In Stiria la Ferrari ha introdotto un aggiornamento importante alla SF-25, un update incentrato su un fondo completamente riprogettato, frutto di un’evoluzione che dovrà integrarsi col pacchetto meccanico che sarà deliberato in vista dell’ultima finestra di sviluppo utile prima della chiusura di lavoro sul modello attuale che non potrà portare elementi sulla vettura dell’anno venturo.
Lo step tecnico austriaco rappresenta un salto concettuale rilevante: una rivisitazione che coinvolge l’intero sottoscocca, dai bordi d’ingresso ai profili terminali del diffusore. Il nuovo fondo ha interessato tutte le macro-aree funzionali: ingressi dei Canali Venturi, sezione centrale, bordo del pavimento e diffusore. La rielaborazione della cosiddetta “chiglia” – ovvero la sezione centrale del fondo tra i due tunnel da cui si genera l’effetto suolo – costituisce il cuore dell’intervento. La nuova sagomatura è stata una conseguenza diretta della modifica delle recinzioni verticali in ingresso ai canali.

Il profilo e l’angolo delle paratie sono stati rielaborati, in particolare sul lato esterno, con l’obiettivo di modulare più finemente la separazione del flusso tra la componente convogliata internamente verso i condotti e quella deviata lateralmente lungo il bordo del fondo. Questo bilanciamento risulta critico per il reintegro dei due flussi nella scia del diffusore, punto in cui si determina gran parte dell’efficienza del carico generato sotto la vettura.
Le modifiche coinvolgono inoltre l’interazione tra il bordo del pavimento e la carenatura laterale. Le alette poste sull’esterno, quegli elementi responsabili della creazione di vortici protettivi e stabilizzatori, sono state accorciate e riprofilata per adattarsi al nuovo schema di pressione generato dai condotti Venturi e dall’uscita del diffusore. Il loro posizionamento è stato ricalibrato per interfacciarsi con le variazioni nel flusso risultanti dalla geometria rinnovata della ciglia e dalla nuova interazione tra flussi interni ed esterni.
Il diffusore ha beneficiato a sua volta di una ridefinizione della coda, l’elemento che determina la volumetria di espansione posteriore. La sfida rimane quella di massimizzare la portata di flusso con il supporto di strutture vorticose controllate, fondamentali soprattutto nella generazione di carico a bassa velocità, dove la vettura tende ad assumere l’altezza maggiore. La mappatura del flusso esterno è stata rifinita anche a livello della carenatura del fondo nella zona antistante l’asse posteriore, con interventi mirati a gestire le interazioni aerodinamiche con la scia degli pneumatici posteriori.

Sul piano prestazionale, la SF-25 ha mostrato segnali di progresso tangibili: Charles Leclerc ha firmato la prima fila in qualifica, concludendo la gara al terzo posto, sebbene distaccato di oltre venti secondi dal vincitore Lando Norris. Lewis Hamilton, quarto al traguardo, ha ottenuto il miglior risultato stagionale in gara, a conferma di una verve tecnica particolarmente vivace il Cavallino Rampante.
Il pacchetto Ferrari sarà completato a breve con l’introduzione di una nuova sospensione posteriore, il cui debutto è atteso tra a Spa-Francorchamps. Il nuovo layout, che si presume includa modifiche alla geometria anti-squat, è studiato per liberare ulteriore potenziale meccanico e migliorare la costanza di estrazione del carico aerodinamico su tutta la gamma di altezze da terra.
Maranello non molla la SF-25 ma in termini di sviluppo aerodinamico inizia ad allocare le risorse al 2026 che dovrà affrontare il nuovo ciclo tecnico regolamentare. La monoposto, dunque, entra nella fase finale della sua vita con l’obiettivo di consolidare i segnali di crescita mostrati al Red Bull Ring.
Update già cantierizzati dai quali non ci sia aspetta una svolta tecnica tale da permettere a Charles Leclerc e Lewis Hamilton di rientrare nella corsa iridata, ma piuttosto di dare loro la possibilità di avvicinarsi alla vetta provando a sfruttare le occasioni che la pista offre per agguantare qualche vittoria di tappa.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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