La Ferrari prende tempo

La SF-24 è una vettura dalla base solida, ma la Ferrari attende una pista probante come Suzuka per capire quale sia il vero potenziale

La settimana del Gran Premio d’Australia sta per cominciare. Dopo due appuntamenti in rapida successione le scuderie hanno preso una boccata d’ossigeno nella quale hanno potuto analizzare dati e numeri emersi da Sakhir e da Jeddah. I valori attuali sono noti, così come lo sono le prospettive per l’imminente evento: Red Bull a dettare il passo, Ferrari che spera di poter mettere un pizzico di pressione ai campioni del mondo in carica.

Molto, in queste settimane, s’è dibattuto sulla possibilità che la Ferrari ha di mettersi in scia della Red Bull. Speranze e possibilità tecniche che si incrociano e che non possono affrancarsi dai limiti di un regolamento che di certo non favorisce i rientri. La base della SF-24 è solida, lo hanno ripetuto a più riprese Frédéric Vasseur e Charles Leclerc. Ma qualche piccolo problema, retaggio di un passato recente, sussiste ancora. 

In Arabia Saudita qualche difficoltà nell’accendere le mescole Pirelli si è palesata. Cosa che ha colto tutti di sorpresa visto che dopo il debutto del Bahrain si credeva che certe dinamiche limitanti fossero state definitivamente messe in cassaforte. Così non è stato e quindi i ferraristi sono alla ricerca di conferme sulla bontà generale del progetto.

Jock Clear - Scuderia Ferrari
Jock Clear, coach della vettura n°16 e capo della driver academy rossa in compagnia di Charles Leclerc

Ferrari attende Suzuka

Un tempo era Barcellona il tracciato che dava le risposte definitive sulla consistenza di un progetto. Oggi che il Montmelò non è più teatro di prove invernali, il primo vero banco di prova è Suzuka, tracciato su cui si correrà il 5, 6 e 7 aprile. Jock Clear , coach della vettura n°16 di Charles Leclerc e capo della Driver Academy rossa, ne ha parlato: 

Per come è strutturato il calendario di quest’anno credo che dopo quattro gare avremo un’idea abbastanza precisa. Suzuka è un circuito eccezionale per misurare una vettura . Lì scopriremo molte cose. La SF-24 è migliore come downforce, potenza, leggerezza e guidabilità”. 

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, si è trattato di un grande passo avanti: entrambi i piloti sono molto più a loro agio con la vettura e con la sua maggiore prevedibilità. Ora non sono più spaventati quando sono dietro a qualcuno e le condizioni del vento cambiano“.

Ciò che desta preoccupazione è la gestione delle gomme, ambito in cui c’è sicuramente margine per migliorare. “Pensiamo di aver capito quali siano le cose che permettono di migliorare il degrado degli pneumatici. Ora credo che sia un’area che comprendiamo e quindi ci aspettiamo di continuare a lavorare nella giusta direzione”.

Prima di Suzuka la Ferrari vuole dimostrare di aver già fatto progressi importanti. L’Albert Park, con le sue curve ad alta velocità, sarà un buon banco di prova per capire se la SF-24 è sulla giusta strada.


Crediti foto: Scuderia Ferrari

Exit mobile version