L’attenzione dell’intero paddock è rivolta, a giusta ragione, al prossimo appuntamento in programma del calendario mondiale di Formula 1, in programma a Singapore (anteprima QUI). A tenere banco però, specie in Italia, è la notizia di un approccio di Leclerc con altri team paventando un’ipotetica separazione da Ferrari. Quali potrebbero essere gli scenari in pista e fuori?
Ferrari: testa alla gara, speranze di piazzamento importante a Singapore?
In termini prestazionali e di risultati, Ferrari nella gara di Singapore ha la possibilità di ottenere finalmente un importante piazzamento. Che si tratti di vittoria o meno, saranno indicative molto le PL2 di Venerdì che si correranno all’incirca nello stesso orario del Gran Premio di Domenica. E’ innegabile dire che in terra asiatica entrambi i piloti Ferrari, hanno un feeling molto particolare e hanno sempre dimostrato di poter alzare l’asticella quando chiamati a fare prestazioni.
La speranza degli uomini del Cavallino Rampante è quella di dimostrare che la SF-25 non è una vettura “sbagliata” come pensano alcuni addetti ai lavori e molti tifosi. Il gradino più alto del podio, a differenza di quello che si possa pensare, non serve solo a riempire una bacheca sita in Via Abetone Inferiore 4 ma anche a cementificare l’umore e i rapporti di un team in continuo rinnovo, specialmente in vista di un nuovo regolamento.
Essendosi dedicata totalmente allo sviluppo dell’auto 2026, come ampiamente fatto dall’intera griglia del resto, Ferrari porterà dei semplici accorgimenti per affrontare al meglio le strade di Marina Bay. Basterà? Per scoprirlo manca poco, ma solitamente quello di Singapore è un tracciato meno severo per la Rossa. In caso di ennesima disfatta, magari anche lontani dal podio, la certificazione di una stagione disastrosa sarebbero confermate.
La fortuna di Vasseur e dei suoi uomini fino a questo momento è che Red Bull corre costantemente con un solo pilota a punti mentre Mercedes in fasi alterne resta alle spalle di Leclerc e Hamilton, per cui al momento si riesce a contendere il secondo posto costruttori al team di Wolff nonostante alcune prestazioni assolutamente opache.

Ambizioni a rischio con l’ipotetica partenza di Leclerc?
Come dicevamo nell’introduzione dell’articolo, a tenere banco in questi giorni prima della trasferta asiatica è stata la notizia di un Leclerc in contatto con alcuni team (leggi QUI). Al netto del nome delle squadre a cui è stato accostato Charles e le reali motivazioni dell’abboccamento, il focus da impostare su Ferrari sarebbe a tratti disastroso.
Il pilota numero 16 ha dimostrato che insieme a Max Verstappen è l’unico in grado di poter lottare contro ogni collega in griglia e ambire a vincere titoli mondiali. Ovviamente, ci si riferisce al fatto di saperci “mettere del proprio” come ci hanno abituati molto spesso, ad esempio, Lewis Hamilton con Mercedes o proprio l’attuale campione del mondo con Red Bull.
Al netto di tante altre ed eventuali valutazioni tecniche da fare su Leclerc, ad uscirne appunto distrutta sarebbe proprio la Ferrari. Perdere senza ombra di dubbio il miglior pilota per continuità di rendimento sarebbe equivalente a mettere una “pietra tombale” sulle aspirazioni e le motivazioni del team italiano.
Nonostante non sia lo scopo di questo scritto, con chi potrebbe eventualmente sostituire il monegasco? Il nome più prestigioso è il pilota che porta il numero 1 sul muso della sua vettura. L’altro, per motivi molto diversi, potrebbe essere Oscar Piastri, anche se Vasseur e il management della rossa dovrebbero tenere in conto che prima o poi anche Lewis Hamilton possa “appendere il casco al chiodo”.
Non bisogna mai sottovalutare che nel creare le giuste ambizioni un team deve avere dei piloti di livello, che nel caso di Ferrari è quasi obbligatorio. Pensare ad un orizzonte senza Leclerc oltre che Hamilton, farebbe cadere qualsiasi tentativo di ambire a risultati sportivi di merito. L’unico modo, sarebbe quello di consegnare un “missile” nelle mani dei propri piloti come fatto da McLaren quest’anno.
A Maranello ben sanno che tutto questo non è concesso e permesso. Per cui, che si tratti di risultati in pista o di contratti con i piloti, bisogna fare di tutto per mantenere alte le ambizioni. In caso contrario, il rischio di sprofondare nel baratro diventerebbe davvero alto.
Crediti foto: Scuderiaferrari.com