Ferrari: ora serve un Vasseur in versione Niccolò Machiavelli

Il Gran Premio della Cina ha detto che una crepa nel rapporto tra Sainz e Leclerc potrebbe aprirsi. Serve un Vasseur in versione Principe di Machiavelli per evitare che la tensione esploda fatalmente

Tensione in aumento in Ferrari? Leggermente, ma la situazione è ancora sotto controllo e abbondantemente nei limiti di guardia. Questo va specificato in apertura di scritto per chiarire immediatamente che non si intende cavalcare nessun tipo di allarmismo di comodo. 

Ma qualche spia si è accesa, questo è un fatto. E non solo per quanto riguarda il lato tecnico visto che in Cina la SF-24 ha mostrato la peggior versione di sé in un mondiale in cui si era abituata all’aria salubre del podio. 


Ferrari: tenere a bada il potenziale conflitto tra Leclerc e Sainz

In attesa di sviluppi che si stanno rendendo necessari poiché Red Bull non aspetta nessuno (dopo il “pacchetto giapponese” la RB20 sembra aver scavato una trincea che già sembrava abbastanza profonda), Ferrari ha un altro elemento da dover gestire. 

Per ora si tratta di un problema abbozzato, potenziale, ma che potrebbe deflagrare se non viene disinnescato sul nascere: il rapporto tra Charles Leclerc e Carlos Sainz. I due collaborano, si stimano, ma le diverse situazioni contrattuali, probabilmente, iniziano a minare il normale andamento delle cose che accadono in pista. 

Vasseur
Frédéric Vasseur, team principal Scuderia Ferrari

Il Gran Premio della Cina ha offerto del materiale su cui Frédéric Vasseur deve necessariamente lavorare. Finora i due piloti sono stati gestiti alla perfezione, ma bisogna evitare che si facciano del male. Sportivamente parlando, s’intenda. 

Ieri, durante la Sprint Race, Carlos non era stato tenero nel tenere testa al compagno di squadra che, una volta vinta la tenzone, si era aperto in radio sostenendo che lo spagnolo avrebbe un comportamento più aggressivo con lui che con gli altri piloti. Cosa che si riferisce non al solo caso di specie ma che sarebbe attribuibile ad un’abitudine più consolidata.

Subitanei chiarimenti ne sono seguiti all’interno della sacralità impenetrabile dei motorhome, ma la partenza della gara odierna ha raccontato che sotto la cenere covava ancora la calda brace della sfida. Allo start, pur di non lasciare un pertugio aperto nel quale Sainz si stava infilando, Leclerc si è allargato lasciando un’autostrada a George Russell che ne ha approfittato ringraziando.  

Una cosa che, nell’economia della gara, ha determinato un ritardo ulteriore poiché il passo della W15 era quello che era e qualche tornata è servita per sbarazzarsene. 

La mossa difensivo-aggressiva di Charles non è passata inosservata. “Preferisco non commentare. Ma è chiaro che ci è costata due posizioni. Non ha aiutato nessuno dei due”. Così si è espresso Sainz alla fine delle operazioni. 

Charles Leclerc e Carlos Sainz in azione durante il Gran Premio della Cina 2024

Ferrari: Vasseur si vesta da saggio principe

Il più grande errore che Ferrari potrebbe fare è minimizzare il botta e (non) risposta tra i suoi rappresentanti. Vasseur, che aveva messo in conto che l’appiedamento di Sainz potesse generare delle tensioni, deve giocare d’anticipo per porre più di un argine prima che il corso d’acqua esondi. 

Niccolò Machiavelli, ne “Il Principe”, parlava delle avversità (semplifico per comodità) definendole come quei “[…] fiumi Rovinosi che, quando si adirano, allagano le pianure, travolgono gli alberi e gli edifici… Tutti fuggono davanti a loro, ognuno cede al loro dominio senza potervisi opporre in nessun modo”. 

Come evitare che ciò accada? “La fortuna dimostra la sua potenza dove non è stata predisposta virtù che le resista”, spiegava il filosofo (etichetta piuttosto limitante invero) fiorentino. 

Fred Vasseur, insomma, deve dare fondo a tutte le sue doti gestionali prevedendo il clima conflittuale, soppesando gli uomini per capirne i comportamenti ed evitare, di conseguenza, che gli atteggiamenti negativi determinino risultati sportivi pessimi.

Nel suo cammino di crescita la Ferrari non può permettersi battute d’arresto e un clima avvelenato in una line-up che finora si è dimostrata affiatata e collaborativa. La fiammella che si è accesa in Cina va immediatamente soffocata. Fred lo sa e lavorerà anche a questo nelle due settimane che condurranno al Gran Premio di Miami.


Crediti foto: Formulacritica, Scuderia Ferrari

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