Il giovedì della Ferrari dedicato ai media è stato a tratti surreale. Si è passati dall’assenza forzata di Charles Leclerc, appiedato per un improvviso stato debilitativo che si conta di aver già superato, alle parole di Lewis Hamilton e Fred Vasseur che sono state usate in un processo di mega interpretazione. Come se i discorsi dei suddetti fossero stati raccolti in testi antichi ora oggetto di studi ermeneutici.
Sgombriamo subito il campo: nessun ragionamento di profonda filosofia è stato concepito da Fred e Lewis. L’unica cosa che si può desumere dalle rispettive cogitazioni è che ci sia un po’ di confusione che è stata alimentata da certi organi stampa già prima che il Circus arrivasse sulle sponde del Santerno.

Ferrari SF-25, sospensione nuova: sì, no, forse.
L’oggetto del dibattere, il fulcro dell’analisi, è l’aggiornamento alle sospensioni posteriori che nei giorni scorsi ci hanno venduto per cosa fatta (non i ferraristi, ma chi la Rossa la racconta) e che invece non pare essere in agenda. O sì?
“Non so di cosa si stia parlando. Non stiamo facendo alcun lavoro sulla sospensione posteriore”, ha replicato seraficamente il sette volte iridato a chi gli chiedeva se la Ferrari stesse lavorando a un nuovo sistema sospensivo. Un’uscita che stoppa il chiacchiericcio e raffredda la vena lavica verbale di chi pretende di avere il verbo nel palmo della mano. Lewis ha parlato di update da introdurre a Barcellona (leggi l’intervista integrale) per sbloccare il potenziale e per adeguarsi allo spauracchio che agita le notti dei tecnici e dei tifosi: la direttiva tecnica che si ripromette di dare un giro di vite al fenomeno dell’aeroelasticità.

Ferrari SF-25: Vasseur possibilista ma non confermativo
Se Lewis è stato franco, un po’ più sibillino è apparso Vasseur che non ha escluso interventi sull’area meccanica. Anche se non ha esplicitamente parlato della sospensione posteriore, sogno bagnato degli “spargitori di verità”.
“Siamo al punto in cui è difficile portare grandi aggiornamenti sulla vettura, perché dopo 4 anni con le stesse regole si sta operando più sui dettagli. Lo sviluppo maggiore sarà probabilmente quello che si vedrà in Spagna, perché ci sarà un grande cambiamento di regole con un’ala anteriore completamente nuova. Questo potrebbe cambiare un po’ il volto del mondiale. Attendiamo questo momento. Potrebbe essere un reset nell’immediato, anche se non sul campionato. Chi si troverà in testa al mondiale prima della Spagna, lo sarà anche dopo. Ma se ragioniamo in termini di prestazioni pure, potrebbe cambiare le carte in tavola”.
E poi il punto che più interessa: “Stiamo lavorando anche sulla meccanica della SF-25 perché è qualcosa che possiamo portare con noi. Stiamo cercando di capire come migliorare le nostre prestazioni e quindi stiamo lavorando sugli aspetti aerodinamici, ma anche su quelli meccanici”.
Insomma, il team principal conferma che verranno introdotte novità aerodinamiche – e ci mancherebbe visto che la SF-25 è un mezzo catorcio – e che si vagliano possibilità d’intervento sull’area meccanica. Senza mai citare la sospensione posteriore, senza confermare che sarà proprio quella l’area su cui Loic Serra e il proprio staff apporranno la lente d’ingrandimento.
Le esternazioni sopra riportate non hanno fatto altro che alimentare quella ridda di ipotesi e congetture che hanno caratterizzato l’avvicinamento al Gran Premio dell’Emilia Romagna che sembra essere diventato un dettaglio secondario rispetto a quel che dovrà compiersi più avanti. Chi ha sostenuto una linea editoriale votata allo scoop prova a trovare i riferimenti per dare forma alle proprie indiscrezioni, chi non ha cavalcato questa linea ha mostrato più avvedutezza e continua a mantenere un profilo basso evitando di sobillare i lettori.

La Ferrari sta lavorando e lo sta facendo, come lo stesso Vasseur ha ammesso, su un doppio binario temporale: alla SF-25 per provare a ridare un senso tecnico a un mezzo recalcitrante e nato male, al progetto 678 per il quale sono già allocate risorse umane e finanziarie. Per ora Maranello non intende abbandonare il figlio zoppicante, ma è netta la sensazione che Barcellona sarà uno spartiacque decisivo: se la monoposto non svolterà allora tutte le forze saranno spese per quel che sarà.
Nel frattempo, da un punto di vista mediatico, continua a verificarsi quel giochetto dell’auto-attribuzione di veline predittive: “Come anticipato”, “come vi abbiamo raccontato”, “da nostre fonti”, “da informazioni raccolte”… La narrazione intorno al motorsport si è ridotta a questo. Se in Ferrari devono ancora capire, i media italici non hanno smesso di interpretare.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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