Il 2025 resterà negli annali dell’Endurance Ferrari come un anno difficilmente replicabile. Un’annata in cui il Cavallino Rampante non solo ha conquistato il Mondiale Costruttori e Piloti del FIA WEC, ma ha anche siglato la terza vittoria consecutiva nella 24 Ore di Le Mans con la 499P, affermandosi nelle competizioni GT con trionfi prestigiosi, ultimo in ordine cronologico il successo nel GP di Macao. Un bottino di risultati che avrebbe fatto girare la testa a chiunque, ma non ad Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti, che mantiene i piedi ben piantati a terra.
“Abbiamo la consapevolezza di essere in un momento in cui stiamo riscrivendo la storia moderna dell’azienda. Consideriamo che dal 1965 Ferrari non vinceva una Le Mans assoluta, dal 1972 non conquistava un titolo Costruttori. Abbiamo vinto il titolo Piloti con James Calado, Alessandro Pier Guidi e Antonio Giovinazzi, quindi con due italiani che hanno vinto un Mondiale al volante di una Ferrari. Riscrivere questi successi è qualcosa di incredibile e che ci riempie di orgoglio. E ci fa sentire tutti quanti ancora più stimolati a fare meglio, perché per noi questo è un punto di partenza e non certo di arrivo“.
La squadra
Il segreto di questo successo? La squadra, parola chiave ripetuta più volte da Coletta: “Tutti e nove i nostri piloti del WEC hanno vinto in tre anni la 24 Ore di Le Mans: un successo corale che premia il lavoro di tutti. Senza il lavoro di tutti e l’armonia tra i vari componenti impegnati nel progetto non sarebbe possibile raggiungere certi risultati“.
Cinque anni di progettazione, 3 vittorie a Le Mans e un titolo mondiale in poche stagioni: numeri che raccontano una scalata rapida e intensa. “Se qualcuno mi avesse detto che sarebbe stato possibile in così poco tempo, probabilmente non ci avrei creduto“, confessa Coletta. “E invece il percorso è stato reale e ci testimonia la bontà del progetto e la forza dello staff“.
Ferrari, Coletta e la voglia di migliorare
Nonostante l’anno da record, la voglia di migliorare non si ferma. “Dobbiamo lavorare con la consapevolezza che si può sempre fare meglio, focalizzati sull’eccellenza. Tutti noi, a partire da me, abbiamo la responsabilità di mantenere questo livello e migliorarlo“.
Fondamentale, secondo Coletta, il ruolo del presidente Ferrari: “L’anima di questo progetto; è stato il primo che ci ha creduto e di questo dobbiamo essergliene infinitamente grati. Poi non fa mai mancare il suo appoggio o la sua presenza fisica o morale: lui è il nostro primo tifoso e di questo siamo orgogliosi e responsabilizzati per non deluderlo“.
Non solo prototipi: anche la categoria GT ha regalato soddisfazioni. “Abbiamo lottato per il titolo fino all’ultima gara in Bahrain. Siamo arrivati secondi ed è comunque un risultato di un’importanza non trascurabile e penso che i nostri clienti aiutati dal nostro pilota ufficiale Alessio Rovera debbano essere orgogliosi dell’incredibile risultato che hanno portato a casa. Alessio, poi, ha fatto un’annata davvero strepitosa, diventando uno dei leader della categoria“.
Prospettive future
E sulle prospettive future, Coletta si sbilancia: “Abbiamo sviluppato un kit Evo che certamente implementa e migliora aspetti di affidabilità e prestazioni. Non possiamo che credere di aver fatto un lavoro che porterà la 296 ad un livello ancora più alto e credo che con questo kit probabilmente riusciremo ad avere ancora più clienti sui nastri di partenza al volante di una Ferrari“.
Il 2025 di Ferrari non è stato solo un anno di record: è stata la conferma di una filosofia vincente, fatta di squadra, visione e determinazione. Per Antonello Coletta e il team Endurance, il futuro è già in pista, pronto a scrivere nuovi capitoli di una storia che, anno dopo anno, sembra non avere limiti.
Crediti foto: Ferrari Media Centre
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