo è uno dei tanti vantaggi che si ha, quando hai altre tre auto clienti in pista che possono portare avanti il lavoro “sporco” per te. Al momento giusto saranno lì davanti a giocarsela con gli altri. 

Peugeot in queste seconde libere non riesce e ripetere i tempi delle Fp1 e si piazza più indietro, insieme alla cugina Alpine, alle Bmw e alla Lamborghini, tutte racchiuse in un secondo tra loro dal 1:26 alto al 1:27 alto della Bmw numero 15 che chiude il gruppo delle Hypercar. Sì, avete letto bene, questa volta il team milanese di Isotta Fraschini non chiude in ultima posizione, ma riesce a rimanere con i tempi insieme al gruppo del midfield, segno evidente che il nuovo BoP (qui per i dettagli) assegnato al team italiano inizia a funzionare. 

Per quanto riguarda la classe LMGT3 chi ha ben figurato sono state le Lamborghini del team Iron Linx che hanno chiuso le Fp1 in quarta e quinta posizione, e le Fp2 in seconda posizione con la numero 60 e in undicesima con le Iron Dames. Si riaffacciano nella parte alta della classifica le Ferrari 296, che chiudono la prima sessione in sesta posizione, e la seconda in terza a mezzo secondo dalla Lexus superstite, la numero 87, che chiude al comando con 1:35.725.

Bene anche le Aston, che sono stazionate stabilmente nelle prime posizioni di entrambe le sessioni di pratica. Più indietro invece le Porsche e le due BMW, per la casa di Stoccarda incide molto il peso aggiuntivo attribuitogli tramite il Success Ballast (attribuisce peso aggiuntivo per ogni vittoria ed ogni podio), insieme alla BMW numero 31, anch’essa appesantita da questo sistema. 

L’appuntamento è per le ore 15:30 per l’ultima sessione di prove libere prima delle qualifiche e l’hyperpole di stasera. 


Crediti foto: Luca Cappelli

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