FIA WEC, 6 Ore Lone Star Le Mans: Hearth of Racing domina la LMGT3

L’Aston Martin del team Hearth of Racing, mette a segno un week end perfetto conquistando l’hyperpole al Sabato e conducendo dal primo all’ultimo giro una gara senza avversari

Nella classe LMGT3 eravamo abituati a vedere le Porsche del team Manthey, prendere il comando e scappare via per condurre una gara completamente in solitaria. Invece questa volta è stata l’Aston Martin, con la nuova Vantage, a centrare il successo alla 6 ore sul Circuito delle Americhe, nel sesto round del campionato FIA WEC. I tre piloti Ian James, Daniel Mancinelli e Alex Riberas, sono partiti dalla pole, conquistata ai danni delle Iron Dames, sono rimasti in testa e non hanno avuto nessun avversario capace di tenere il loro ritmo.

La loro gara è stata un lento ed inesorabile assolo sul circuito di Austin, su cui l’Aston è scivolata via veloce come le note sul pentagramma. Mai una sbavatura e con una costanza che ha piegato anche il ritorno di avversari fortissimi come le Porsche del team Manthey.


6 Ore Lone Star Le Mans – Incidenti, infrazioni tecniche e penalità azzoppano i rivali di Aston

Le Iron Dames partite non benissimo si ritrovano in bagarre con le Corvette del team TF Sport. Rahel Frey nel tentativo di sorpasso alla numero 81 battezza in maniera troppo ottimistica la staccata, andando a tamponare pesantemente la Z06.

La Lambo ne esce malconcia, tanto da costringerla ad una lunga sosta di riparazione ai box. Anche la Corvette è costretta al rientro in pit lane, dove vengono effettuate delle riparazioni di fortuna, ma ormai la gara è compromessa e alla fine si ritirerà. Purtroppo questa volta le Dame sono state punite non dalla sfortuna, ma da un errore che si poteva evitare.

Le Ferrari partite con un buon piglio in questo fine settimana, subiscono il tracollo della Domenica. L’auto numero 54, partita dai box, nelle prime fasi iniziali di gara riceve una penalità di 100 secondi per Technical Infringement. Gara finita ancor prima di iniziare. L’altra, la numero 55, tiene botta per tutta la gara navigando ai margini del podio, per poi essere retrocessa a causa di una penalità. Alla fine chiuderanno decimi, ma collezionano un’altra gara in cui è andato tutto nel verso sbagliato.

Le Bmw del team Wrt mettono a segno un’ottima prestazione, almeno fino al momento del problema tecnico che ha messo fuori gioco l’auto numero 46 a pochi giri dalla conclusione. L’auto tedesca è stata autrice di una gara consistente, in cui anche il nostro Valentino Rossi ci ha fatto divertire con una guida al limite ingaggiando un bellissimo duello con la McLaren.

L’altra, la numero 31, unica auto ancora in lotta con le Porsche per entrambi i campionati, non ha mai brillato. Riesce a chiudere al quinto posto, più per i problemi e gli errori degli altri che per una reale competitività in pista. Oltretutto nonostante il buon piazzamento finale perde ancora punti nei confronti dei due carri armati della corazzata Porsche del team Manthey.

6 Ore Lone Star Le Mans

6 Ore Lone Star Le Mans – Le Porsche del Manthey, risorgono dalle loro ceneri come la fenice ed allungano in classifica. Bene anche le McLaren del team United

Week end che non sembrava partito con i migliori presupposti per le due Porsche del team Manthey. Non completamente a loro agio in qualifica, portando un’auto in hyperpole e l’altra relegata in terzultima posizione, riescono alla fine quasi miracolosamente a finire la gara ,seppur lontani 20 e 50 secondi dal leader della corsa, in seconda ed in terza posizione.

Una gara in cui non hanno commesso errori ed anzi hanno approfittato di quelli degli altri e sono riusciti ad allungare in classifica piloti e costruttori sulla Bmw del Team Wrt.

A nulla è servito un Bop pesantissimo sul lato della zavorra con 15 chilogrammi in più aggiunti. Nemmeno il fatto di essere le due auto più pesanti della griglia, dovuto alla zavorra, aggiuntiva del Success Ballast, ha impedito loro di far vedere il perchè hanno praticamente dominato in lungo ed in largo la stagione in classe LMGT3. 

Nei primi dieci una buona gara anche per le due McLaren del team United Autosport, che chiudono rispettivamente al quarto ed al settimo posto, divise dalla Bmw Wrt numero 31, e dall’unica Ford Mustang rimasta in gara, la numero 77. L’altra la numero 88, con al volante il pilota americano Ben Keating, si è ritirata durante l’ultima ora per un problema tecnico. Chiudono agli ultimi posti della top ten, la Corvette superstite la numero 82, al nono posto la Lexus del team Akkodis, e la Ferrari numero 55.

Anche la categoria LMGT3, tornerà in pista tra meno di due settimane sul circuito giapponese del Fuji, dove la Porsche proverà a mettere a segno il colpo definitivo per la conquista del mondiale costruttori e piloti 2024, dove ormai può contare su un vantaggio di 34 punti sulla Bmw del team Wrt.


Crediti foto: FIA

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