Sembra strano scriverlo, ma Ferrari si trova in una posizione di ‘comodo’. Il dominio McLaren ha accelerato la volontà dei team di investire ogni risorsa e budget sulla vettura del 2026. A questo riguardo anche Ferrari non fa eccezione e già negli scorsi weekend di gara i piloti hanno parlato delle varie sensazioni sulla nuova vettura (provata solo al simulatore). Nelle ultime settimane, ad esempio, Hamilton ha ribadito quanto stia lavorando con gli ingegneri Ferrari in vista della vettura del nuovo regolamento. Qualcuno insiste invece sul fatto che sia giusto abbinare e ‘calzare’ la nuova vettura allo stile di guida di Leclerc.
Alla luce di quanto sopra, quale tipo di scelta dovrebbe intraprendere Ferrari per il 2026, ascoltare Hamilton o Leclerc? Proviamo a fare insieme alcune valutazioni.

Ferrari: Hamilton e Leclerc indirizzano al team le proprie idee
Nonostante il ‘cavallino rampante’ sia un team con un’enorme e costante pressione sulle spalle, l’anno in corso sembra al momento lasciare “briciole” a chiunque non sia McLaren, salvo chiamarsi Max Verstappen in rare occasioni.
Questa situazione vede il team di Maranello nella seconda posizione nei costruttori, al momento senza nubi all’orizzonte in classifica, confermando la medesima posizione della scorsa stagione.
Non avendo più nulla da recriminare, Ferrari può dedicarsi allo sviluppo della vettura del prossimo anno. Con quali idee?
Hamilton, in numerose conferenze a ridosso dei Gran premi, ha ribadito come stia prendendo nota di tutti gli aspetti migliorabili del team e di segnalarli prontamente al management per essere pronti a lottare il prossimo anno. Inoltre, ha dichiarato di lavorare a stretto contatto con Loic Serra, DT Ferrari e già con Hamilton in Mercedes, indicando alcune aree su cui lavorare sul progetto in codice ‘678’.
Allo stesso tempo, da tifosi e alcuni addetti ai lavori viene chiesto di seguire le idee di Leclerc, che per talento e forma ha dimostrato di guidare benissimo le vetture che Ferrari gli ha fornito nel corso della sua esperienza a Maranello, andando ben oltre i loro limiti. Cosa sceglieranno gli ingegneri?

Ferrari: ascoltare Hamilton o dare spazio a Leclerc?
Proviamo a rispondere al quesito principale posto nel titolo dell’articolo: e se si accontentassero entrambi i piloti? In che senso?
In più occasioni, dentro e fuori la pista, Vasseur ha dichiarato che in Ferrari non esiste un primo e secondo pilota. Sarebbe giusto trasportare questo modo di pensare anche in fabbrica, con buona pace della lotta suicida spesso perpetrata dai “tifosi” dei piloti, pronti a punzecchiarsi a vicenda sui pregi del proprio alfiere. Perché?
Immaginiamo che Ferrari decida di costruire la vettura 2026 seguendo quasi esclusivamente le richieste di Lewis: cos’accadrebbe se lo stesso Lewis non riuscisse a performare al meglio? Cos’accadrebbe all’interno di un team che troppo spesso ha visto prevalere aspetti politici su quelli tecnici?
Tornando ai tifosi, che spesso sono anche portavoce di alcune idee, seguire Lewis significherebbe lottare di sicuro per il vertice. Lungi dal poter dire il contrario di un sette volte campione del mondo, parliamo di un pilota che in termini di velocità pura fa ormai fatica a tenere il passo di alcuni giovani piloti velocissimi, tra cui Verstappen, Russell e Leclerc. Con gli ultimi due, ha dimostrato a parità di vettura di fare molta fatica. Se per Leclerc potrebbe esserci la “scusa” del nuovo team, nei confronti di George doveva essere lui il riferimento per Mercedes, cedendo però il passo al compagno di squadra.
Ovviamente, parlando del confronto con i rispettivi compagni di squadra si potrebbe anche dire che a Lewis l’attuale generazione di auto risulti “indigesta” mentre quella prossima è molto più simile alle vetture 2020-2021 con cui Lewis ha ben figurato.
In ogni caso, bisogna anche tener conto che lasciare che Lewis insista su alcuni concetti con gli ingegneri Ferrari, rischierebbe di diventare il capro espiatorio per il team e la stampa, ancor più di quello che ultimamente gli viene criticato anche a causa delle sue recenti dichiarazioni e del momento difficile di ambientamento Ferrari.
Immaginiamo adesso invece che Ferrari decida di seguire maggiormente le idee proposte da Leclerc: cos’accadrebbe se Charles non performasse al meglio? Quali sarebbero i risvolti all’interno del team e nei confronti di Lewis?
Le idee promosse da tifosi e alcuni addetti ai lavori è che sia giusto seguire Charles perché tranne il 2021 ha dimostrato di essere costantemente più veloce del proprio compagno di squadra, per cui con una vettura su ‘misura’ riuscirebbe a lottare per il titolo mondiale se le prestazioni di base siano sufficienti.
Inoltre, nonostante vetture opache, sembra che Charles si trovi in un momento di maturità abbastanza alto, per cui puntare su di lui potrebbe sembrare più sicuro sapendo che ha fame di vittorie.
Come per Hamilton però, si rischierebbe una lotta interna col team sotto molti aspetti e diventerebbe il colpevole per aver indirizzato gli sviluppi in una certa direzione. Già in passato la Ferrari ci ha abituato allo scenario di spifferare su chi si sia puntato in termini di costruzione e sviluppo. Il 2026 della Ferrari non può tralasciare Hamilton o Leclerc, senza alcuna distinzione.

Ferrari: seguire una strada neutra per il bene di tutti
Alla luce di quanto esposto, siamo certi che in Ferrari già sappiano molto bene che le idee dei piloti vanno ascoltate, alcune seguite, ma altre lasciate nel cassetto. Perché?
Seguire quasi a senso unico le idee di uno dei due piloti esporrebbe qualcuno in chiave negativa e si darebbe anche l’ennesima giustificazione ad un ipotetico (e ulteriore) fallimento.
Per cui, Serra e il team dei tecnici Ferrari avranno già in mente di impostare una vettura che sia ‘neutra’ per il 2026 e che ben si sposi con lo stile di guida di Hamilton e Leclerc.
Questo è possibile costruendo di base un’ottima vettura che permetta ai piloti di adattarla come meglio credono con la messa a punto.
Ne gioverebbe lo spettacolo nell’ammirare il talento straordinario di Hamilton e Leclerc, ne gioverebbero i piloti e soprattutto, ne gioverebbe Ferrari con la possibilità di tornare a vincere qualcosa che manca da troppo tempo.
Crediti foto: Scuderiaferrari.com