Tempo di processi in casa Ferrari. La SF-25 finora non ha funzionato. Quando le cose non vanno per il verso giusto partono le invettive e soprattutto si apre la caccia ai responsabili. a Maranello ne hanno forse individuato uno ed è il più comodo di tutti: Enrico Cardile. Chi non c’è più, chi è stato allontanato o che ha deciso di andarsene di propria volontà. E su questo mai sapremo come si sono sviluppate le cose.
Il buon Vasseur ha presto imparato a fare il democristiano. Il francese ha sostenuto, nel media day imolese, che il progetto 677 è quasi del tutto opera e frutto dell’ex Direttore Tecnico che aspetta di prendere servizio in Aston Martin.
Fred ha spiegato come questa vettura sia quasi orfana di un padre progettuale. Lo ha fatto sottolineando che Loïc Serra si è unito al team italiano a ottobre (quando è terminato il periodo di gardening concordato con Mercedes, ndr), fase in cui circa il 90% della SF-25 era stato già deliberato.

Ferrari SF-25 nata male? Tutta colpa di Cardile…
“Cardile se n’è andato quando il progetto era quasi al 90% di completamento”, ha detto l’ex Sauber che ha sottolineato il nome dell’ingegnere italiano come a volergli mettere addosso un bersaglio.
Lette dall’esterno, le parole di Vasseur rilasciano un senso di confusione strategica, come se Ferrari non fosse riuscita a pianificare un passaggio di consegna arrivando a definire una vettura senza né padre né madre. Si evince che i principi base li abbia impostati chi ha “cannato” il pacchetto Barcellona e che per quelle scelte è stato di fatto escluso dalla squadra.
Viene da chiedersi, oggi, come sia stato gestito il passaggio di consegne. Vasseur parla di Ottobre ma omette scientemente di ricordare che il comunicato in cui si dà conto dell’addio di Cardile è datato 8 luglio 2024 e che già da qualche settimana l’ingegnere non svolgeva più le sue normali mansioni in seno al team.
C’è un evidente buco temporale in cui Vasseur ha assunto l’interim tecnico e nel quale, evidentemente, si è andati avanti alla cieca senza avere la capacità di mettere mano a quanto era stato già delineato. La SF-25 è figlia di un vuoto programmatico e la pista lo sta brutalmente confermando. Serra deve quindi barcamenarsi tra il progetto 2026 e la correzione di un’auto inefficace.
Forse, volendo essere ficcanti, è proprio questa la cosa che più spaventa: Ferrari rischia di perdere troppo tempo con un progetto bocciato dalla pista invece di concentrarsi pienamente sulla nuova cornice normativa da cui dipendono le sorti di medio-lungo periodo della squadra.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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