In vista del Gran Premio di Spagna, Fred Vasseur ha fissato le priorità della Ferrari per un weekend che potrebbe rappresentare una tappa fondamentale nella stagione 2025. Il team principal della scuderia di Maranello ha evidenziato l’importanza dell’introduzione della nuova ala anteriore, elemento che oltre a dover rispettare la nuova direttiva tecnica FIA sulle ali flessibili, potrebbe incidere in modo sostanziale sulle performance della Ferrari SF-25. E sulle prestazioni delle altre monoposto in griglia.

Ferrari: la speranza si chiama Spagna
“Ci sarà un aggiornamento regolamentare sulle ali anteriori e ci stiamo lavorando da tempo. L’obiettivo è trarre il massimo da questa nuova specifica”, ha spiegato il manager di Draveil al termine del Gp di Monaco chiuso in seconda piazza dal Charles Leclerc, sottolineando che non sono previste altre modifiche tecniche in vista di Barcellona. Il team, quindi, sarà totalmente concentrato sul nuovo componente che rappresenta non solo un aggiornamento tecnico, ma anche un banco di prova per interpretare correttamente il nuovo quadro regolamentare.
In casa Ferrari si guarda al Montmelò come a un potenziale evento spartiacque. Già Leclerc l’aveva definita una gara “cruciale” alla vigilia del weekend di casa. L’eco di quelle parole trova ora conferma nelle dichiarazioni di Vasseur. Anche se rivali come McLaren minimizzano l’impatto delle nuove disposizioni normative, in Ferrari non si nasconde una certa attesa per valutare gli effetti reali della direttiva federale sull’intero gruppo.
Lo sguardo di Vasseur, però, non si limita alle novità tecniche. Il francese non ha esitato a fare autocritica, riconoscendo che la prima parte della stagione non ha soddisfatto le aspettative. Il podio conquistato da Leclerc nel Principato ha interrotto un momento complesso, ma non ha cancellato le difficoltà emerse in circuiti come Jeddah, Miami e Imola, dove la gestione delle gomme in qualifica è risultata piuttosto problematica. “In più di un’occasione non siamo riusciti a migliorare il tempo nel secondo run con gomma nuova. Questo ci ha penalizzati”, ha ammesso.
Secondo Vasseur, le prestazioni della SF-25 sono state più convincenti in gara che in qualifica, ma il bilancio resta insufficiente. “Il nostro passo a Jeddah e Imola era competitivo, eravamo vicini alla McLaren. Ma se non prepari bene il weekend, raccogli meno di quanto potresti”, ha spiegato ai media sottolineando quanto la qualità del lavoro al simulatore e la pianificazione delle sessioni siano diventati centrali in Formula 1.

Ferrari: avanti con prudenza
L’approccio, in Ferrari, resta improntato alla prudenza. Anche dopo il successo monegasco, Vasseur invita a non cadere nei facili entusiasmi: “È stato un buon weekend, ma non possiamo pensare di aver risolto tutto. Ogni circuito presenta variabili diverse. A volte hai la sensazione di avere tutto sotto controllo e la settimana dopo sei costretto a ripartire da zero”.
Il capo della Scuderia ha infine tracciato un’analisi lucida e sincera: “Siamo già a un terzo del Mondiale e fin qui non abbiamo rispettato le aspettative. Serve onestà intellettuale nel riconoscerlo. A Monaco è andata bene, ma questo non cambia il quadro generale”. Tuttavia, in un contesto che resta incerto, Vasseur individua flebili segnali di miglioramento: “Il trend è positivo rispetto a qualche gara fa. Il passo a Jeddah, Imola, e poi tutto il weekend di Monaco. Se riusciremo a confermare questo ritmo nella seconda parte della stagione, allora potremo parlare davvero di svolta”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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