Si sa, ad ogni fine campionato le notizie scarseggiano e, in un modo o nell’altro, si trova sempre un motivo per scrivere qualcosa. Quel “qualcosa” riguarda quasi sempre la Ferrari. Dopo una stagione che ha conosciuto solo bassi, con un qualche flebile acuto come la “pole sprint” in Cina e la successiva vittoria di Lewis Hamilton e la pole position vera di Charles Leclerc, in Ungheria, per il resto la SF-25 ha offerto prestazioni oscene. La cosa migliore è stata la sua demolizione.
Non appena è calato il sipario sull’horror show del team di Maranello, sono sbucate tutte le voci che vogliono l’amatissimo Leclerc scendere dalla sella del Cavallino Rampante per salire sulle monoposto avversarie: dall’Aston Martin alla Mercedes passando addirittura per la McLaren.
Mettiamo il caso che davvero Leclerc possa lasciare la Ferrari. Chi sarebbe il suo sostituto?

Verstappen in Ferrari? Nì
Max Verstappen è il meglio che c’è nella Formula 1 odierna. Il pilota più forte degli ultimi 5 anni, una vera propria macchina da guerra che non lascia scampo ai suoi avversari. Vero che quest’anno ha perso il quinto titolo (per soli 2 punti), ma ha mostrato una forza di volontà fuori dal comune visto che ha rimontato ben 102 punti in meno della metà di questa stagione.
La Ferrari ha sempre cercato la stella della F1 in circolazione, da Alain Prost, al mancato arrivo di Ayrton Senna, alla stupenda storia d’amore con Michael Schumacher, fino all’ingaggio di ben tre campioni del mondo di questo secolo: Fernando Alonso, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Max sarebbe il quarto. Ma il talento di Hasselt è un campione accentratore: il progetto è tutto per lui e al diavolo il secondo pilota. Un ingaggio che si potrebbe definire “schumacheriano” per certi versi, ma che è ben lontano dall’attuale gestione del team italiano.
Il cannibale olandese difficilmente accetterebbe monoposto fallimentari come stata la SF-25 e, in un battito di ciglia, si guarderebbe attorno. Basti pensare al rigetto di Hamilton verso questa monoposto e alle polemiche generate su certe considerazioni dell’inglese sulle politiche imperanti nei box e in quel di Maranello.

Perché non Norris?
Il neo-campione del mondo Lando Norris sarebbe perfetto per la Rossa italiana. Qui si elencano i principali motivi per tale affermazione:
- È un campione del mondo legittimo, che piaccia o no;
- Non chiede cifre astronomiche, almeno oggi, e per Maranello non sarebbe di certo un problema accontentarlo;
- Non ha una particolare personalità forte e sa stare al suo posto, caratteristica che piace molto agli uomini in Rosso;
- È un pilota che sa soffrire visto che ha guidato anche delle McLaren non propriamente competitive e la Ferrari, purtroppo, ci ha abituato a ciò;
- Ha avuto compagni di squadra ingombranti. Basti pensare a piloti come Carlos Sainz, Daniel Ricciardo ed Oscar Piastri;
- Sa lavorare anche con piloti giovani, in rampa di lancio, come appunto il già citato Piastri e non avrebbe problemi ad avere in squadra il suo connazionale Oliver Bearman per una coppia tutta britannica;
- È spendibile per il brand italiano. Norris è amatissimo dai giovani ed è apparso su numerose riviste glamour e ama stare sotto i riflettori. Il suo profilo Instagram conta 11,5 milioni di follower ed è destinato a crescere ancora e ancora.
Lando Norris può essere l’uomo giusto per riportare il titolo a Maranello. Basta innamorati, basta dominatori del sabato delle qualifiche e basta signor “Ho vinto 6 mondiali in Mercedes e adesso vi insegno come si vince”, con tutte le sue scartoffie.
Norris rappresenta la normalità, quella normalità che quest’anno si è dimostrata vincente. La Ferrari, per ritornare alla vittoria, dato che le ha provate tutte, ma proprio tutte, si fiondi sul campione di Bristol. Scendere dal piedistallo, accettare i propri difetti e le proprie difficoltà camminando tra noi comuni mortali potrebbe essere la strada giusta per il ritorno al successo.
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Crediti foto: Getty, Mirror




