Ferrari ci crede e dà il via a un cambio di passo mediatico

Per la prima volta in stagione Frédéric Vasseur, n°1 della GeS Ferrari, fa chiare allusioni alla possibilità di lottare per il titolo. Ma senza perdere di vista il solito pragmatismo che anima il suo agire

Chi ha tempo non perda tempo. Non ne ha sprecato la Ferrari di Vasseur che, in un 2023 di ricostruzione dopo il lascito non proprio positivo di Mattia Binotto (è stato necessario rimuovere molte macerie), ha avviato un nuovo corso in cui primi, tangibili, frutti si sono iniziati a vedere in questo scorcio di campionato del mondo 2024 condito da due terzi posti e una doppietta fresca fresca.

93 i punti incamerati dal Cavallino Rampante che rappresentano oltre il 20% del totale prodotto l’anno scorso. Numeri confortanti frutto della cura di Frédéric Vasseur che non devono però far abbassare la guardia agli uomini della scuderia che hanno l’obbligo di spingere con ancor più forza, se è possibile. 

La Ferrari è da considerarsi seconda forza in pista alle spalle della Red Bull. Un passo in avanti netto rispetto a dodici mesi fa quando dietro la RB19 si alternavano la Rossa, la McLaren, la Mercedes e la Aston Martin. Ora la SF-24 è indiscutibilmente sola nell’inseguimento ai campioni del mondo e, nell’ultima tappa iridata, è sembrata essere meglio messa sul passo gara, ambito in cui i rivali hanno sofferto di un limitante graining.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) - GP Australia 2024
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) si gode il trofeo del vincitore del Gran Premio d’Australia 2024

Ferrari: cambio di passo mediatico

Vasseur è un uomo dall’aspetto rassicurante e dai modi gentili. Ma è soprattutto un risoluto, uno che va dritto all’obiettivo. Quello della Ferrari è vincere. Per centrare il bersaglio serve il tempo necessario, bisogna compiere i passi giusti senza affrettare il corso degli eventi.  

Lo sa il manager transalpino che, quando parla, se si chiudono gli occhi, fa venire alla mente un altro francese che ha contribuito a fare grande la Ferrari: Jean Todt. Anche l’ex n°1 della FIA dovette superare l’ordalia del fuoco e attendere un lustro prima di raccogliere i frutti dolci di una semina amorevole, certosina. 

Sì, Fred è un tipo concreto, lo si è capito. Ma in questo mare di realismo ammazza-sogni c’è la possibilità che la Ferrari, già in questo 2024 apertosi con premesse inattese, vinca uno dei due titoli?

Se la Ferrari può essere competitiva per il Mondiale Costruttori F1? Questo è l’obiettivo, ma anche batterci per il Mondiale Piloti anche se quest’anno forse è un po’ presto. Vedremo”.

Bella bombetta quella di Vasseur lanciata ieri sera al termine del TG1 ai microfoni dell’immarcescibile Marco Franzelli la cui presenza in certe fasce orarie è il segnale che le cose per la Rossa vanno bene. 

Ferrari: accento sul costruttori

Vasseur ha fatto riferimento esplicito alla coppa Costruttori. Non che non si possa credere al Piloti, ma vedersela con Verstappen, unico capitano del vascello Red Bull, è impresa piuttosto ardua. Sergio Perez non ha la forza né la possibilità di ritagliarsi uno spiraglio che lo conduca a l’alloro iridato. La distanza tecnica con Max è semplicemente incolmabile. 

Carlos Sainz e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) raggianti dopo la doppietta nel GP d’Australia 2024

In Ferrari, invece, l’equilibrio è pressoché totale nonostante Carlos Sainz corra con la data di scadenza ben impressa sul musetto della SF-24. Anche se non c’è il contratto per il 2025 non manca lo spirito collaborativo e la coesione tra i due driver che si rispettano nonostante certe narrazioni vogliano imporre il contrario: bufale che abbiamo decostruito in questo scritto.

L’armonia che si respira nel sodalizio italico è l’elemento che ha fatto sbilanciare un Vasseur che non smette di tessere le lodi dello spagnolo che non ha perso un grammo della sua professionalità dopo l’annuncio dell’ingaggio di Lewis Hamilton. “Ho grande rispetto per Carlos Sainz come uomo e come pilota – ha ammesso Fred – Quando gli ho detto della scelta di Hamilton ci siamo promessi che avremmo spinto fino all’ultima curva dell’ultimo Gran Premio”.

Le certezze attuali della Ferrari si chiamano SF-24, una vettura più facile da guidare e da capire nei comportamenti. Un mezzo che non dà strane sorprese, che usura meno le gomme e permette ai piloti di attaccare. Questa la descrizione che ne ha fatto l’ingegnere di Draveil che però non ha smarrito la lucidità abbassando il livello delle attese.

Amici – nemici: Fréderic Vasseur e Toto Wolff

I weekend non saranno tutti come quelli di Melbourne. Alla squadra chiedo di non fare errori, di migliorare un passo alla volta e conservare la stessa determinazione”. Richiamo all’ordine immediato per evitare voli pindarici che farebbero molto molto male. 

La chiosa arriva sulle voci che vogliono l’introduzione di importanti update per il Gp del Giappone: “Novità a Suzuka? No, è troppo presto!” Ferrari vuole capire ancora meglio la vettura per tirare fuori il massimo e per definire la giusta strada di sviluppo. Se a Melbourne la gestione delle gomme è stata ottimale, stesso non si può dire a Jeddah. 

Suzuka, tracciato front limited come l’Albert Park, presenterà livelli di abrasività molto elevati corredati da forze laterali enormi. Condizioni alle quali Pirelli risponderà con le gomme più dure del ventaglio 2024. L’esatto opposto di quanto accaduto la settimana scorsa. 

Con qualche certezza in più la Ferrari si avvicina alla quarta tappa del Campionato del Mondo 2024 in cui l’obiettivo è crescere mettendo pressione alla Red Bull che, chissà, magari perde ancora una volta la direzione come accaduto in Australia…


Crediti foto: Scuderia Ferrari

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