C’è qualcosa di profondamente sospetto nel modo in cui si sta sviluppando la narrazione intorno alla stagione 2025 della Ferrari. Da settimane, la tifoseria si mostra sempre più esasperata con la dirigenza del Cavallino, puntando il dito su John Elkann e Benedetto Vigna per l’ennesimo progetto senza identità né direzione.
Ma mentre i tifosi sfogano frustrazione e delusione verso chi prende davvero le decisioni, ecco che, quasi come un interruttore scattato improvvisamente, la stampa italiana si compatta su un bersaglio alternativo: Fred Vasseur.
Perché ora tutti attaccano Fred Vasseur?
La Ferrari è seconda nel mondiale costruttori, sì, ma non convince nessuno. I risultati arrivano più per le défaillance altrui che per meriti reali e ogni fine settimana di gara si trasforma in un esercizio di sopportazione per i tifosi.
La rabbia stava iniziando a salire in alto, troppo in alto. Nomi come Elkann e Vigna hanno iniziato a comparire sempre più spesso nei dibattiti dei fan, nei forum, nei podcast e persino in alcuni spazi social di giornalisti indipendenti.
Ed è qui che succede qualcosa di anomalo.
Improvvisamente, le principali penne del giornalismo sportivo italiano iniziano a spruzzare inchiostro contro Vasseur, con titoli che danno quasi per certo il suo esonero imminente. Una reazione coordinata, martellante, come se fosse scattato un team order.
Ed è proprio questo tempismo che non convince.
Una cortina di fumo per proteggere chi sta sopra
L’impressione netta è che l’attacco mediatico a Vasseur non sia casuale, ma rappresenti una manovra di distrazione deliberata, utile a spostare il fuoco della critica lontano da chi sta davvero guidando (male) la Ferrari.
Non serve un’inchiesta per notare che, quando la pressione ha iniziato a raggiungere il vertice, la stampa si è riorientata verso figure tecniche, più facili da sacrificare e meno pericolose da colpire.
E oggi il bersaglio perfetto è proprio lui: Frederic Vasseur.
Il ruolo silenzioso (e strategico) di John Elkann
In tutto questo, John Elkann rimane nell’ombra. Mai una dichiarazione di responsabilità, mai una spiegazione chiara. Eppure è lui a detenere il potere decisionale sul futuro della Scuderia. È sotto la sua presidenza che sono state fatte scelte gestionali, investimenti tecnici e nomine dirigenziali.
E ora, guarda caso, proprio mentre la base del tifo inizia a chiederne conto, si alza una tempesta costruita ad arte su Vasseur, e in parte anche su Loïc Serra, un altro nome finito nel tritacarne.
Il messaggio è chiaro: si cambia per salvare la faccia, non per correggere davvero la rotta.
Anche chi “difendeva” ora attacca: troppa sincronia per essere casuale
Fa riflettere il fatto che anche testate notoriamente allineate con l’ambiente Ferrari abbiano improvvisamente cambiato registro. Alcuni commentatori che fino a poche settimane fa invitavano alla calma e alla pazienza, ora parlano apertamente di fine ciclo, di epurazioni, di ribaltoni in arrivo.
Una svolta così netta e repentina non può non insospettire. Perché avviene proprio ora, proprio quando si era creata una massa critica di tifosi indignati contro la presidenza Elkann? Perché non qualche gara fa? Perché non a inizio stagione?
Forse perché ora serve un diversivo. E in fretta.
Coletta? Un nome che serve a completare la narrazione
Nel quadro generale, anche il nome di Antonello Coletta, oggi alla guida del progetto endurance, viene tirato fuori a margine. C’è chi lo indica come possibile nuovo TP, cavalcando i successi della Ferrari a Le Mans.
Ma più che una candidatura reale, sembra una pedina utile a costruire un racconto: quello del rinnovamento, del ritorno al DNA Ferrari, della rinascita tecnica.
Una narrazione che suona più come marketing che come reale autocritica.
La stagione 2025 della Ferrari è deludente e le prospettive per il 2026 e il nuovo regolamento tecnico non sono le più rosee, su questo nessuno ha dubbi. Ma il problema non è (o almeno non è solo) Vasseur. Il problema è che quando le cose vanno male, chi sta in alto prova a salvarsi spostando il bersaglio più in basso.
E oggi, questa strategia si sta compiendo sotto gli occhi di tutti.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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