Nuove tensioni al vertice della FIA: il vicepresidente per lo sport, Robert Reid, ha rassegnato le dimissioni, citando una “rottura fondamentale degli standard di governance” all’interno dell’organizzazione con sede a Parigi. Reid, ex copilota campione del mondo rally 2001 e figura chiave nella campagna elettorale di Mohammed Ben Sulayem nel 2021, ha comunicato la decisione giovedì, alla vigilia della prima apparizione stagionale del presidente FIA a un Gran Premio di Formula 1.
In una dichiarazione formale, Reid ha spiegato di non poter più continuare nel ruolo a causa della crescente discrezionalità con cui vengono assunte decisioni all’interno dell’ente. Il riferimento è alla ristrutturazione del Senato federale che è stato di fatto esautorato nel nuovo statuto firmato da Mohammed Ben Sulayem. “Quando ho assunto questo incarico era per servire i membri della FIA, non il potere”, ha dichiarato. “Le decisioni vengono prese a porte chiuse, ignorando strutture e rappresentanza. Non si tratta di persone, ma di principi”.
Reid ha criticato duramente l’attuale gestione, lamentando l’adozione di procedure opache, l’abuso di votazioni elettroniche rapide e l’esclusione di membri dal World Motor Sport Council per non aver firmato un nuovo accordo di non divulgazione.
In particolare, ha definito “l’ultima violazione della fiducia” la scelta unilaterale di Ben Sulayem di assumere il controllo diretto della promozione del Campionato del Mondo di Rallycross, senza il consenso del Senato o del Consiglio Mondiale. Secondo Reid, tale iniziativa potrebbe esporre la FIA a rischi legali in ambito di concorrenza nell’Unione Europea.

Robert Reid e David Richards contro la FIA
Le dimissioni giungono dopo la pubblicazione di una lettera aperta firmata da David Richards, presidente di Motorsport UK, che ha definito l’accordo di riservatezza “un ordine di bavaglio” e ha minacciato azioni legali, denunciando la crescente centralizzazione del potere nelle mani del presidente FIA: leggi qui.
Richards aveva criticato duramente la risposta del direttore generale Alberto Villareal, accusandolo di ignorare preoccupazioni fondate: “La governance della FIA sta diventando sempre più opaca. Non possiamo accettare un cambiamento della bussola morale della nostra leadership”.
Richards si trova in Medio Oriente e ha espresso l’intenzione di incontrare Ben Sulayem nei prossimi giorni per un confronto diretto. Nel congedarsi dal suo incarico, Reid ha ribadito l’impegno a favore di trasparenza e riforma: “Continuerò a lottare per una governance che rispecchi i valori e l’integrità del nostro sport”.
Crediti foto: FIA